venerdì 30 novembre 2018

Recensione in Anteprima: “LOVE HURTS” di Mandi Beck





Genere: Erotic Sport Romance
Editore: Quixote Edizioni
Serie: Caged Love #1
Pagine: 326
Prezzo: € 3,99 (E-book); €  (Cartaceo)
Uscita: 30 Novembre 2018
Traduttore: Arabella McKenzie
Cover Artist: Rocchia Design







Anche se lei non combatterà per noi, io andrò in guerra per lei...
All'interno dell'Octagon non ho paura. Sono a casa, nel mio elemento, infliggo dolore agli uomini addestrati a combattermi e a farmi male. Li rendo sottomessi, li metto fuori combattimento, li schiaccio, perché si tratta di me o di loro. E io scelgo loro.
Fuori dall'Octagon la mia unica debolezza è un dannato scricciolo di donna di poco più di un metro e mezzo, piena di classe, che ho amato per la maggior parte della mia vita. È lei quella capace di mettermi in ginocchio, quella che riempie le mie braccia, il mio cuore e, un giorno, molto presto, anche il mio letto. Mi rende sconsiderato. Violento. Bevo troppo e cerco di far tacere i miei sentimenti a furia di scopate. Tutto a causa sua.
Frankie De Rosa è la mia ragazza, la mia migliore amica. Non l'ho ancora conquistata, ma non voglio stare a guardare e lasciare che qualcuno me la porti via. Sarà la più grande battaglia della mia vita, ma lei ne vale la pena.
L'amore fa male, ma tutto ciò che vale la pena avere, provoca dolore, giusto?
Sono Deacon "Hitman" Love. Benvenuti nella Gabbia.

Ho appena terminato la lettura di Love Hurts di Mandi Beck e mi sento completamente persa.
Volete sapere perché?
A parte il finale sospeso e il cuore che continua a pompare furioso anche dopo aver chiuso il Kindle, questa storia mi ha completamente rapita. Il ritmo serrato, la passione che travolge e la chimica tra i due protagonisti sono totalizzanti.
Fatemi, però, partire dall’inizio e, per farlo, è necessario che vi presenti i protagonisti.
Lui è un maschio alfa di primissima categoria, un lottatore professionista e micidiale dell’MMA, e un gran bel ragazzone. Deacon Love è un uomo che vi conquisterà, vi farà infuriare e vi renderà schiave del suo fascino indiscusso.
Lei è… il suo unico punto debole. Bella da togliere il fiato, una ballerina eccezionale e la “ragazza della sua vita”. Frankie De Rosa è una giovane donna dolce e gentile, determinata e confusa.
I due si conoscono da una vita, hanno sempre condiviso ogni momento importante; i loro padri sono soci e amici di vecchia data. Lui la ama dalla prima volta che l’ha vista, sapeva che lei era, è e sarà la “sua metà”. Nessun’altra occuperà mai quel posto nel suo cuore. Nessuna.
Tuttavia, il bel Deacon non si sente pronto per lei, non crede di essere all’altezza della sua “Principessa”. Non solo perché è l’unica donna in mezzo a una famiglia allargata tutta al maschile, ma perché è come lui la vede: preziosa, unica e da proteggere.
Così, entrambi, pur rimanendo grandi amici, non si frequentano, non si baciano, non si toccano “in quel modo”. Nessun benefit a corredo, finché arriva il momento in cui ogni aspettativa, ogni speranza, ogni occasione lasciata andare diventano fumo, del tutto vane. Uno spreco di tempo senza eguali.
Un istante che gli cambierà la vita. Non solo a lui, sia ben chiaro. A entrambi.
E da qui sono dolori, dolori a volte bollenti, a volte irritanti.
Non è facile per due amici così speciali diventare altro. Anche se sembra tutto naturale e scontato, nella realtà delle loro esistenze non è così semplice. O forse… Forse sono loro a erigere dei muri intorno ai loro cuori, alle loro speranze, al loro futuro; e lo fanno per non cadere, per non morire lentamente.
Frankie sa che Deacon è uno sciupafemmine, uno scopatore seriale, sa che può avere qualsiasi donna e che non ne ha mai tenuta una più a lungo di un paio di notti. Lei, del resto, sogna un amore grande, una famiglia, una storia solida e speciale.
Potrà mai fidarsi del suo Deacon?
E lui? Lui a cosa sarà disposto a rinunciare per conquistare l’unica donna in grado di sconfiggerlo in modo definitivo?
Probabilmente è trascorso troppo tempo, forse dovevano cambiare il tipo di relazione che li univa molto prima. Prima di sporcarsi mente e anima con preconcetti e stili di vita sbagliati.
A tutto questo tira e molla si aggiungono: un’aggressione quasi mortale, una seria minaccia per la dolce Frankie e qualche segreto di troppo.
Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato, avevo bisogno di ossigeno, ma non riuscivo a staccare gli occhi dall’reader. Non potevo.
Love Hurts è una storia che vi catturerà pagina dopo pagina, vi farà innamorare di questo testone possessivo e, a modo suo, dolce e premuroso; vi arrabbierete con lui e anche con lei, vi scioglierete di fronte a sguardi, attenzioni, piccoli gesti colmi di amore. Fino a quando…
Ragazze insaziabili, non vedo l’ora di avere tra le mani il secondo volume e di scoprire se questi due ragazzi testardi riusciranno a lasciarsi andare.
E soprattutto se…
Alla prossima.





