giovedì 30 aprile 2020

Recensione: "COME LA NEVE" di Davidson King






Genere: Romance M/M
Editore: Quixote Edizioni
Pagine: 226
Prezzo: € 3,99 (E-book) - € 11,44
Uscita: 4 novembre 2019





Sinossi:
Da quando è fuggito da un passato che lo avrebbe condannato a morte, Snow si nasconde nelle strade.
Non dire a nessuno il tuo nome.
Non rivelare a nessuno i tuoi segreti.
Non fidarti di nessuno.
Queste sono le regole della strada.
La sua vita cambia quando salva un bambino di otto anni da una morte violenta.

Christopher Manos è uno dei capi criminali più potenti del Paese.
Non chiedere a nessuno di fare ciò che tu non saresti disposto a fare.
I segreti possono ucciderti.
Non fidarti di nessuno.
Quando il nipote di otto anni scompare, non si aspetta che il salvatore del bambino diventi anche il suo.
Un uomo dal passato pericoloso e uno dal futuro altrettanto pericoloso trovano l’amore in mezzo a omicidi e violenza. Ma con la vita di Snow costantemente sotto minaccia, riuscirà Christopher a far sì che tutto quello che hanno non si sciolga come neve al sole?

A CURA DI ANTONELLA PELLEGRINO

“Come la neve” è il primo libro di Davidson King che leggo e non sapevo cosa aspettarmi. Devo dire che inizialmente, nonostante la trama mi intrigasse, non mi convinceva del tutto, e sono andata un po’ a rilento con la lettura. Mi aspettavo forse qualcosa di più dark, proprio perché uno dei protagonisti è un mafioso, ma purtroppo non è stato così; c’è comunque molta suspense, il che mi è piaciuto. Alla fine ho comunque trovato la storia molto carina e dolce. 
Snow è un ragazzo che vive per strada da molto tempo ormai, una condizione dovuta a un passato difficile da cui tenta di fuggire. È un ragazzo bellissimo dai capelli biondi, quasi bianchi, pelle chiara e occhi azzurri. Il suo aspetto gli vale il soprannome di “Snow”, neve, e nessuno conosce il suo vero nome.
Quando Snow vede per strada un bambino in difficoltà con due uomini violenti, corre ad aiutarlo, addirittura “offrendo” qualcosa di suo come scambio. Si scoprirà che il bambino è il nipote del più potente mafioso del paese, Christopher Manos, e che il piccolo, nonostante sia cresciuto da una potente famiglia e da un uomo che sicuramente gli vuole molto bene, si sente molto solo. Così, avere un nuovo amico lo aiuterà molto e lo renderà senz’altro contento.
Aver salvato il piccolo Otto – soprannome datogli da Snow - cambierà la vita di Snow, così come quella di Christopher, un uomo costretto a una vita che in realtà non ha di certo voluto.
Christopher è un criminale, un uomo virile e tenebroso, e troverà nel ragazzo qualcosa che gli è sempre mancato: l’amore. E se Snow, che nonostante il suo aspetto delicato è in realtà un ragazzo forte che non si è mai fidato di nessuno, vede in Christopher un uomo d’onore di cui potersi fidare, quest’ultimo trova nel nuovo conosciuto la speranza. Speranza di essere finalmente felice e di vivere l’amore. Snow e Christopher si aiuteranno l’uno l’altro, entrando ciascuno nella vita dell’altro quasi in punta di piedi.

“«Sono stato abbandonato milioni di volte, e per ognuna di quelle mi sono rimesso in piedi.» Era una sfida. Una parte di me, voleva che mi lasciasse andare, in modo tale da tagliare i ponti e non avere davvero più scelta. Un’altra parte voleva che mi pregasse di rimanere.”

