giovedì 28 maggio 2020

BLOGTOUR: "L'AMAZZONE E IL VICHINGO" di Deborah Begali.

Oggi "Insaziabili Letture" ospita il blogtour del nuovo romance di Deborah Begali, immerso in uno scenario fantasy-medioevale!

Genere: fantasy/medieval romance
Editore: self-publishing
Data d'uscita: 1 maggio 2020
Pagine: 292
Prezzo: 2,99 euro ebook - 11.90 euro cartaceo










Sinossi:
Vichinghi e amazzoni, gli uni contro le altre per accaparrarsi la Valle mentre la Nebbia incombe Oltreconfine. Cristen, re dei vichinghi, e Morrigan, sorella maggiore delle amazzoni, si sfidano per assicurarsi il destino del mondo in una terra dominata dal maschilismo. Le persecuzioni messe in atto dagli uomini decimano la popolazione femminile e la specie ormai è a rischio: l'amore tra uomo e donna è solo retaggio di un passato antico. Possono due nemici giurati sovvertire l'ordine delle cose? Potrebbero Morrigan e Cristen amarsi nonostante la guerra e le persecuzioni?  E se, tra loro, le consuetudini dei popoli non sortissero alcun effetto?

Se volete saperne di più sul blogtour, ecco a voi il calendario con le date!





Questo romanzo presenta la storia d’amore tra due anime simili eppure diverse. “Simili” in quanto al temperamento. “Diverse” perché perseguono prospettive e propositi opposti. Si completano e allo stesso tempo si affrontano.
In un mondo maschilista in cui l’amore è rifiutato e oppresso, a discapito della donna relegata alla condizione di serva e procreatrice, Morrigan, leader delle Amazzoni dell’Abbazia, con il suo clan si erge a baluardo del valore della donna. Morrigan è Diplomazia, fiera, sensibile e passionale perché in lei convergono: l’indole da Amazzone, la natura di donna, lo status di leader e di diplomatica in una società guerriera femminile, la missione di lottare e di difendersi contro le angherie maschili.
Cristen è il Re della propria etnia, i Vichinghi, che si batte per conquistare il mondo conosciuto e per avverare una profezia. La sua tempra rispecchia l’essere guerriero Vichingo e sovrano incontrastato, con rispetto per le tradizioni e senso dell’onore.
La conoscenza tra Cristen e Morrigan inizia nella conquista e nella convivenza forzata. Si scoprono personalità affini, imparano a valutare le qualità e le insicurezze. Ma Morrigan rappresenta la volontà indomita femminile e sostiene l’autodeterminazione delle Amazzoni, mentre Cristen è l’uomo conquistatore che non può amare. Il rapporto tra Cristen e Morrigan è l’incontro-scontro tra culture diverse attraverso caratteri simili, che si manifesta nel duplice stato di passione e conflitto. Cristen infine cede all’amore, ma lei teme che lui resti l’invasore che non potrà e non riuscirà a sovvertire l’ordine sociale in un Regno che disprezza la donna. La sensualità non può che essere presente perché rispecchia la connessione tra i protagonisti.
Sullo sfondo di questo vincolo tormentato appare un universo maschilista in stile fantasy-medioevale, abitato dall’Uomo e da razze mistiche oscure, immerso in un’atmosfera cupa. A mio avviso questo universo resta troppo sullo sfondo: offre spunti interessanti per gli appassionati di fantasy come me, ma questi aspetti sono trattati rapidamente. È come se l’attenzione fosse centrata sull’assetto sociale e sulla coppia Cristen-Morrigan. Avrei anche preferito approfondire la connotazione storico-geografica poiché la vicenda tratta di Vichinghi, popolo realmente determinato. Credo che la storia avrebbe funzionato anche ricorrendo ad altri nomi per indicare le etnie protagoniste (Amazzoni e Vichinghi).
Mi ha convinto invece la storia d’amore che riflette le personalità di Morrigan e Cristen e le contraddizioni del loro rapporto. Ho trovato equilibrato l’impianto narrativo, tra peripezie, sentimenti, conflitti, imprevisti e colpi di scena (segnalo il finale…), che si addice a chi cerca una lettura avventurosa. Lo stile è scorrevole e le scene sensuali sono descritte in modo appropriato, innestandosi nei fatti.
Consiglio L’amazzone e il vichingo a chi preferisce l’amore ardente e travagliato tra personaggi carismatici, in un mondo simil fantasy. Il finale lascia spiazzati e con la curiosità di proseguire: spero che nel nuovo capitolo emergano le potenzialità sul contesto proposto e che l’amore tra Cristen e Morrigan trovi la consacrazione (purtroppo sono un’inguaribile romantica)!