giovedì 29 novembre 2018

Recensione in anteprima: "DUKE" (r.u.D.e, #3) di Naike Ror.











Genere: Romantic Suspense
Editore: Self Publishing
Pagine: 
Prezzo: 
Uscita:  30 novembre 2018












𝐋𝐚𝐬 𝐕𝐞𝐠𝐚𝐬, 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟏𝟗𝟗𝟕

«𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐭𝐢 𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐝𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐛𝐚𝐫𝐢𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚» 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢ò, 𝐬𝐮𝐬𝐬𝐮𝐫𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨, 𝐥𝐚 𝐃𝐮𝐜𝐡𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐥𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐮𝐨𝐦𝐨
«𝐎𝐡, 𝐒𝐮𝐧𝐫𝐢𝐬𝐞, 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐦𝐢 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨, 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐫à 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐦𝐢 𝐮𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐢 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐚𝐫ò 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐭𝐢 𝐩𝐢ù 𝐝𝐢𝐫𝐦𝐢 𝐥e 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞» 𝐫𝐞𝐩𝐥𝐢𝐜ò 𝐟𝐥𝐞𝐦𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐢𝐥 𝐃𝐮𝐜𝐚.

𝐋𝐚𝐬 𝐕𝐞𝐠𝐚𝐬, 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟐𝟎𝟏𝟔

Il presunto cadavere di Duke Guillelm Leroy, il più grande escapologista dai tempi di Houdini, viene trovato in avanzato stato di decomposizione all'interno di un barile pieno d’acqua. 
Un probabile omicidio per la polizia di Las Vegas; l’ennesimo scherzo di cattivo gusto secondo Hunter, unico figlio legittimo di Duke.
Il macabro ritrovamento, omicidio o beffa che sia, obbliga però Hunter a tornare a Las Vegas e con lui anche Paige Lee e Cody, adottati dal padre quando erano bambini.
I tre si ritrovano quindi, dopo quasi dieci anni, nell'ambiente fatto di paillettes, champagne, gioco d’azzardo e gelosie che li ha visti crescere e dal quale sono fuggiti, perdendosi di vista.

