giovedì 27 febbraio 2020

Recensione in Anteprima: "IL TEMPIO DELLA FORTUNA" (Jamison Valley, #2) di Devney Perry.




 Una narrazione delicata, di grande capacità evocativa e raffinatezza stilistica. Le storie di Devney Perry sono emozionanti, profonde e impreziosite da trame elaborate e paesaggi vividi e mozzafiato.


Titolo: Il Tempio Della Fortuna
Titolo originale: The Clover Chapel
Serie: Jamison Valley Series #2
Autore: Devney Perry
Editore: Always Publishing Editore
Genere: Contemporary Romance
Prezzo ebook: 4,99 € | 
Prezzo cartaceo: 13,90 €
Data di uscita: 27 Febbraio 2019




Emmy crede che non rivedrà mai più suo marito.
Nick è determinato a riconquistarla.
Ma alcuni segreti non potranno più rimanere celati.

Emmeline Austin, giovane ereditiera newyorkese, dopo una notte di follie nella capitale mondiale del divertimento si ritrova con un anello al dito, un altro abbandonato sul tavolo, un bigliettino di scuse e il cuore spezzato.
Nove anni dopo, stanca di vivere una vita seguendo le regole di un padre troppo autoritario, vuole finalmente dedicarsi a un lavoro che le piaccia davvero e lasciarsi alle spalle il caos della Grande Mela. Decide così di accettare un posto di maestra d’asilo a Prescott, nel Montana, e trasferirsi tra le montagne e i boschi della Jamison Valley.
Quello che non si aspetta, una volta giunta nella placida cittadina, è di ritrovare l’uomo che le aveva rovinato la vita tanti anni prima, suo marito.
Nick Slater è il capo del servizio antincendio, proprio a Prescott. Taciturno e riflessivo, è uno degli uomini più stimati in paese e nasconde un segreto nel suo cuore: nove anni prima, dopo averla sposata e dopo appena un’incantevole notte da marito e moglie, ha dovuto abbandonare l’unica donna che avesse mai amato nella sua vita, per poterla tenere al sicuro dalle ombre del suo passato.
Ma quando il destino, inaspettatamente, riporta la sua Emmy nella sua vita solitaria, Nick è certo che stavolta non può permettersi di perderla di nuovo, e sarà disposto a tutto pur di ottenere una seconda possibilità per dimostrarle la profondità del suo amore anche dopo gli anni passati lontani, e difenderla da ogni pericolo.

Un romanzo intenso e affascinante sulle seconde possibilità che il destino ci regala.



In questo libro, ho trovato tutti gli elementi che cerco quando inizio una nuova lettura: romanticismo, attrazione, ironia, sfide, dramma, intrecci e quel pizzico di suspense, tutto incastrato alla perfezione.

Tutta colpa dei libri

Devney Perry con eroi incredibili e uno stile magistrale, accogliente e caldo ci dona una serie per me, ormai, irrinunciabile.