mercoledì 27 maggio 2020

Recensione: "MAKING THE RULES" di Sagara Lux











Titolo: Making the Rules
Autore: Sagara Lux
Serie: Rules serie #1
Genere: Erotic-Thriller Autoconclusivo
Data di pubblicazione: 20 maggio
Pagine: 330











ROBERT RULES.
Nella vita, ha ottenuto tutto ciò che voleva. Crede di essere intoccabile; che nessuno scoprirà i suoi segreti.
Ma so cos'ha fatto.
Ho visto il mostro che è dentro di lui.
E ho giurato di distruggerlo.

SHARON ALLEN.
Si è nascosta bene, crede che non riuscirò a trovarla.
Ma so chi è. Quanto è vicina.
E quali oscuri desideri si annidano nella sua mente.

Pensa che sia un mostro. Forse lo sono davvero.
Il suo mostro.
E sto per prenderla.




RECENSIONE
A CURA DI VALENTINA ZUCCHET

WOW a lettere cubitali.
Per chi conosce Sagara Lux e le sue precedenti creazioni non potrà che essere d’accordo. Anche questa volta Sagara centra il bersaglio con il pericoloso mondo di Robert Rules.
Ci troviamo a Seattle in compagnia di Robert, un intrigante CEO, e Sharon, hacker super ricercata. Entrambi i protagonisti di Making the Rules sono ben consapevoli di quali siano i loro obiettivi e fanno di tutto per raggiungerli: Robert sfrutterà il suo nome e il potere che esercita sugli altri mentre Sharon sfodererà le sue competenze informatiche.
Il racconto inizia presentandoci il passato di Robert, ciò che l’ha portato a capo della Rules Corporation e l’ha fatto diventare ciò che tutti temono e bramano. Successivamente conosciamo Sharon e i motivi che la portano, o meglio riportano a Seattle: sua sorella si è suicidata poco dopo aver iniziato uno stage presso la Rules Corporation. Ecco il filo conduttore che spinge Sharon a cercare Robert e ad attirarlo nella sua trappola. Sharon è FANTASTICA! È un personaggio incredibile e ben costruito. Un passato disastroso e una vita in penombra non le impediscono di mollare tutto e iniziare un gioco pericoloso con Robert. Farà di tutto per sua sorella.

Unknown: Regola numero tre: nessun incontro
Il modo migliore per tenersi stretto un uomo è dargli qualcosa, ma negargli ciò che desidera di più. Anche se vedo che mi sta scrivendo di nuovo, spengo il cellulare e vado offline. Mi distendo sulla sedia, sospirando.
Ho dato inizio a un gioco pericoloso. Non so dove mi porterà, né se mi aiuterà a ottenere le informazioni che cerco, ma di una cosa sono certa: sarò io a stabilirle le regole.

Robert, d’altro canto, è un uomo magnetico in grado di attirare qualsiasi donna al suo cospetto e non si farà di certo intimidire. È disposto a tutto e ha molteplici mezzi per ottenere ciò che vuole, e soprattutto CHI vuole. Specialmente se le sue fantasie perverse sono condivise.

«No, signor Rules.»
«E allora perché sei ancora qui?»
Gonfia il petto, inspirando a fondo. «Ho un amico che potrebbe conoscere qualcuno in grado di aiutarci.»
«Il prezzo non è importante.»
«Non è questo. Vede, la persona in questione ha dei … trascorsi su cui, diciamo, è difficile passare sopra.»
Capisco all’istante cosa intende, ma non mi scompongo.
«Non si arriva dove sono io adesso se non si è disposti a infrangere qualche regola. Chiama il tuo contatto. Chiama Satana, in persona, se necessario, ma risolvi il problema.»