«𝐒𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞: 𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞, 𝐭𝐮 𝐬𝐞𝐢 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐢, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐞 𝐬𝐞 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐢 𝐝à 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨, 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐫à 𝐃𝐨𝐫𝐨𝐭𝐡𝐲» 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐞 𝐇𝐮𝐧𝐭𝐞𝐫
«𝐄 𝐬𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐜𝐢 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐎𝐳𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐞 𝐂𝐨𝐝𝐲.
«𝐈𝐥 𝐦𝐚𝐠𝐨 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫à 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐨, 𝐟𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢𝐫ep𝐥𝐢𝐜ò 𝐬𝐮𝐨 𝐜𝐮𝐠𝐢𝐧𝐨

Odio, amore, ricatti, passione, inganni e un amore impossibile. 
Conti riaperti, altri saldati. 

E forse, una seconda possibilità per tutti. 





La serie "R.U.D.E" è così composta
1 - Royle
2 - Usheen
3 - DUKE

TUTTI I ROMANZI SONO AUTOCONCLUSIVI








Le parole sono oggetti strani, non trovate? Hanno dimensioni e aspetti mutevoli, significanti e significati diversi, hanno l’abitudine di rappresentare più di quanto contenuto nella successione delle lettere che le compongono; riassumono idee, concetti, interi mondi. Si compongono persino, formano frasi; e i periodi si intrecciano, crescono e si complicano, acquisiscono profondità e narrano vite. Creano vite.
Sembra una magia, vero?

Lo è, e alcuni scrittori, più di altri, sono maghi eccellenti. Riconoscerli non è difficile: le loro storie hanno la capacità di provocare quel sorriso, sì, proprio il sorriso di un bambino che vede ripescarsi dal mazzo la carta precedentemente scelta, quel sorriso che è stupore e incredulità, che è rispetto e riverenza, soggezione e ammirazione, che è desiderio insaziabile di riconoscersi sempre capaci di… illudersi.
Perché l’illusione ha, sì, il sapore dell’inganno, ma è l’unica difesa contro una realtà che spogliata della fascinazione del sogno ferisce, umilia, distrugge.
Naike Ror illude e disillude insieme, e ci riesce con il suo mantello intessuto di frasi mirabilmente elaborate, con la bacchetta magica delle sue dita che hanno pigiato sui tasti capitoli indimenticabili, con il cilindro della sua immaginazione da cui ha pescato una storia unica, ricca di intuizioni geniali, personaggi capaci di materializzarsi in una nuvola di fumo e stelle filanti per poi acquisire tridimensionalità e allungare la mano verso i lettori, sfiorarla con la loro carnalità, penetrarla con il senso di riconoscimento.
Ed è sconcertante come in “Duke”, il romanzo di cui mi appresto a parlavi, i ruoli di incantatori e incantati si scambino di continuo, coinvolgendo scrittrice, personaggi, lettori.
Si è vittime e autori di un grande spettacolo, quello che dal Flamingo di Las Vegas, scenario d’elezione del romanzo, si trasferisce nella camera di chi legge, usando come palcoscenico la superficie di un reader, pronta a riflettere una vicenda davvero incredibile: la storia della grandezza e del declino del Duca e della sua corte.

I cinque eroi di questo terzo volume della serie R.U.D.E. sono unici, insoliti e straordinari, protagonisti di vite eccezionali e, forse, proprio per questo piene di insidie, invidie, segreti noti anche quando non esibiti. Eroi dannati e magnifici, impossibili da non amare per il loro fascino magnetico e insieme le loro contraddizioni, le loro vittorie e i loro fallimenti. Personaggi mai scontati e profondamente malinconici.
La stessa ambientazione, la sfavillante città del peccato, contrariamente all'immaginario comune, infatti, non dona a queste anime speciali e sensibili svago e felicità, ma nutre i loro tormenti, provoca quella scissione insanabile nei loro vissuti foriera di impedimenti, di cadute, di una andatura claudicante, incerta anche quando al mondo si mostrano volti vincenti.
E allora Duke, a cui è dedicato il libro, il più autorevole mago dai tempi di Harry Houdini, diventa metafora di se stesso: l’illusionista più famoso di Las Vegas materializza per sé e per i suoi figli, Hunter, Cody e P.J., un inganno più grande e magnificente di quelli portati in scena, quello di una esistenza invidiabile che di perfetto ha solo il luccichio dei vestiti di scena.
Finché le maschere crollano.
Più volte, durante la lettura, mi sono chiesta dove fosse il confine tra realtà e finzione per uomini e donne abituati alla dissimulazione, giungendo alla conclusione che sono inscindibili.