Insaziabili Letture



Adoro Devney Perry. Adoro la sua delicatezza, la sua gentilezza e bontà. Adoro i suoi libri, che in ogni pagina esprimono altruismo, senso della misura, rispetto e onestà.
Adoro “Il tempio della Fortuna”, che riflette ancora una volta il mondo di valori dietro le sue storie, l’universo di insegnamenti, di inviti alla solidarietà e alla cura dell’altro. Un romanzo magnifico che narra di personaggi incredibili, puri e pronti a migliorarsi ogni giorno per affrancarsi dagli errori del passato.
Quando si termina un libro della Perry, si ha la sensazione di essere più maturi e consapevoli, di essere in qualche modo migliori. Perché questa autrice straordinaria ci guida in un percorso in cui riscopriamo le piccole cose, quelle importanti, e riconosciamo in esse le parti di noi meno egoiste e più disinteressate.
Il percorso, questa volta, coinvolge Emmeline e Nick, due giovani prima e due adulti poi che hanno sfidato il tempo, le paure e gli inevitabili risentimenti per ricostruire una vita basata sul sostegno e l’amore reciproco.
Li conosciamo a Las Vegas, interpreti di quell’ardore e dell’incoscienza tipici della giovinezza, pronti ad affrontare come marito e moglie un futuro pieno di incognite ma gravido di promesse. E poi li rincontriamo da adulti, ormai disillusi per un sogno sfumato, ma non troppo amareggiati per sentire che non c’è razionalità che riesca a tenere lontane due anime gemelle.
Nick, più di Emmy, ne è convinto. Ha sbagliato per le ragioni giuste, e forse è ritornato sui suoi passi per quelle sbagliate, ma non importa perché il destino è una forza travolgente e, quando offre una seconda possibilità, deve essere assecondato.
È chiaro che vincere il cuore della donna che ha deluso non è un percorso facile, ma è della Perry che parliamo, quindi scordate le battaglie inutili e le cattiverie gratuite: i protagonisti non sono macchiette, bensì persone. Persone che hanno sofferto e soffrono, un uomo e una donna ottimamente caratterizzati che affrontano la realtà con maturità, dialogo, disponibilità all’ascolto e comprensione.
Nick ed Emmy sono ciò che sogno da lettrice, perché niente mi delude di più degli stereotipi, e loro non lo sono. Anche nel caso in cui non ne condividessi le azioni e le scelte, non potrei detestarli perché in ogni momento bruciano di realtà. E nella realtà mi riconosco.
È questo il miracolo operato dalla Perry, questa è la sua bravura: spazza via le distanze tra lettore e personaggio, elimina la barriera della pagina scritta e ci avvicina ai suoi eroi per esperienze vissute e valori.
E non si ferma a questo: costruisce intorno alla coppia una comunità di giusti, di brave persone che si aiutano e si supportano, che fanno fronte comune contro ciò che di brutto la vita propone.
Coppia e comunità. Il microcosmo offerto da questa serie insiste sul senso di collaborazione, di partecipazione agli aspetti pubblici e privati della vita del singolo, dipingendoci un esempio da seguire, un modello a cui ispirarsi. Ed è commovente, bellissimo e toccante veder trasposti sulla pagina i gesti di umanità più disinteressati e altruisti di cui è capace l’essere umano, da quelli di sostegno di adulti verso un bimbo sfortunato alla tenera amicizia di anime infantili ma già predisposte alla generosità e alla condivisione.
C’è molto da amare ne “Il Tempio della Fortuna”, molte pagine da adorare che vanno al di là del supporto alla semplice coppia. La storia d’amore è deliziosa, ma il contesto in cui si muovono i protagonisti e i loro gesti non solo reciproci, ma anche proiettati verso il prossimo, sono semplicemente STRAORDINARI.
Sono una fan della Perry, ormai vi sarà chiaro, e non posso che augurarmi di leggere tanti, tantissimi altri dei suoi libri per poter gustare ancora e ancora l’esperienza di chiudere un romanzo con l’anima nutrita di buoni sentimenti, il cuore gonfio di affetto, lacrime di commozione e un sorriso felice e grato sulle labbra.  