In seguito, fanno la loro comparsa gli altri protagonisti della storia: i genitori di Robert, Jilly, Jake e il prezioso Bourbon. Ebbene sì, anche un liquore avrà il suo momento di gloria all’interno del racconto. E che gloria!
Elettrizzante, perverso e magnetico, Making the Rules riesce a entrarti sotto pelle e invaderti lentamente come un veleno. Entri nel loro mondo, impari a conoscerli, intravedi sia i lati positivi che quelli negativi, ma solo alla fine ti accorgi di quanto ti mancheranno Sharon e Robert.
Seduzione ed eccitazione la fanno da padrone aggiungendo quel pizzico di dolcezza a una storia emozionante e sorprendente. Sagara riesce a coinvolgere a ogni pagina, ogni frase è posizionata al punto giusto. Nel suo gruppo autrice ha chiesto a chi l’ha letta di fare una lista in tre punti per descrivere Making the Rules. Quella che vi propongo io è composta da tre frasi significative che troviamo nel libro:

1.     Se vuoi la rosa, devi accettare le sue spine.
2.    Gli uomini sono capaci di fare qualsiasi cosa, se hanno una forte determinazione.
3.    Non sottovalutare mai la rabbia di una donna.

  
Un complimento particolare per l’impaginazione e quella preziosa rosa che ci accompagna nella strabiliante vita di Robert e Sharon.
Making the Rules è l’esordio di un progetto più ampio: in questo primo volume conosciamo Robert e Sharon, nei prossimi ci saranno altre coppie a farci sognare. Seguite l’autrice per maggiori informazioni.
Consigliatissimo!



Recensione: "VORREI SOLO POTERTI ODIARE" (Shot series, #2) di Kennedy Ryan











Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton 
Pagine: 430
Prezzo Cartaceo: € 14.90 
Prezzo Ebook: € 5.99
Data D'uscita: 27 Maggio 2020









Se Jared Foster avesse un dollaro per ogni volta che Banner Morales gli ha fatto saltare i nervi, sarebbe un uomo ricco.
Se avesse un dollaro per ogni volta che lei l'ha rimesso al suo posto, poi, sarebbe miliardario. Jared è un agente sportivo di successo e Banner è la sua concorrente numero uno. Per lui i "no" non esistono. Sono semplicemente l'occasione per dimostrare quanto è bravo a convincere chiunque a fare affari con lui. Chiunque tranne Banner, ovviamente. Lei è convinta che riuscirà a vincere la sfida con il suo più grande rivale. E non lascerà che la fortissima attrazione tra loro si metta in mezzo...


La Shot series è così composta:
1. Vorrei solo averti qui 
2. Vorrei solo poterti odiare 
2.5 Hoops holiday 
3. Vorrei solo fidarmi di te 


RECENSIONE 


A CURA DI SIMONA TIBERIO


“Qualsiasi forza che ci voglia sminuire, che ci voglia far diventare un’unica cosa invece di tutto ciò che siamo, è il nemico...anche se è dentro di te”. - Banner Morales