La storia è raccontata da entrambi i protagonisti con POV alternato, che fa comprendere meglio i personaggi coinvolgendo i lettori nelle loro riflessioni. Come ho già detto è un libro molto carino, dolce e con qualche tocco di suspense, ma, proprio per come viene presentata la trama, avrei preferito qualcosa di più articolato. Ho trovato alcune cose poco realistiche, come la facilità con cui Snow entra a far parte del modo di Christopher, che, non dimentichiamo, è un mafioso. Sì, l’uomo ha da subito fatto coming out, ma comunque credo che a questo punto l’autrice avrebbe fatto meglio a scrivere un contemporaneo con un’ambientazione diversa, più semplice. 
La storia scorre veloce, anche i dialoghi sono molto semplici e scorrevoli. I personaggi sono molto ben caratterizzati, anche quelli secondari, e questo l’ho apprezzato molto.
Ciò che mi è piaciuto davvero tanto è che così come il passato dei personaggi viene svelato poco alla volta, i personaggi si conoscono più a fondo e maturano man mano e la loro storia si sviluppa nel ritmo giusto. In sostanza, il libro mi è piaciuto abbastanza e sono comunque curiosa di leggere i prossimi volumi.


mercoledì 29 aprile 2020

Recensione: "VORREI SOLO AVERTI QUI" (Shot series, #1) di Kennedy Ryan







Titolo: VORREI SOLO AVERTI QUI
Titolo originale: Long shot
Serie: Shot #1
Autore: Kennedy Ryan
Editore: Newton Compton
Genere: Sport Romance
Prezzo: eBook € - cartaceo € 9,90
Pagine: 460
Data d'uscita: 19 APRILE 2020






SINOSSI
August e Iris sanno di essere fatti l'uno per l'altra. Ma il tempismo dei loro incontri è sempre stato pessimo e così, nonostante la sintonia che c'era tra loro, hanno finito per prendere strade diverse. Lui è diventato una stella dell'NBA e lei combatte con la sua quotidianità. Ma non si sono mai dimenticati. Nel corso degli anni, nei loro momenti più bui, August e Iris ripensano all'unico, indimenticabile bacio che si sono scambiati. A quella notte, a quel bivio che ha cambiato le loro vite per sempre. E anche se sanno che è difficile, continuano a sperare in una seconda occasione.


RECENSIONE 
A CURA DI SIMONA TIBERIO

“Anche quando pensi di essere sconfitto, continua a combattere. Lotta più duramente. Insisti, perché dall’altra parte c’è sempre qualcosa per cui ne vale pena”. -Iris DuPree

A volte penso che la vita sia un meraviglioso viaggio alla ricerca di qualcosa che va al di sopra della ragione umana, qualcosa di talmente profondo e intangibile da non trovare parole “importanti” per descriverlo.
Nella vita non c’è il giusto o lo sbagliato, ci sono solo scelte dalle conseguenze imprevedibili. E non bisogna averne paura, perché per ogni sconfitta può attenderci anche una grande vittoria.
Lo sa bene Iris, la protagonista del libro di cui oggi voglio parlarvi.
Vorrei solo averti qui all’inizio sembra limitarsi ad opporre al suo interno due diversi stili di vita: da un lato troviamo il ragazzo dal futuro d’oro e dalle spalle sempre coperte, dall’altro quello che ha lottato duramente per avere ciò che ha. Nello scorrere delle pagine, però, la storia prende una piega di uno spessore tematico inaspettato.
Il libro, infatti, non narra solo le vicende dei suoi personaggi: la Ryan punta a una riflessione più profonda sull’universo femminile e indaga situazioni che alcune donne vivono quotidianamente e che non sono parte di una vita sana, giusta e corretta. Soprattutto, sono immeritate.
Iris è una donna forte, che sa cosa vuole dal suo futuro. Le situazioni che si verranno a creare, però, la porteranno ben lontana dalla vita che si auspica.
Conoscere August le sprona ancor di più a realizzare i suoi sogni, ma ben presto i due capiranno nel peggiore dei modi che non sempre la strada per ottenere ciò che si vuole è semplice, talvolta raggiungere i propri obiettivi può essere addirittura impossibile.
Questo libro è un piccolo gioiello che parla di seconde occasioni, di lotte continue per non dimenticare il bacio incredibile che due persone possono darsi, di gioie e di dolori, di forza e tenacia e, soprattutto, di amore. Un sentimento così forte e totalizzante da metterti con le spalle al muro e ribaltarti la vita.
Vorrei solo averti qui è un viaggio all’insegna del coraggio, dell’essere forti e pronti ad affrontare ciò che il destino ci mette davanti. 
È il viaggio di Iris alla ricerca della propria libertà: se all’inizio penserete che uscire da certe situazioni è facile, la nostra amata Kennedy Ryan vi spiegherà quanto il percorso che permetterà alla protagonista di bussare alla porta della paura e di trovare ad attenderla una forza inaudita sia complesso e richieda immenso coraggio.
Kennedy è riuscita a mettere nero su bianco una storia bellissima, così profonda da toccare l’anima del lettore. 
Il viaggio attraverso queste pagine, per me, è stato molto duro e in molte occasioni ho letto con il magone e il cuore in tumulto. Ma non me ne pento! E di certo leggerò i libri di tutta la serie per vedere cosa accadrà a tutte quelle belle persone che gravitano intorno a Iris e August.
Prima di immergervi in questa lettura, vi consiglio di leggere bene la sinossi ma soprattutto le bellissime recensioni che sono state pubblicate.
Per favore, però, andate oltre il fastidio per tutto ciò che viene descritto nel minimo particolare (malefica Kennedy!) e createvi una vostra opinione, perché è importante sapere che dietro ogni gesto duro, ogni parola cattiva di un uomo brutale c’è sempre una donna che non sa come uscirne, se non con l’aiuto di qualcuno.
Per questo non bisogna voltare le spalle a ogni grido lanciato dai telegiornali e dalle donne di tutto il mondo, ma cercare di aiutare e capire.