Spettacolo e vita orrida vera, come direbbe il caro vecchio Zeno Cosini (che di delusioni e disinganni era pratico), infatti, si sfidano e si inseguono nel corso delle pagine in una guerra senza esclusione di colpi, in un avanzare e ritrarsi di luci accecanti e fitte ombre che non lasciano spazio a tonalità più rilassanti, alla stabilità. E l’equilibrio manca anche nei sentimenti, in quegli odi e amori estremi e controversi, tanto violenti da consumare.
Lo sanno bene Duke e Sunrise, Hunter e P.J., le due antitetiche e pur affini coppie protagoniste. Scoprirete ben presto che questi quattro personaggi riconoscono gli uni negli altri la parte mancante e la propria nemesi, il proprio cuore e la propria distruzione.
“Duke” si nutre di questo conflitto, tanto caro ai lettori di Naike. L’amore, difatti, non è mai stato per l’autrice, in nessuno dei suoi libri, il raggiungimento di una dimensione di completezza e comprensione. È una donna troppo profonda e complessa per accontentarsi e somministrare al pubblico storie d’amore tiepide e semplici. Nulla è facile nei suoi romanzi: facile rischia di far rima con banale e non lo permetterebbe. Al di là delle aspettative romantiche, lo sa lei e lo sanno i lettori che la vita è sfaccettata, che ogni emozione nutre in sé il suo opposto, che nell’altro si cerca il simile, ma si ama il dissimile, che non c’è amore se non c’è trepidazione, la paura strisciante di poter riconoscere nella persona a cui si dedica ogni respiro anche l’aria che avvelena. Ecco che, allora, l’amore diventa una lotta e una conquista, un lungo assedio a se stessi prima che all’altro, un cammino difficoltoso e pieno di imprevisti che vi terrà con il fiato sospeso.

Ma c’è di più. Conoscete abbastanza bene la Ror da sapere che al lettore chiede di correre il rischio di distruggersi e abbandonare sul campo il proprio cuore. Come lo fa? Alza la posta, coinvolgendolo in tutti gli aspetti dell’amore, non solo quello tra amanti, ma quello tra fratelli, tra padri e figli. Complica l’intreccio sentimentale, arricchendolo di conflitti generazionali, di risentimenti e sensi di colpa tutti interni alla famiglia e apparentemente insanabili, al punto da culminare in un omicidio destinato a mettere in discussione tutto e, forse, ad annientare per sempre quel poco che di buono era sopravvissuto… oppure a rimettere insieme i pezzi di vite spezzate?
Arrivati a questo punto continuare a parlarvi del romanzo, della bellezza e della complessità dei protagonisti senza fare un torto a una trama da scoprire pagina dopo pagina diventa difficile.
Potrei fermarmi qui, dunque, suggerirvi di non perdere questo romanzo e salutarvi, dopotutto ciò che penso si intuisce e altre parole sarebbero superflue... ma no, perché, come scoprirete in “Duke”, nei non detti si accumulano le incomprensioni, delle occasioni mancate si nutrono i risentimenti e i silenzi dividono più dei chilometri tra Las Vegas, Providence, New York e Miami.