Bisogna saper distinguere due concetti importanti: il perdono e l’essere succube.
Quasi sempre il saper perdonare è visto come un modo di soccombere alla persona che ci ha fatto un torto, ma crescere dimenticando gli errori, passarci sopra senza punire chi li ha compiuti nonché rinunciare a ogni forma di rivalsa e di vendetta prevede una forza non indifferente; sarebbe molto più facile cadere nel tranello del risentimento anziché dimenticare e assolvere l’offensore.
Per questo il perdono diventa l’essenza dell’amore e di tutti quei piccoli sentimenti che gli gravitano attorno come l’ammirazione, la venerazione, la passione; nonché il fulcro del percorso che porterà la nostra eroina alla felicità.
Banner Morales, infatti, protagonista di questo secondo libro della Shot series di Kennedy Ryan, sa bene quanto feriscono le piccole e grandi discriminazioni, quanto la sicurezza in se stessi può essere minata dal pregiudizio e dalla cattiveria.
Costruitasi pezzo dopo pezzo per essere indipendente e vincente in un mondo che la espone agli attacchi per il suo fisico prima, e il suo lavoro dopo, non avrà gioco facile a liberarsi dei tormenti del passato e a perdonarli, soprattutto se a farle battere il cuore è Jared Foster.
Jared Foster è profondamente ossessionato da Banner. Ossessionato forse è troppo poco per descrivere ciò che davvero prova nei suoi confronti: il sentimento che avverte nel suo cuore va aldilà dei canoni tradizionali, sfugge qualsiasi definizione.
Avevo già avuto modo di descrivere Kennedy Ryan come una talentuosa e malefica scrittrice che mette nero su bianco storie talmente profonde da lasciare qualche cicatrice nel cuore del lettore, poiché dopo ogni pagine il cuore sanguina un po’ di più. Io, forse, mi immedesimo troppo nelle sue storie e nel filo conduttore che le contraddistingue.
Posso definirla, però, una penna magica che crea e distrugge in egual misura. Di certo non mi aspettavo di leggere una storia così profonda, che tocca delle problematiche che, al giorno d’oggi, sono la prassi di ogni donna. Non mi aspettavo un personaggio maschile così determinato da far invidia: Jared sa quanto sia caparbia e tosta Banner; è consapevole che lasciar perdere una donna di tale forza potrebbe costargli la felicità.
Banner ha il magico potere di rimetterlo sempre al suo posto, di fargli saltare i nervi in qualsiasi occasione nonché di dimostrargli quanto le donne siano cazzute anche in un ambito lavorativo da sempre considerato maschile. Ciò che lei si è lasciata alle spalle è un passato segnato da mille dubbi e mille incertezze sul proprio aspetto fisico, inoltre sa bene quanto sia stato difficile arrivare ad essere la donna che è oggi e farà di tutto per non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Non è consapevole, però, di quanto sia insistente il suo avversario, Jared. Ma l’attrazione è ciò che domina ogni loro discorso e sarà difficile cercare di non cedervi.
Inizialmente ho parlato di perdono, che è ciò che Banner deve imparare a offrire per essere finalmente libera, ma ora voglio porre in evidenza un altro concetto: la caparbietà. Da ogni pagina trapela l’assidua e insistente costanza con la quale Jared cerca di conquistare la tosta Benner, di ottenere la sua disponibilità a farsi amare così che possa mostrarle quanto sia bello cedere alle lusinghe del cuore e della passione.
Anche questo libro è un viaggio alla ricerca di se stessi, della propria forza interiore e della capacità di aprirsi agli altri e all’amore.
Kennedy dimostra sempre una grande maestria nel far traspirare insegnamenti così belli da dimenticare tutto il resto: se nella storia di Iris e August abbiamo letto di scelte giuste o sbagliate, in questo romanzo leggiamo di perdono, di pazienza e di tenacia.
Complimenti, cara scrittrice, non solo meriti un grande chapeau per la scrittura così fluida, ma anche per la tua capacità di intessere storie ammalianti e introspettive!
Non vedo l’ora di leggere il terzo volume per immergermi nella vita della cugina di Iris, Lotus, e di quel bellissimo gigante buono di nome Kenan (già solo gli sguardi che si lanciano mi fanno ben sperare).
Ragazze, ora andate su Amazon e comprate Vorrei solo poterti odiare. Fatelo subito, immediatamente, ora! Seguite il mio consiglio e non ve ne pentirete!

“Vivi per quello che il domani ha da offrirti, e non per quello che ieri ti ha tolto”. - anonimo del web.




lunedì 18 maggio 2020

Anteprima: "BROOKLYN IN LOVE" di Sarina Bowen










Genere: Romanzo Contemporaneo
Pagine: 336
Data di uscita: 28 maggio 2020 
Prezzo cartaceo: € 13.90 
Prezzo ebook: € 4.99 
Traduzione: Mariacristina Cesa