“La pioggia si fermerà, la notte finirà, il dolore svanirà. La speranza non è mai così persa da non poter essere trovata. “. - Ernest Hemingway. 



Recensione: "MISTER TEACHER" di Emma Chase






Genere: Contemporary romance 
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 284
Prezzo: € 4,99 (E-book) - € 9,90
Uscita: 5 marzo 2020





Sinossi: 
Dean Walker si tiene alla larga dai problemi. Quando la vita ti fa dono di un'intelligenza fuori dal comune e di un vero e proprio talento per la batteria, non c'è bisogno di affannarsi troppo. E così Dean ha accettato il ruolo di insegnante di matematica nel liceo della città in cui è cresciuto e trascorre le estati suonando con la sua band. Preferisce non complicarsi troppo la vita con relazioni, sentimentali impegnative e considera le avventure di una notte più che sufficienti. Finché non incontra Lainey Burrows. Lainey è diversa, imprevedibile e Dean non riesce a togliersela dalla testa da quando ha trascorso una bollente notte d'amore con lei. Possibile che abbia trovato una donna per cui vale la pena di lottare? Quando scopre che il figlio adolescente di Lainey è uno dei suoi studenti, capisce che il destino gli sta dando una possibilità: potrebbe essere l'occasione giusta per dimostrarle che ha deciso di fare finalmente sul serio...