 A CURA DI SIMONA TIBERIO

In un clima di insopportabile pazzia, ho deciso di leggere in anteprima per voi un libro scritto da una scrittrice semi nuova nel contesto romantico italiano. “Il Tempio della Fortuna” è un romantico viaggio alla ricerca di un amore perduto anni addietro, mai dimenticato, mai completamente abbandonato. Parla di seconde possibilità, di qualcosa che rinasce dalle ceneri di una passione passata.
Emmy è una giovane ereditiera newyorkese che sembra avere tutto dalla sua incantevole e agiata vita. Ma nel profondo del suo animo comprende che le manca qualcosa, ovvero la possibilità di seguire il suo sogno nel cassetto, nonché la voglia di vivere lontano dalle regole imposte da un padre anaffettivo.
Dopo una notte di follia a Las Vegas, non si sarebbe mai aspettata di ritrovarsi abbandonata dal suo giovane è bellissimo neo marito Nick Slater, sposato proprio nella cappella Il Tempio della Fortuna.
Ma il destino ha un modo strano per risolvere gli errori del passato, e nove anni dopo Emmy accetterà un posto di lavoro nella scuola primaria di Prescott, una cittadina tra le montagne del Montana, dimostrando il coraggio di raggiungere i propri obiettivi e di sfidare la vita. Perché è proprio nelle sfide della vita che si riesce a trovare se stessi, a riscoprire i propri desideri. A Prescott la sua esistenza si rivela tranquilla, genuina e giusta fino al giorno in cui il passato bussa alla sua porta nelle vesti del giovane pompiere Nick. Un incontro inaspettato ma che cela una speranza e un dolore senza fine.
Nick non ha mai dimenticato Emmy e cercherà in ogni modo di recuperare la fiducia perduta, perché è consapevole che questa è l’unica occasione che avrà per riconquistare il cuore della donna che ama.
Le ombre del passato, però, tornano a chiedere il conto e a volte l’amore può essere distruttivo... o può salvare la situazione!
Leggere questo capolavoro di libro mi ha portato a credere che l’amore possa davvero salvare il mondo, ma solo se lo si accetta nella sua interezza nonché in ogni suo aspetto negativo. Amare è una grandissima sfida che comporta un grande impiego di energia, oltre a capacità di comprensione e rispetto dell’altro prima di arrivare a pronunciare un semplice “Ti amo”. Bisogna gestire ogni debolezza e ogni paura con la consapevolezza che potrebbe essere l’unica occasione che si ha per amare davvero.
Un amore pieno, consapevole e inaspettato travolge Emmy e Nick in una sola sera a Las Vegas, e li costringe nei nove anni successivi a essere spettatori delle proprie stesse vite, perché quando ti manca l’altra metà della mela sei solo un burattino nel palcoscenico che ti circonda. Puoi cercare di andare avanti, inseguire un altro amore, ma nulla potrà mai superare quel desiderio profondo, quell’inaspettato battere del cuore ispirato solo dalla propria anima gemella.
Ho amato come Devney Perry ci abbia fatto conoscere questi protagonisti, come abbia costruito la loro storia fornendo di volta in volta piccoli ma importantissimi tasselli, con una capacità da far invidia a tante altre scrittrici.
Inoltre, è riuscita a rendere perfetto il complesso meccanismo delle amicizie, dando la giusta importanza alle persone che circondano la vita di Emmy e Nick.
La città di Prescott mi è sembrata la tipica cittadina americana dove nulla accade e dove tutti sono davvero felici. Mi è quasi venuta voglia di trasferirmi in Montana, tra le innevate pendici delle montagne americane, tra le acque cristalline dei fiumi, lì dove la natura dà il meglio di sé intrecciando le vite di tutti questi meravigliosi personaggi.  





mercoledì 26 febbraio 2020

Recensione: "L'UOMO PERFETTO È UN BASTARDO" di Jessica Clare.





Genere: Romanzo contemporaneo 
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 325
Prezzo: 2,99 ebook 
Uscita: 19 Ottobre 2019




Knox Price è sempre stato convinto di non reggere il confronto con i suoi fratelli. Boome è quello ambizioso. Clay quello gentile. Gage il più bello. E Knox? Knox è quello cinico. La pecora nera della stramilionaria famiglia Price. Non si può dire che non gli piacciano le persone. Ma nella vita è sempre rimasto deluso. E così, quando è diventato ricchissimo all'improvviso, ha deciso di non fidarsi più di nessuno. Perché, dopotutto, l'unica cosa che le persone trovano attraente sono i soldi. Ma l'incontro con Lexi Brandon, un'insegnante di yoga con la bizzarra tendenza a dire cose strane, è destinato a cambiare tutto. Lexi non è decisamente il suo tipo, eppure riesce a guardare oltre le apparenze e per la prima volta Knox sente che qualcuno riesce a vederlo per quello che è davvero...