E allora lasciatemi continuare, lasciatemi confessare che di un romance come questo, costruito sulla scorta di una trama indiziaria e dal gusto suspense, ne avevo un bisogno profondo; che mi ritengo fortunatissima per quei batticuori che non pensavo di sperimentare, per i sorrisi di gioia per conquiste che mi sembravano impensabili, per la commozione istintiva e ineluttabile, per le lacrime lasciate sull’ultima pagina. Sì, proprio l’ultima, quella in cui il sipario si chiude e da dietro la tenda si sentono ancora gli echi degli applausi del pubblico, ma la luce è spenta, le assi di legno affollate di persone che smontano pezzo dopo pezzo la scenografia di un mondo immaginifico e perfetto; il momento in cui le bocche del pubblico sono ancora spalancate, gli occhi sgranati, i cuori palpitanti, ma lo spettacolo è finito e il Duca, il più grande mago dopo Harry Houdini, l’uomo che ha mosso tutta la storia pur non calcandola mai, grazie al quale Hunter, P.J. e Cody sono cresciuti diventando le persone uniche e incredibilmente caratterizzate di cui vi innamorerete pazzamente, depone la sua corona, slaccia il mantello e torna Duke Leroy, il ragazzo nato da un fallito artista di strada e una puttana di Tolosa di cui sentirete la mancanza pur senza averlo mai conosciuto.





Recensione in Anteprima: "STORM (GD SECURITY, #1)" di Monica Lombardi







Genere: Romantic Suspense
Editore:Emma Books
Pagine: 
Prezzo: € 3,99 (E-book) 
Uscita: 28 Novembre
















Sinossi 
Dopo anni di missioni in tutto il mondo, il GD Team, la squadra di ex forze speciali e agenti dell’intelligence creata dal miliardario David Langdon, ha raddoppiato l’organico ed è diventato GD Security. Questo però non frena gli attacchi dei nemici che hanno accumulato negli anni. Persino al suo interno rimangono segreti che non sono mai stati svelati e che potrebbero far saltare rapporti appena iniziati e legami familiari all’apparenza consolidati.
La nuova sfida: due boss della mafia russa. Il nuovo mistero: un padre e un figlio che sembrano condividere tutto ma forse non hanno niente in comune. La variabile impazzita: un giovane uomo cresciuto respirando odio e violenza, alla ricerca di canali per sfogare la sua rabbia.
All’orizzonte le nuvole cominciano ad addensarsi finché la tempesta non si abbatte su alcuni membri del Team e, da lì, finisce col colpire tutti.
Tra conti da saldare, colpe da espiare, amori che rischiano di sgretolarsi e passioni che nascono quando non potrebbero esistere, missione e questioni private diventano due facce della stessa medaglia. E il Team serra i ranghi. Perché guardarsi le spalle a vicenda e difendere chi è più debole e chi si ama non è un logo, non è un lavoro: è un modo di essere che spinge a giocarsi il tutto per tutto. Sul campo come nella vita.


La serie "GD Security" è così composta:

1. STORM


mercoledì 21 novembre 2018

Recensione: "UNO SCATTO DI TROPPO" di Eveline Durand.























































Genere: Romance
Editore: Delrai Edizioni
Pagine: 136
Prezzo: € 0,99
Data di uscita: 28 Novembre 2017











Lo conosco da sempre e so di desiderarlo da quando i miei ormoni hanno iniziato la loro prospera carriera. Mentre mi piega alla sua volontà con il tocco della sua lingua, reagisco irrigidendomi. L’unica cosa che riesco a fare è stringere le cosce, afflitta dal bisogno di sentire il suo tocco. Non sono ancora convinta, temo che sia l’ennesima messinscena per stuzzicarmi. È sempre stato così tra noi. «Se mi stai prendendo in giro, te la farò pagare» lo minaccio debolmente.«Non vedi come mi hai ridotto? Sei tu quella che mi provoca sempre» ribatte. «Mi sono stancato di guardare e basta. Sai da quanto tempo sogno di farti questo?» insiste, provocandomi una sorta di capogiro. «Lo hai nascosto molto bene…» «Chiudi il becco. Sei l’unica che mi riduce in questo stato, sei l’unica che sa tenermi testa così. Abbiamo bisticciato abbastanza. Adesso. Si. Fa. Sul. Serio.»