A CURA DI GIUSY MAGNANI

In questo momento di grande paura e forse anche un tantino di solitudine, i libri sono un ottimo antidoto per esorcizzare un po’ tutto quello che sta succedendo. 
Mister Teacher, di Emma Chase e pubblicato da Newton Compton lo scorso 2 Marzo, lasciatemelo dire, è la lettura perfetta per staccare un po’ la spina. Una storia leggera e spensierata che quasi ci fa dimenticare tutto ciò che ci circonda, ambientata a Lakeside, un piccolo Villaggio del New Jersey che mi ha tanto ricordato Walnut Grove, in versione moderna, de La Casa nella prateria. Il classico ambiente dove tutti si conoscono, si aiutano, spettegolano e vivono un’esistenza fuori dal mondo come tutti lo conosciamo. 
È proprio a Lakeside che le vite di Dean e Lainey si rincontreranno, intrecciando di nuovo l loro destini, ma, soprattutto, scopriranno che la notte di sesso bollente trascorsa qualche mese prima, ha dato i suoi frutti. Lainey fa un lavoro fighissimo che ho adorato, una sorta di influencer-youtuber lifestyle. Ama arredare case e ridare vita a tutto ciò che la gente non ama più e getta via. È un personaggio che trasmette molta calma, una sorta di hippie dei giorni nostri. Una mamma single che, nonostante le responsabilità e le difficoltà della vita di tutti i giorni, non ha rinunciato ai suoi sogni ed è riuscita a crescere un piccolo nerd dall’animo gentile. Dean, invece, è un uomo mai cresciuto.  Vive in una sorta di limbo, una vita perfetta che ama e che non intende stravolgere. Cresciuto da una nonna adorabile non ha un vero e proprio senso della famiglia, anzi ciò è un tassello della sua vita di cui sente la mancanza e tenta di compensare con tutto il resto. 
Voglio essere sincera, la Chase è una delle mie autrici straniere preferite, e ho letto tutto ciò che ha pubblicato in Italia. La sua scrittura è sì semplice ma capace di coinvolgere, con personaggi irriverenti, forse un tantino cinici ma sempre ironici e divertenti, che catturano il lettore. Le sue storie sono delle vere e proprie valvole di sfogo, permettono alla mente di volare lontano e sognare. Eppure, purtroppo, Mister Teacher non mi ha convinta fino in fondo. Non mi fraintendete, non è una brutta storia, però mi aspettavo qualcosa di diverso, soprattutto dal personaggio maschile. Il connubio batterista rockstar in estate e insegnante di matematica nerd in inverno aveva scatenato in me una sorta di aspettativa che non è stata del tutto appagata. Dean si è rivelato, per mio gusto personale, un personaggio un po’ banale, per nulla all’altezza dei suoi predecessori, e chi ha letto e conosce Emma Chase sa di cosa sto parlando. Una sorta di Peter Pan troppo cresciuto che si riscatta, in un certo senso, negli ultimi due capitoli. Nel suo insieme, la storia è molto piacevole, contornata da personaggi più o meno bizzarri. Si legge in un paio d’ore senza drammi o scene di disperazione eccessive, dove il sentimento è il fulcro di tutto. Una storia che racconta di come diventare adulti senza farsi troppo male e diventare genitori può cambiare la vita, rimanendo, comunque, la cosa più bella del mondo. 




giovedì 23 aprile 2020

Recensione: "L'AMICO SPECIALE" di Luca Guardabascio





Genere: Narrativa contemporanea 
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 244
Prezzo: € 4,99 (E-book) - € 9,90

Uscita: 4 luglio 2019



Sinossi:
Tra i bambini della Tonnara, un quartiere povero di Palermo, Saro spicca per la sua intelligenza. Ha solo dieci anni ma sogna in grande: vuole fare il carabiniere come suo zio Mario, nonostante l'odio che il padre nutre per quell'uomo e per la divisa che indossa. Il migliore amico di Saro, Carmelo, detto 'u Cinese, è un tredicenne affetto da sindrome di Down, che vive in una povera casa insieme alla nonna. I loro giorni trascorrono in strada, tra giochi sotto il sole, le angherie dei ragazzi più grandi e piccoli furti, quando la fame si fa sentire. Finché una sera tutto cambia. In fuga da casa insieme con Carmelo, dopo aver assistito a una scena che lo ha sconvolto, Saro attraversa Palermo in un viaggio che dura una notte. Una notte costellata di incontri con chi inizia a vivere quando cala il buio: un professore costretto a lavori umilianti per pagare i suoi strozzini, una vecchia signora che ormai vive di fronte alle slot machine, una prostituta sola e sfruttata ma capace di regalare affetto ai due ragazzini. E mentre il quartiere si desta, preoccupato per la loro scomparsa, e ribolle per vecchi dissidi esplosi tra i suoi abitanti, Saro e Carmelo si trovano ad affrontare un evento più grande di loro. Una fuga iniziata anche per gioco può avere un epilogo tragico. In una Palermo affascinante e contraddittoria, in cui si stagliano personaggi violenti ma anche figure profondamente umane, la storia di un'amicizia intensa, capace dei gesti più eroici.