Una penna sapiente che incappa nel più tragico degli errori… una trama che non decolla. 
Chi ha letto i precedenti romanzi di questa nuova saga della Clare ha già conosciuto Knox e Lexi, i protagonisti di “L’uomo perfetto è un bastardo”. Due personaggi particolari che si innamorano nel bel mezzo di un momento delicato della propria vita. 
Dai super milionari della The Billionaire Boys Club Series, passiamo a questa nuova serie dove facciamo la conoscenza di una famiglia composta da uomini ricchissimi e un po’ rozzi, ma dall’animo buono. Abbiamo già letto la storia di Boone e Clay, e ora è il turno di Knox il più cinico di tutti, l’insicuro, colui che a differenza dei suoi fratelli sente di non avere ancora un posto nel mondo. 
A scuotere il suo mondo, però, ci pensa Lexi, la migliore amica di Natalie, protagonista del libro precedente. Nell’istante in cui Knox posa gli occhi su di lei, infatti, ne rimane particolarmente affascinato, attratto anche dalle particolari stranezze di quest’’insegnante di yoga che, al posto di essere serena, pacifica e amante dei colori pastello, indossa sempre il nero, sembra odiare il mondo intero e ama spaventare i bambini. Abituati in qualche modo a esser sempre sullo sfondo e a non risaltare mai, chi per un motivo, chi per un altro, i due sembrano finalmente notarsi in un microuniverso fatto da personalità spumeggianti. Knox e Lexi sono simili nelle proprie stranezze, sono teneri ed emozionanti nella loro ricerca di un posto in un mondo in cui sentono di non appartenere, senza sapere che il loro posto, in realtà, è l’uno tra le braccia dell’altra.
Knox risulta essenzialmente un tenerone, un uomo che quando sa di volere qualcosa è disposto a tutto, anche a perseguire la donna che ama. La sua personalità, apparentemente poco articolata che nasconde invece un cuore tenero e profondo, mi ha attratto molto, a differenza di quella di Lexi. La nostra protagonista, infatti, proprio come quella dei personaggi femminili dei libri precedenti, risulta a tratti odiosa. Il suo continuo tira e molla, a volte giustificato solo da pensieri infantili, viene percepito come fastidioso. 
Sono questi i motivi che, a mio avviso, non rendono del tutto scorrevole il romanzo, che a tratti risulta ripetitivo, come se si volesse e inutilmente tirarla per le lunghe, come se si forzasse il suo normale equilibrio. Uno dei nodi cruciali del libro, inoltre, che sembra essere la ragione intorno a cui si evolve la trama, si risolve nel giro di tre pagine e per questa ragione ho trovato un po’ deludente la parte finale. Il lieto fine, però, è sempre perfetto. 
Il modo di scrivere della Clare è sempre una certezza, purtroppo, però, come spesso accade ad altre autrici di successo, superare se stessi a volte è impossibile e questo romanzo è un esempio del fatto che la Jessica Clare che conosciamo potrebbe fare di meglio. Non fraintendetemi, “L’uomo perfetto è un bastardo” è una lettura piacevole, un libro da leggere in un pomeriggio senza troppe aspettative, ma non è una storia destinata a entrarti nel cuore. 
Una coppia strana che risulta ben assortita. Nonostante tutto, però, il libro non è in grado di entusiasmare il lettore. 





martedì 25 febbraio 2020

Recensione: “QUELLA MATTINA PRIMA DI MORIRE” di Jo Jakeman







Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 382
Prezzo: € 2,99 (E-book)
Uscita: 29 agosto 2019









Sinossi:

Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Phillip piomba in casa sua senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollarle sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà di tutto per toglierle l’affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d’impulso. Per la prima volta nella sua vita prende il controllo della situazione e compie un’azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai immaginato, però, è che sia la prima moglie che l’attuale fidanzata di Phillip sarebbero rimaste coinvolte nel suo piano. Tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentativo di vendicarsi dell’uomo che le ha fatte soffrire.
Un esordio incredibile.
Fin dove sei disposta a spingerti per ottenere vendetta?
«Un esordio ben riuscito, con un ritmo incalzante, tantissimi colpi di scena e un sofisticato black humor.» The Guardian
«Un’avvincente storia di vendetta.» Mail on Sunday
«Perfetto per chi ha amato Big Little Lies Bustle.com
«Colpi di scena e un finale inaspettato rendono questo thriller imperdibile. Jo Jakeman ha giocato una carta vincente per il successo.» Booklist
«Un thriller estremamente attuale. Una moderna favola sulla vendetta che fa accelerare i battiti del cuore.» Julia Heaberlin