Una Bonet e un Roche, insieme. Quattro sorelle e un solo ragazzo. Quale di loro sarà destinata a stare con l’unico figlio dei Roche?Da sempre Roche e Bonet condividono ogni evento mondano, comprese le chiassose feste di Natale. Ed è proprio durante una di queste che una giovanissima Juniper sente le crudeli parole del ragazzo che segretamente ama: Tutte tranne lei.Anni dopo, Juniper è fuggita dal passato e si è trasferita a Brooklyn, diventando una promettente fotografa. Renè lavora come reporter in un noto programma di gossip, Blink Eye. Quando l’occhio della sua insolente telecamera colpisce Simon, il migliore amico di Juniper, i due sono costretti a scontrarsi. Determinata e con la lingua tagliente, lei tira fuori gli artigli e affronta il ragazzo che le ha spezzato il cuore. 

Come spesso accade, niente è come sembra, una rivelazione scioccante può sconvolgere i piani. Ma si può dimenticare il vero amore quando l’attrazione esplode?


La serie Too Much è così composta:
Per info sulle nostre pubblicazioni: www.delraiedizioni.com
Profilo Facebook dell'autrice: https://goo.gl/VqxZVg







Ciao Insaziabili!
Ho appena concluso la lettura del terzo e ultimo romanzo, autoconclusivo, della serie Too Much di Eveline Durand, “Uno scatto di troppo”, e ve ne voglio subito parlare.
Se ho amato le coppie formate da Patricia e Samuel, Grace e Dominick, quella dei nuovi protagonisti inizia proprio con il botto.
Juniper, capelli scuri a caschetto, occhi castani e una pelle diafana da far invidia a Biancaneve, è una delle quattro figlie dei Bonet, famiglia facoltosa di Alexandria, Virginia, legata da un rapporto di antica amicizia a quella dei Roche, con la quale condivide, oltre ad una grande amicizia, ogni evento mondano, soprattutto le feste di Natale.
Proprio durante la vigilia di Natale del 2008, il cuore adolescente di June subisce il primo duro colpo, quando una frase, apparentemente innocente, sancisce la fine delle sue illusioni:

“Anais andrà bene, persino Delphine, ma Juniper proprio no. Tutte tranne lei.”

Queste parole arrivano direttamente da René, figlio dei Roche, del quale è segretamente innamorata da sempre ed il mondo le crolla di colpo addosso. Prima delusione.
Passano tre anni, arriva la maturità e con essa la festa di diploma per June e la sua gemella, ma, come al solito, lei preferisce stare in disparte e non partecipare attivamente ai festeggiamenti, rifugiandosi in soffitta, lontana da tutto e tutti, o almeno è ciò che crede, fino al momento in cui il bel Roche, ormai diventato un giovane uomo di ventidue anni, decide di raggiungerla, illuderla e spezzarle il cuore un’altra volta. Seconda delusione.

“Per me sei morto!” No, io non sono la sua Biancaneve e lui… Lui è ben lontano dall’essere il mio principe.”

Ed è così che i rapporti tra di loro cessano, si evitano facendo attenzione a non incontrarsi, alternando addirittura la loro presenza alle feste di famiglia e prendendo strade diverse, che oggi, a distanza di sei anni, li portano entrambi a vivere a Brooklyn, Juniper come bravissima fotografa freelance, mentre René come reporter del Blink Eye, programma televisivo di gossip molto famoso e seguito dal pubblico.
Inutili gli sforzi per non incontrarsi se è il fato a dettar legge: René durante un evento mondano, avvicina Simon, un giovane modello e migliore amico di Juniper, per spifferare in diretta tv un gossip piccante e compromettente che lo riguarda.
June si ritrova tutto d’un tratto l’amico di famiglia, quello che ha calpestato il suo cuore, la sua prima cotta, il buco nero della sua adolescenza, proprio davanti ai suoi occhi, bello come non mai e pronto a spezzare la carriera del suo amico e coinquilino: peccato che sia lo stesso in grado di farle perdere il senno, disattivarle il cervello ed accenderle i sensi senza alcun sforzo.