Proprietario della squadra di hockey dei Brooklyn Bruisers, genio dell’industria tecnologica, multimilionario dalla mente brillante e con un corpo da copertina, Nate Kattenberger sembra possedere tutto ciò che una donna desidera e che gli uomini invidiano. Eppure, non è soddisfatto della propria vita. Certo, Rebecca Rowley, la sua assistente, da ben sette anni illumina il suo ufficio con i suoi sorrisi, ma la rassicurante presenza della donna seda appena il desiderio inconfessabile di Nate: il suo bisogno di stabilire un rapporto che valichi i limiti imposti dai loro ruoli. Proteggerla e adorarla a distanza, celare la passione che gli infiamma il sangue al semplice suono della sua risata, infatti, diventa sempre più difficile. Fino a quando Rebecca resta coinvolta in un incidente sulla pista di ghiaccio e Nate coglie l’occasione che aspettava: offrirle il suo aiuto, come amico, ma anche il suo cuore. Rebecca è stata accanto a Nate sin dall’inizio della sua avventura imprenditoriale, aiutandolo a costruire il suo impero dal nulla. Non saprebbe dire quando l’ammirazione nei suoi confronti si sia trasformata in amore, ma di una cosa è certa: sette anni di fantasie irrealizzabili sono troppi perché possa affidarsi senza timori all’uomo dei suoi sogni, rischiando così di rovinare la loro amicizia.


Riuscirà Becca a preservare il proprio cuore? O cederà alla spietata corte del suo bel capo, più che mai determinato a conquistare la donna che ama?






Sarina Bowen è un'autrice bestseller di USA Today che ha firmato numerosissime emozionanti storie d'amore. Vive sulle Green Mountains, nel Vermont, con la sua famiglia, sei galline e troppo equipaggiamento da sci e da hockey. Ha scritto anche libri a quattro mani insieme alla sua collega Elle Kennedy. Delle due autrici, Always Publishing ha già pubblicato lo+ Te e Insieme.

domenica 17 maggio 2020

Recensione: “LA MASCHERA DEL DIO SENZA CUORE” di Fernanda Romani








Genere: Narrativa
Editore: Amazon Media EU S.à r.l.
Serie: prequel de “I tre giorni di Atavanno” spin-off saga fantasy “Endora”
Pagine: 91
Prezzo: € 0,99 (E-book)

 

 








Sinossi:

Il libro contiene due racconti prequel del romanzo I tre giorni di Atavanno.

Guerrieri:
Nel Ducato di Odi, patria degli Aldair, diventare guerrieri è sempre stato un onore riservato ai nobili, ma da diversi decenni le leggi sono cambiate.
Nilio è il figlio di un ricco mercante e sta per compiere quindici anni. Diventerà un adulto e potrà realizzare il suo più grande desiderio: accedere alla casta dei guerrieri.
Vikandro ha diciassette anni, appartiene a un'antica casata nobiliare e gli è stato insegnato a disprezzare quelli come Nilio.
Ma l'attrazione che li spinge uno verso l'altro è un istinto che nessuno dei due potrà fermare. Cosa possono fare le tradizioni e i divieti paterni contro due ragazzi decisi a non rinunciare ai propri sentimenti?

La maschera del Dio Senza Cuore:
I guerrieri Aldair sono costretti a trascorrere dieci anni nel regno di Endora, al servizio delle donne dell'esercito. Sono un popolo fiero della propria bisessualità e della regola che impone a chi combatte di concedere il proprio corpo al vincitore, ma esistono ataviche usanze che nemmeno gli editti ducali riescono a cancellare. Malgrado le leggi siano a loro favore, Nilio e Vikandro, amanti fin dall'adolescenza, sono divisi dal ceto sociale e da un padre, nobile fanatico delle antiche tradizioni, che ha destinato il proprio figlio al tempio del Dio Senza Cuore, pur di separarlo dall'uomo a cui si è legato. Il loro amore è senza speranza, ma perché rinunciare a viverlo per tutto il tempo che dovranno passare a Endora?