L’autrice:
Jo Jakeman è nata a Cipro, ha vissuto per molti anni a Londra. Vincitrice della prestigiosa competizione letteraria Friday Night Live al Festival di scrittura di York, è stata pubblicata in 10 Paesi con il suo romanzo d’esordio, Quella mattina prima di morire.



  
“La maggior parte delle persone hanno un viso angelico quando dormono, sbattono le sopracciglia sulle guance lisce e trasmettono serenità e purezza, ma non Philip. La sua faccia era scolpita nel granito, e aveva quel suo immancabile senso di disapprovazione inciso tra le sopracciglia. Non sarebbe stato affatto fuori posto tra le gargolle e i folletti di pietra che adornavano la chiesa dove ci eravamo sposati. Erano passati dei mesi dall’ultima volta che avevo osservato quella faccia. Naso importante. Labbra carnose. Mento squadrato. Agli occhi di chi non lo conosceva sembrava un messia, il cavaliere con l’armatura splendente. Ma io avevo visto i suoi occhi quando gli era caduta la maschera e sapevo che il diavolo viveva nella sua anima.”

Philip è la figura centrale dell’incredibile e sconvolgente storia di Jo Jakeman, Quella mattina prima di morire. Definito un grande thriller, questo romanzo è una prigione di menzogne e violenza gratuita in cui Philip regna sovrano.
La storia inizia con il funerale di Philip e successivamente ripercorre i momenti che hanno portato alla morte di uno dei protagonisti: Philip, poliziotto encomiabile e uomo tutto d’un pezzo, è tutt’altro che l’eroe del racconto. Lui è l’antagonista per eccellenza, l’uomo in grado di torturare e seviziare sua moglie e, forse, uccidere. Al funerale conosciamo le tre eroine del romanzo: l’ex moglie Ruby, l’attuale moglie e madre del figlio di Philip, Imogen, e l’attuale compagna Naomi. Imogen è la voce narrante degli avvenimenti:

“«Ci sono solo tre persone qui che possono capire quanto sia appagante sapere che Philip Rochester è morto come meritava: Naomi, Ruby e io.»

L’autrice parla attraverso lei e racconta in modo eccelso e ricercato le emozioni, le contraddizioni e le speranze di tre donne intrappolate nella ragnatela di un uomo spietato ed egoista.
Imogen va a consegnare i documenti per il divorzio a Philip nella casa dove ora convive con Naomi. Lui non c’è e le due donne hanno un acceso e rivelatore incontro che porterà Philip a reagire eccessivamente e in maniera violenta. I documenti del divorzio sono il filo conduttore delle prime pagine, con Imogen che cerca disperatamente di trovare un accordo vantaggioso per lei e suo figlio e Philip che intavola un gioco spietato contro la donna in modo da sbatterla fuori di casa e appropriarsi del figlio.
Tutti i personaggi sono ben costruiti e ognuno gioca un ruolo fondamentale nel racconto. Rancore, vendetta e amore trapelano in ogni pagina e agguantano il lettore intrappolandolo in un mondo di false apparenze. Philip è il marito perfetto e il poliziotto che tutti vorrebbero avere come vicino, tuttavia c’è ben altro sotto. La maschera che porta ormai è caduta e non ha più motivo di nascondere i suoi comportamenti aggressivi con le donne. Le donne devono pagare perché è colpa loro. Ma loro non sono d’accordo. E finalmente reagiranno. Imogen darà il via al peggior incubo di Philip e troverà nelle altre due donne supporto e complicità. Questo strano rapporto nato tra loro darà del filo da torcere a Philip e lo condurrà in modo imprevedibile alla sua morte.
Se volete però scoprire COME è morto il nostro antagonista, dovete per forza dare una possibilità alla Jakeman e farvi ammaliare dalla scrittura e dalle vicende che racconta nel suo nuovo romanzo.