A cura de LA SABAUDA
Immaginate di essere un ragazzino di dieci anni, cresciuto nel quartiere della Tonnara, con un padre in galera, che in casa assiste a una scena sconvolgente con protagonista la madre e di trovare ‘u fierru: voi, cosa fareste?
Saro fugge. Fugge via insieme a Carmelo, suo inseparabile amico, suo fratello. Fuggono dal microcosmo in cui vivono fatto di miseria,

            “La vecchia rammendava…
             Avrebbe rammendato tutte le cose appartenenti al passato almeno finché il tempo non avesse 
             consunto per sempre anche lei”

dove le donne si spaccano la schiena fino a tarda età mentre gli uomini si credono furbi, giocano a carte barando con gli amici per vincere un bicchiere di vino.

            “…quei pupi erano come figli di nessuno, gridavano, si insultavano e ridevano per strappare ancora attimi di spensieratezza all’inevitabile miseria che di lì a poco li avrebbe soffocati. Erano tutte creature senza speranza di rincasare per riempirsi lo stomaco con le briciole”.

È la fuga di una notte, movimentata, rocambolesca, in cui tutti cercano tutti. È la fuga verso un nuovo mondo, addentrandosi nel cuore di Palermo, una città che “se la vedi te la fai amante”. Si rivelerà una notte ricca di personaggi e di incontri; come sottofondo, lo zoccolare sospeso dei cavalli... Una sola notte in cui Saro, Carmelo e Caschello, pieni di speranze, rincorrono i loro sogni, lontano dalla Tonnara. Una notte che li cambierà per sempre.
È un romanzo duro, triste, vero. La storia dei picciotti della Tonnara è affascinante e conquista il lettore dalla prima all’ultima parola. È una storia di un’ironia amara: un mondo abbandonato dalle istituzioni, un mondo in cui chi esce dal carcere è considerato un supereroe mentre chi vuole diventare un tutore dell’ordine è un traditore, feccia. 
La scrittura brillante, grazie al ritmo dal taglio cinematografico e al linguaggio arricchito da inflessioni dialettali, innesca nel lettore un intenso coinvolgimento.
 È stato emozionante scappare, tra i vicoli e palazzi, insieme a questi amici speciali

            “Con un amico non ci devi parlare, di un amico apprezzi di più i silenzi”.

Ed è per le emozioni trasmesse che consiglio la lettura del romanzo di Luca Guardabascio: è una storia che ha tutti i presupposti per diventare un gran bel film.


mercoledì 22 aprile 2020

Recensione: "LA DISTRAZIONE DI DIO" di Alessio Cuffaro






Genere: Narrativa contemporanea 
Editore: Autori Riuniti
Pagine: 233
Prezzo: € 6,99 (E-book) - € 15,00
Uscita: 16 maggio 2016 






Sinossi: 
Morire e risvegliarsi altrove, in un altro corpo. Questo succede improvvisamente a Francesco Cassini, stimato ingegnere nella Torino di fine Ottocento. Che cosa è successo? Come è stato possibile? Chi crederà alla sua storia? La legge universale che regola il destino di ogni individuo pare essere saltata: Francesco è vittima di una distrazione di Dio. Ai dubbi e alle difficoltà del trovarsi estranei a se stessi, con un altro corpo da abitare, si alternano però anche le avventure e le possibilità che il protagonista del libro si troverà a vivere, innescando una serie di vicende drammatiche, ironiche e struggenti che attraverseranno l'intero secolo. Un romanzo che esplora territori narrativi inediti e che trasforma la nostra idea di identità, di corpo, di destino.