“È così arrogante quando si accende quella luce nel suo sguardo. La cosa terribile è che non posso fare a meno di restarne abbagliata, malgrado sia al cospetto del diavolo in persona.”

Incontrarsi dopo sei anni altro non fa che aprire vecchie ferite (mai guarite!) e smuovere sensazioni sopite, ma sempre pronte a divampare da ambo le parti: la passione, le liti, i dispetti, accendono nuovamente il fuoco tra i due, ma stavolta non ci sarà la quindicenne ingenua e sprovveduta a subire il fascino del belloccio di turno, bensì una donna forte e determinata, pronta a farsi rispettare e dettare le regole. 
Sarà lei a condurre il gioco. 
Lo scopatore seriale René ha finito i suoi colpi e il suo piano per riportare Juniper nella sua vita prende finalmente forma, mentre l’urgenza di lei lo mette quasi in affanno...

Mi sono comportato come un ragazzino delle superiori. Juniper mi fa sentire così. Volerla è una malattia, e questo non è neppure il sintomo più preoccupante. Diversi motivi mi hanno tenuto lontano a lei per sei lunghi anni, ma ora sono stanco.”

René è fatto di molti strati che non permettono a nessuno di capire cosa gli passi per la testa, di frasi non dette, decisioni prese sotto influenze sbagliate, cinismo dovuto all'istinto di allontanare gli altri per schermarsi dalla loro compassione per una situazione familiare difficile. È colui che nasconde i suoi reali interessi per dare la precedenza al benessere delle persone alle quali vuol bene ed è legato.
Ma cosa rappresenta questo bel reporter per Juniper?

“Con René non voglio una serie di sveltine da collezionare e tirare fuori come soldatini. Lui è molte cose insieme: il punto di partenza del compagno che volevo, l’occasione persa, il monito da cui trarre esempio.”

Beh, care amiche mie,  June potrebbe girare il mondo per tentare di conoscere un uomo come lui, ma fallirebbe miseramente, perché lui è l’unico che conosce l’interruttore che sa accenderla come se il suo corpo gli appartenesse!
Quando il gioco si fa duro… ecco che ci sono, poi, delle nonnine ottantenni che, come allegre e arzille fatine, compiono alcune magie volte a riparare errori dovuti a banali questioni di orgoglio … prima tra tutte è proprio nonna Angie, che spasso ragazze!

“Ha senso riportare a galla il passato, quando l’unica cosa che sento adesso è la sua mancanza?”

Eveline ha fatto centro ancora una volta: storia frizzante, sensuale e divertente, durante la cui lettura il sorriso è contagioso tanto quanto gli occhi a cuoricino. Lo stile è preciso, curato e perfetto: pochi giri di parole e dritta al punto con maliziosa ironia! Amore, gelosia, passione, seconde possibilità e molto altro sono ciò che dovete aspettarvi nelle poco più di cento pagine.
Concludo con un piccolo appunto personale: tra i personaggi maschili della serie Too Much, René è stato nominato come il mio preferito, con le sue contraddizioni e i suoi lati nascosti, tutti da scoprire e apprezzare piano piano e vedrete che vi sorprenderà e sarà come scartare un Bacio Perugina: bello fuori, con una dolce sorpresa all’interno. A questo proposito, ringrazio anche l’autrice per avergli dato voce in modo analogo e pari alla nostra tosta Biancaneve contemporanea, che tra una foto e l’altra, mi ha regalato dolcezza, brio e frizzanti emozioni, soprattutto con quello scatto… di troppo! Uhhhhh quello si che mi ha fatto pure arrossire e sogghignare!
Buona lettura!