Recensione: “PAZZA DI TE” di Daisy Prescott







Genere: Romanzo Rosa
Editore: Hope Edizioni
Serie: Un amore ad alta quota #2
Pagine: 215
Prezzo: € 3,99 (E-book)
Uscita: 7 agosto 2019










Sinossi:

Il mio salvatore non è il Principe Azzurro.
Non sono così fortunata.
Lui è il mio peggior incubo.
La mia avventura di una notte, di due anni fa.
E non si ricorda di me.

Quello che succede in vacanza non sempre resta in vacanza. E questo vale soprattutto per una località come Aspen. Mi sono trasferita tra le montagne per svolgere il lavoro dei miei sogni, come veterinaria. Non mi sarei mai aspettata di imbattermi nell’uomo dei miei sogni. Di nuovo.

Non avrei mai pensato di rivederla.
La mia Cenerentola non mi aveva lasciato nessuna scarpetta affinché la potessi ritrovare.
Non che mi sarebbe servita una calzatura per riconoscerla.
Il suo bacio è stato qualcosa che non dimenticherò mai.

Lavoro duro. Gioco duro. Vengo pagato per fare il mio dovere sulle piste, ma ciò che faccio nel mio tempo libero non è sempre... la scelta migliore. È questo il bello di vivere in una città sciistica. Io resto, mentre le donne vanno e vengono.

Pazza di te è una commedia romantica autoconclusiva ambientata ad alta quota.


Daisy Prescott esce in Italia con Pazza di te, secondo volume della serie Un amore ad alta quota. Già nel primo volume mi aveva catturata con il suo stile frizzante e la capacità di coinvolgere il lettore.
I protagonisti questa volta sono Mara e Jess. Mara è la nuova veterinaria della clinica, mentre Jess fa parte del soccorso sciistico. Il loro primo incontro è piuttosto turbolento: Jess, classico vichingo delle nevi, soccorre Mara, che non riesce a sciare giù per una pista. È paralizzata dalla paura e si siede proprio in mezzo alla pista. Lì si lascia andare ai pensieri, contemplando la bellezza della sua nuova casa, finché non arriva un uomo barbuto in suo aiuto. Jess prova a tranquillizzare Mara e con non poca difficoltà riuscirà a condurla giù per il pendio.
Nasce così un interesse reciproco a vedersi e conoscersi, ma presto entrambi si rendono conto che il primo loro incontro in realtà è già avvenuto, e non sulla neve: due anni prima una fortuita coincidenza li ha fatti scontrare e li ha legati indissolubilmente.
C’è un MA. Mara non ricorda nulla della folle notte di due anni prima e quasi sicuramente è molto meglio così piuttosto che ricordare un disastroso incontro d’amore. D’altro canto, Jess non le dice nulla, non le dice di averla riconosciuta o di essersi innamorato di quella ragazza selvaggia che le è caduta tra le braccia.
Ci sarà un momento durante lo sviluppo della storia in cui entrambi si renderanno conto di voler approfondire il loro rapporto, ma i refusi del loro primo incontro metteranno i bastoni tra le ruote alla loro storia d’amore.
Mara e Jess sono due personaggi strepitosi che si adattano alla perfezione alla storia ideata dalla Prescott. Nulla è lasciato al caso, neanche le divertenti e talvolta imbarazzanti conversazioni tra loro. I due protagonisti sono circondati da altri personaggi, ognuno dei quali ben costruito e con un’idea o una passione da trasmettere. Ilarità e passione aleggiano durante tutto il racconto grazie alla penna dell’autrice.
È sicuramente un romanzo ben strutturato con una storia all’apparenza semplice, bella e piacevole ma capace di intrattenere il lettore fino alla fine.
Consigliato a chi ama le storie d’amore divertenti e passionali.