di Valentina Gregori

Fernanda Romani presenta un ulteriore tassello dell’universo di Endora, di nuovo attraverso la cultura del popolo Aldair, che tanto mi ha intrigato nella saga principale.
La maschera del Dio Senza Cuore è un prequel dello spin-off I tre giorni di Atavanno. Infatti, questo breve libro, diviso in due racconti, narra di come si è evoluto il rapporto tra Nilio e Vikandro. La natura del popolo fiero e bisessuale Aldair viene approfondita.
Il cardine della prima novella è il passaggio allo status di guerriero, a cui si associano le modalità in cui i guerrieri si contendono tra loro in senso sessuale. Questa caratteristica degli Aldair all’inizio mi ha spiazzata e insieme affascinata. Quando ho imparato ad apprezzare gli Aldair, ho inteso che per loro è naturale. Ora, immaginatevi due ragazzi che stanno diventando guerrieri (nelle intenzioni e nello spirito) e che vivono l’ardore della giovinezza. Come può finire tra loro? Ovviamente esplode la passione. Ma non è un’innocente infatuazione, come potrebbe sembrare. È lo sbocciare di una passione totalizzante. Non ci si potrebbe aspettare di meno da guerrieri maschi Aldair. Nilio e Vikandro si stuzzicano e si inseguono a distanza, timorosi, per poi capitolare agli impulsi. Il loro punto di vista è coerente con i desideri giovanili e con le personalità ardenti che stanno fiorendo, pur mantenendo le rispettive diversità.
L’Epoca dell’Offerta li costringe a dividersi: dieci anni al servizio delle donne di Endora. Ma non devono fare i conti solo con il dovere. Il problema principale è rappresentato dal padre di Vikandro: fanatico delle origini nobili, arrogante, autoritario. I loro sentimenti riusciranno a ritrovarsi e a recuperare la pace agognata? Di nuovo, assisteremo ad un duello passionale per (ri)conquistare l’amore, questa volta con i protagonisti adulti.
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi secondari, che ne I tre giorni di Atavanno è accennata: le famiglie di Nilio e di Vikandro, con i valori contrapposti; il legame tra Amira e Nilio, che lascia emergere la sensibilità di donna da parte di Amira. A cui si aggiunge Daigo. Ebbene sì, lo ritroviamo in tutto il suo carisma e farà da perno nella questione sospesa tra Nilio e Vikandro.
Ovviamente non manca la sensualità, esposta senza volgarità e ben innestata nella trama, tanto che non è prevalente. La sessualità è necessaria per delineare la passione e la cultura in cui sono immersi Nilio e Vikandro.
Lo stile non smentisce gli altri episodi della serie: scorrevole, adeguato ai personaggi e al contesto simil-Medioevale. L’impianto narrativo è delineato in modo opportuno, non è scontato e mantiene un ritmo spedito. I fatti e i pensieri dei personaggi sono analizzati perfettamente.
La maschera del Dio senza cuore è un degno prequel e tassello della saga fantasy Endora. Nilio e Vikandro, con la loro storia d’amore tormentata e passionale, vi entreranno ancora di più nel cuore. Peccato sia breve!  





Recensione: “NON HO SCELTO DI AMARTI” di K.A. Linde







Genere: Romance
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Amore in prima pagina # 5
Pagine: 204
Prezzo: € 4,99 (E-book)
Uscita: 29 novembre 2019










Sinossi:

La vita di Savannah Maxwell è perfetta. Ha ottenuto il lavoro dei suoi sogni e così, fresca di laurea, si sta trasferendo a Washington piena di aspettative. Insieme a lei c'è Easton, il ragazzo con cui è fidanzata da anni. Tutto sta andando per il verso giusto e Savannah comincia a intravedere all'orizzonte il futuro che aveva sempre sognato. Ma non aveva considerato Lucas Atwood. Il suo amico d'infanzia, nonché primo amore, ha deciso di rifarsi vivo, con un tempismo invidiabile, per offrirle l'occasione della vita. Adesso Savannah deve decidere se tenere al sicuro la sua carriera professionale e i suoi sentimenti o dare un'occasione al ragazzo che le ha spezzato il cuore.