A cura de LA SABAUDA

“Una pagina non scritta è uno sgarbo alla meraviglia”. È la dedica scritta da Alessio sul mio libro. Ha ragione, e sono contenta che lui abbia narrato la meravigliosa storia di Francesco Cassini.
“Era nato due volte. La levatrice lo aveva scosso per fargli sputare il primo pianto, …
ma nulla. Era passato un minuto. Ancora niente. Poi un altro. …avrebbe detto alla
puerpera che il bimbo non ce l’avrebbe fatta, quando Francesco nacque la seconda
volta esordendo con un pianto vigoroso e perentorio”.
Rinascere è il destino del protagonista. Figlio di un povero falegname, è affascinato dal funzionamento delle cose – scoprire il come, il quando e il perché lo fa star bene. Appassionato di matematica e fisica, è però costretto a lavorare nella bottega di famiglia. Qui un giorno entra il conte Carlengo che ordina una libreria. Questo incontro dà a Francesco una seconda chance: diventa ingegnere meccanico e sposa la figlia di un ricco notabile, con cui mette su famiglia. L’ ultimo giorno del secolo ha un incidente d’auto e muore.
Si risveglierà in un altro corpo, morirà e si risveglierà di nuovo, in un altro corpo ancora, e poi di nuovo… attraverso tutto il Novecento e senza confini geografici – da Torino a Parigi, passando per Praga fino a New York. 
“Immaginò Dio troppo catturato dalla meraviglia delle cose per far funzionare tutto nel modo migliore. 
Aveva un mondo intero da gestire da lassù. Bisognava muovere interrottamente i mari, far fare alla Terra un giro all’anno intorno al Sole, spremere miliardi di cuori al ritmo di di settantacinque battiti al minuto. 
Se qualcuno moriva prima del tempo, prima che si fosse preparati a lasciarlo andare, cosa rimproverargli? Come biasimarlo se, oberato di lavoro, avesse dimenticato di far morire Francesco come gli altri, una volta per tutte? 
A Dio si doveva pur concedere una certa dose di distrazione”.
La trasmigrazione riguarda i corpi che Francesco di volta in volta occupa, mentre la sua memoria rimane inalterata. Ed è con questa che deve fare i conti.
“Lui non aveva mai dimenticato nulla nel corso di quei centotrentatré. Evidentemente non c’era
più spazio dove immagazzinare i ricordi”.
Il romanzo è terreno di riflessione sull’esistenza, sul senso di perdita, sulla solitudine, sugli affetti – in particolare la paternità – sul senso di colpa, sul continuo scontro tra corpo e psiche in cui il protagonista lotta per non soccombere.
“Si chiese se fosse abbastanza forte da vincere quella sfida…
Era passato per quelle cose. Era ancora lì. Era forte per forza”.
Lo stile fluido del testo tiene incollato il lettore alla storia, tanto da voler scoprire altri corpi e altre vite. 
È un romanzo ben scritto, intenso e sorprendente: consiglio di leggerlo e di soffermarvi in particolare sulla quarta vita e sui dialoghi vividi con Max Cole e Fatboy.
Faccio i complimenti ad Alessio e tanti auguri per la nuova sfida: far rivivere la storia di Francesco in una appassionata serie televisiva. Un plauso va anche alla Autori Riuniti, casa editrice gestita interamente da autori, che pubblica testi di qualità e curati.



Anteprima: "IL MIO RISCHIO SEI TU" di Elle Kennedy






Genere: New Adult 
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 384
Prezzo: € 4,99 (E-book) - € 9,90
Uscita: 23 aprile 2020






Sinossi:
Brenna ha bisogno dell’aiuto di Jake per ottenere un tirocinio, ma lui è l’ultimo ragazzo al mondo che dovrebbe frequentare.
Non sono mai stata una brava ragazza. Non mi lascio frenare da qualche stupida regola e non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Questo non vuol dire che non abbia un mio personalissimo codice di condotta. Come ad esempio non tradire la fiducia di mio padre. Sarebbe un grosso scandalo se la figlia del coach della squadra universitaria cominciasse a frequentare un giocatore del college rivale... Jake Connelly è la personificazione del mio suicidio sociale: una star dell’hockey arrogante quanto insopportabile, affascinante in modo ridicolo. Il suo talento ha messo più volte la squadra di mio padre in difficoltà. E allora perché perdo tempo con lui? Perché Jake è la chiave per un tirocinio da sogno, anche se fa di tutto per rendermi le cose difficili. Ho bisogno che finga di essere il mio fidanzato. Ma per ogni finto appuntamento, pretende che gliene conceda uno vero. Questo significa che sono in guai molto seri.