Recensione: “COME SE TU FOSSI MIO” di Lucy Score








Genere: Romanzo Rosa
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 436
Prezzo: € 0,99 (E-book)
Uscita: 11 settembre 2019










Sinossi:


Luke Garrison è un eroe cittadino, è membro della Guardia Nazionale ed è pronto a tornare in servizio in caso di necessità. Nonostante sia molto affascinante, preferisce condurre una vita solitaria e l'ultima cosa di cui ha bisogno è una relazione sentimentale. E così quando Harper entra nella sua vita come un fuoco d'artificio, le propone di diventare la sua fidanzata fasulla, per evitare pressioni della sua famiglia affinché metta finalmente la testa a posto.
Ma allora perché baciare Harper provoca in Luke sentimenti tanto contrastanti?

L’autrice
Lucy Score è un'autrice bestseller del Wall Street Journal. Le sue commedie romantiche ambientate in piccole cittadine hanno conquistato le lettrici di tutto il mondo. Vive in Pennsylvania con il marito e il loro perfido gatto. 



Pronti a scoprire la storia di Luke e Harper? Allacciate la cintura, perché ne succederanno delle belle. Per questo romanzo, l’autrice Lucy Score ha scelto una ricetta speciale… prendete un eroe americano, aggiungete un briciolo di sensi di colpa e un passato travagliato prima di inserire una protagonista femminile che darà una perfetta mescolata alla storia. Ma partiamo dal principio.
Harper è un disastro che cammina, e per disastro intendo una calamita per la sfortuna. Dopo aver scoperto di essere stata tradita dal suo fidanzato nel proprio letto, scappa in macchina senza portarsi dietro telefono e portafoglio. Un vero incubo se si pensa che a metà del suo viaggio l’auto è senza benzina e che nella stazione di servizio in cui si ferma ha un incontro ravvicinato con un bruto dalle grosse dimensioni. Dopo una giornata terribile, però, apre gli occhi e si ritrova davanti l’uomo più sexy che le sia capitato di vedere. Ed è così che Harper capitombola nella vita di Luke, l’eroe che la protagonista stava aspettando. In una piccola cittadina, però, i pettegolezzi si diffondono come la polvere e ben presto Harper si ritrova a dover diventare la sua finta ragazza per evitare che la sua famiglia gli faccia ulteriori pressioni o cerchi di organizzare appuntamenti con altre donne. Un fidanzamento fasullo che ben presto inizia a trasformarsi in qualcosa di più importante e decisamente più passionale.
“Come se fossi mio” più che un romanzo è un’avventura nei sentimenti. Apri il libro pensando di trovare una lettura leggera, semplice e invece ben presto scopri che tutto questo non è nient’altro che la punta dell’iceberg. Harper non è una protagonista svampita, è una giovane donna che cerca solo di sentirsi a casa, anche quando una casa non ce l’ha. Desidera una famiglia e quando la trova in quella di Luke, non può fare a meno di affezionarsene. Harper è una di quelle protagoniste di cui ti innamori, la sua è una di quelle storie in cui speri nel lieto fine e fai il tifo per lei dalla prima all’ultima pagina.
La vera scoperta è, però, Luke. Un protagonista che mi sento di definire anche un po’ antagonista. È un uomo dall’animo buono, ma è proprio lui a mettere i bastoni tra le ruote alla loro relazione, è lui che inconsapevolmente sabota il loro rapporto. L’ho amato, l’ho odiato e poi l’ho amato di nuovo.
Ho adorato, invece, la storia di due personaggi secondari, gli amici di Luke e Harper, che ho trovato dolcissima. Speravo in un libro dedicato a loro, ma è stato bello scoprire anche il loro rapporto, che è stato l’interludio perfetto nella narrazione della trama principale, che a volte rischiava di diventare eccessivamente pesante e lunga. Infatti, l’unica nota dolente, devo ammetterlo, è che nella seconda parte del romanzo l’autrice sembra tirarla un po’ troppo per lunghe.
Scritto in terza persona, in modo da offrire al lettore i pensieri di entrambi i protagonisti, “Come se fossi mio” ti entra nel cuore per riscaldarlo, facendoti capire che c’è un lieto fine per tutti.