L’autrice:
K.A. Linde cresciuta in una base militare, ha vissuto in varie località degli Stati Uniti e dell’Australia. Mentre studiava scienze politiche e filosofia all’Università della Georgia, ha fondato anche il Georgia Dance Team, compagnia di danza che dirige ancora oggi. È l’autrice della saga di grande successo Avoiding Series, di cui la Newton Compton ha già pubblicato Senza compromessiSette giorni di te, e, in e-book, Ora o mai più, Ti vorrei ma non posso, Non dirlo a nessuno, Il mio ricordo più bello, Una notte senza te, Sei tutto ciò di cui ho bisogno, Sei l'amore che vorrei Non ho scelto di amarti. Attualmente  vive ad Athens, in Georgia, con il fidanzato e due cani.



Il libro di cui vi parlo oggi è Non ho scelto di amarti, quinto capitolo della serie Amore in prima pagina  di K.A. Linde, edito Newton Compton editori.
I primi tre capitoli di questa serie sono incentrati sull’amore del futuro senatore Brady e di Liv (ho amato la loro storia); il quarto libro descrive il rapporto tra Clay Maxwell e Andrea. In questo nuovo romanzo, invece, viene raccontata la storia della più piccola della famiglia, Savannah, e di Lucas.
La giovane Maxwell è un'aspirante giornalista, piena di aspettative positive per il futuro. Il suo lavoro dei sogni le viene offerto proprio in una cittadina attiva nell’ambito giornalistico, Washington. Con una forza e una grinta invidiabile, decide di buttarsi nella sua nuova avventura e di condividere una casa con Easton, il ragazzo che ama da circa tre anni. Il suo mondo sembra girare nel verso giusto sino a quando il passato torna a incasinarle la testa. Il passato ha le bellissime sembianze di Lucas Atwood, figlio di uno dei più vicini amici del padre di Savannah.
L’amicizia tra i due giovani ha radici ben radicate  e risale a quando i due, in un giorno di fine estate, decisero di buttare giù le barriere invisibili che li separavano e affogare nel loro turbolento desiderio. Ma dopo quattro anni, dopo alti e moltissimi bassi, Lucas ha capito davvero cosa vuole e soprattutto chi. Savannah è il suo più grande e profondo “desiderio” e soprattutto il suo più martellante chiodo fisso. Ma l’amore, si sa, non sempre segue un percorso logico e lineare, talvolta imbocca un sentiero ripido e tortuoso prima di trovare uno sbocco, un piccolo varco per raggiungere il cuore!

La Linde è una scrittrice che o la si ama o la si odia. Di questa mi è piaciuta la scrittura e l’impeccabilità nella sintassi e nel linguaggio. Ma questo nuovo capitolo mi ha lasciato un gusto amaro in bocca.
La scrittrice, infatti, ha dato molta importanza al personaggio femminile, tralasciando un po' in sospeso quello maschile, e non parlo di Easton bensì di Lucas. In quelle poche occasioni iniziali dove lui compare, si capisce da subito che Savannah è il suo chiodo fisso. Lucas è ormai un giocatore di basket professionista che sta per intraprendere la sua carriera nel NBA. Lui e Savi sono amici da una vita, sono cresciuti fianco a fianco, e quello che era un rapporto di amicizia si è ben presto trasformato in qualcosa di molto più burrascoso, che li ha portati inevitabilmente ad avere una sorta di tira e molla.
Non abbiamo capitoli che ci riportano nel loro passato, ma vengono solo raccontati dei particolari che ce li fanno immaginare. Io avrei preferito leggere qualche flashback per capire meglio il grande feeling che li unisce e li separa in egual misura. Solo verso la fine, la presenza di un unico capitolo a Pov maschile, mi ha fatto comprendere la testa di Lucas, che è un personaggio che poteva “bucare” le pagine del libro, se solo fosse stato descritto in maniera più particolareggiata.
Ripeto e sottolineo che apprezzo molto K.A. Linde, ma altresì dico che, a volte, un libro ha bisogno di qualcosa che va al di là delle mere descrizioni fisiche, ha bisogno di intrecci e di completezza in tutte le sue parti.
Nonostante tutto non mi sento di bocciarlo fino in fondo, perché la storia ha del potenziale incredibile, nonostante le poche pagine. Inoltre, vorrei anche consigliarla in quei pomeriggi piovosi in cui la noia prende il sopravvento, magari con una tazza di tè caldo e una copertina di pile, quando si ha l’esigenza di leggere qualcosa di poco impegnativo.