martedì 21 aprile 2020

Recensione: "PERFECT GIRL" di Jillian Dodd




Genere: Romanzo rosa 
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 383
Prezzo: € 4,99 (E-book) - € 9,90 
Uscita: 22 agosto 2019



Sinossi: 
Keatyn ha deciso che non perderà più tempo dietro alle preoccupazioni. Vuole vivere spensierata. Anche perché è decisamente presa a cercare di capire chi, tra i ragazzi nella nuova scuola, merita davvero il suo cuore. I baci travolgenti di uno di loro, per esempio, potrebbero essere un buon indizio... e con il ballo della scuola in arrivo, di sicuro ci saranno delle sorprese. Ci sono moltissime novità eccitanti in arrivo: feste esclusive, viaggi e shopping sfrenato. Ma Keatyn sa bene che non tutto è perfetto come sembra. Qualcuno che le è molto vicino, infatti, ha dei segreti. E Keatyn, a sua volta, non è ancora del tutto sicura di poter rivelare la verità sul suo passato agli amici. Per ora si limita a fingere di essere una ragazza normale, come se il suo stalker non fosse mai esistito e il pericolo di un suo ritorno fosse solo un'eventualità remota. Ma dentro di sé sa bene che tornerà a tormentarla. E, questa volta, potrebbe essere l'ultima.



Avete presente quei libri con un potenziale incredibile che però non viene espresso? Perfect Girl,secondo il mio modesto parere, rientra in questa categoria. Non voglio dire che sia un libro pessimo, ma ho fatto molta fatica a terminarlo.
Il romanzo è stato consigliato in particolar modo ai fan di “Gossip Girl” e di “Pretty Little Lies”: è stato un consiglio in parte azzeccato, ma per quanto mi riguarda è stata anche una trappola. Uno dei punti in comune tra le serie sopra citate e il romanzo è che rappresentano adolescenti alle prese con tematiche impegnative e troppo mature per loro, dunque per lo più inverosimili. 
La stessa protagonista del libro è come se vivesse in un mondo tutto suo, surreale, come se fosse un fantasy fatto male in quanto emula una realtà esagerata, quasi estrema. Keatyn è una ragazzina, ha i soldi, ha un passato particolare e anche il suo presente non è facile: sesso, instabilità, sentimenti poco seri, ragazzini e soldi. Questa sarebbe la descrizione perfetta. 
Con “sentimenti poco seri” mi riferisco all’innamoramento rapido e semplicistico presente nel romanzo, che vuol fingere di essere sincero e profondo. Secondo me non esiste nulla di peggiore. 
La sintonia tra lettore e personaggi è inesistente. Pensate che quando iniziavo a conoscere meglio uno di loro veniva poi eclissato da qualcun altro. Per me questa confusione, che ha oscurato i personaggi, è stata snervante. 
È un romanzo privo di spessore, sicuramente destinato ad un pubblico giovane, ma lo sconsiglio vivamente perché di reale c’è ben poco e quindi rivela un vuoto contenutistico.
Non amo parlare in modo negativo di un romanzo; non amo il fatto di essere così crudele nei confronti del lavoro di qualcuno; prima di approcciarmi ad un libro cerco di entrare in sintonia con l’autore e di capire se potrebbe fare per me. Questo romanzo, così come il primo della saga, aveva tutte le carte in regola per rientrare nello spazio delle letture piacevoli, ma così non è stato. 
Al contrario, ho apprezzato molto lo stile dell’autrice: la sua penna è davvero piacevole. Dunque non mi spiego: perché questo talento nella scrittura viene sprecato? Perché nessuno ha consigliato alla scrittrice di dare un minimo di spessore ai personaggi? Perché non scrivere di una storia reale? Gli argomenti trattati sarebbero stati più convincenti in un’altra prospettiva, in un’altra ottica, rispetto invece a quanto il romanzo avrebbe voluto (o potuto) esprimere. A fare le spese di queste mancanze, è la capacità espressa dallo stile di scrittura. Peccato…