mercoledì 31 luglio 2013

Recensione DARK WARRIOR di Kresley Cole

Dark Warrior è il nuovo romanzo della serie Gli Immortali che ha conquistato solo in Italia oltre 150.000 lettrici: un successo internazionale giunto al decimo volume.







Genere: Paranormal Romance Adult
Editore: Leggere Editore
Pagine: 464
Prezzo: € 12,00
In libreria: 18 luglio 2013





Sinossi: Assassinato prima di poter sposare Regin la Radiosa, il signore della guerra Aidan il Fiero cerca la sua amata attraverso l’eternità. Rinasce ogni volta con una nuova identità, ignaro delle sue vite passate e condannato a morire nel momento in cui le ricorda. Quando Regin incontra Declan Chase, un feroce soldato irlandese, riconosce in lui la reincarnazione del suo signore. Ma Declan la fa sua prigioniera per vendicarsi degli immortali, inconsapevole di appartenere al loro stesso mondo. Per salvarsi Regin dovrebbe ricordargli chi è veramente, anche se questo significherebbe perdere per l’ennesima volta l’unico uomo che abbia mai amato… Può il desiderio dell’altro essere più forte della morte? 



"Un luogo affascinante da visitare per la ricchezza dei mondi e dei personaggi creati."

The Romantic Times Book Reviews



La serie Gli Immortali  è finora così composta:

+ The Warlord Wants Forever, prequel (Dark Forever, 2011)
1. A hunger like no other, 2006 (Dark Love, 2010)
2. No rest for the wicked, 2006 (Dark Pleasure, 2010)
3. Wicked deeds on a winter’s night, 2007 (Dark Passion, 2011)
4. Dark needs at night’s edge, 2008 (Dark Night, 2011)
5. Dark desires after dusk, 2008 (Dark Desire, 2011)
6. Kiss of a demon king, 2009 (Dark Dream, 2012)
7. Deep kiss of winter, 2009 (con Gena Showalter, Dark Whisper, 2012)
8. Pleasure of a dark prince, 2010 (Dark Prince, 2012)
9. Demon from the dark, 2010 (Dark Demon, 2013)
10. Dreams of a Dark Warrior, 2011 (Dark Warrior, 2013)
11. Lothaire, 2012
12. MacRieve, 2013



L'autrice:
16c858p Kresley Cole ha esordito nel 2003 con The Captain of All Pleasures, e da allora ha pubblicato più di quindici romanzi che fanno capo alla fortunatissima serie dei Fratelli MacCarrick, una trilogia di romantic novel a sfondo storico incentrata sulla vita di Highlander, e alla serie Gli Immortali, quest’ultima insignita del premio RITA. Le sue opere sono state tradotte in più di dieci Paesi; oggi l’autrice vive in Florida, con il marito e i loro cani. Per Leggereditore sono già usciti i primi sette romanzi della serie Gli Immortali, che hanno riscosso uno strepitoso successo.

Scheda sul forum! 


RECENSIONE A CURA DI ANGELA D'ANGELO:

Di solito non è difficile per me recensire un libro. Se è molto bello le parole vengono da sé, uguale se è molto brutto, distruggere qualcosa di pessimo è piacevole. Quando un libro lascia interdetti però c’è poco da fare: le idee sono confuse, inciampo nelle parole, ho paura di dire troppo o troppo  poco.
Questa volta a crearmi problemi è Kresley Cole, che ultimamente ho letteralmente osannato per il suo capolavoro YA “Poison Princess” e per il magnifico “Dark Demon”.
Quando un’autrice diventa marchio di garanzia le aspettative sono sempre molto alte, forse è sbagliato, forse l’approccio al libro deve essere obiettivo, lucido e non deve coinvolgere le emozioni e le previsioni.
Cercherò di essere fredda e precisa.
“Dark Warrior”, ultimo libro edito in Italia della serie Immortals after Dark, parla di una storia maledetta, quella tra una donna immortale e un uomo mortale che la rincorre attraverso i secoli, reincarnandosi continuamente.
Regin, la protagonista, osserva il suo amato morire ogni volta, abbandonarla appena ricorda il loro passato. Con il cuore spezzato dalle precedenti perdite, cerca di fuggire al nuovo Aidan, l’uomo che recherà in sé l’anima dell’antico berserker.
La storia è notevole, strappalacrime, un vero punto di partenza per un amore complicato, travagliato e indimenticabile. La Cole, inoltre, non accontentandosi del dramma già presente, calca la mano: l’ultima reincarnazione sarà un nemico della frizzante valchiria.
Vi lascio immaginare quanto queste premesse mi abbiano esaltato: l’odio che si trasforma in amore, il passato che diviene presente, la sofferenza e la paura di perdere di nuovo l’uomo della propria vita.
C’era materiale per un libro epico.
Peccato che la scrittrice abbia deciso di dare forfait proprio nel momento in cui doveva cacciare gli attributi.
Si, perché di tutta l’intensità, il desiderio, i sogni e le speranze, l’autrice ci ha mostrato solo una tiepida imitazione.
Declan Chase, personaggio complesso e complessato, è un uomo freddo, sofferente che ha come unica missione nella vita la distruzione degli immortali.
Le sue sicurezze vacillano quando cattura Regin, un donna attraente, divertente e per nulla malvagia.
La su freddezza si trasforma in confusione, poi rabbia, poi desiderio, e ancora confusione e smarrimento. L’uomo dubita, ma torna sempre risoluto sulle proprie convinzioni.
E ovviamente tortura, cattura, massacra. Uomini, donne, bambini, non fa differenza: devono morire.
Un personaggio di certo atipico, non l’eroe perfetto, ma un uomo studiato per dar vita a un percorso di pentimento e redenzione.
E si sa, a noi donne il cattivo ragazzo che mette la testa a posto piace da morire.
Declan convince, sconcerta e poi intenerisce, si fa odiare e amare. Le sue azioni, il suo modo di pensare, di affrontare i cambiamenti, sono un labirinto di incoerenza e frustrazione, di rabbia e di dolore.
Mi chiederete allora di cosa mi lamento. Anche se la Cole ci fa vedere la complessità del personaggio, non ce la fa vivere. Le sue reazioni, anche se forti nella descrizione, appaiono moderate, distanti, insoddisfacenti.
La sua maturazione è una barzelletta insulsa e stucchevole, il suo percorso di redenzione privo di seri ostacoli e povero di pentimento e rimpianto.
Declan è Satana, ma con uno schiocco delle dita diventa un cucciolo spelacchiato con gli occhioni grossi come due monete. E che diavolo un po’ di sofferenza no? Una seria sottomissione con tanto di strisciata e cartello con scritto “ti prego perdonami”? Un po’ di “ehi-ora-ti-faccio-arrivare-in-paradiso-a-calci- in-culo”? NIENTE.
La “cazzuta” valchiria (si fa per dire), si fa malmenare, torturare, avvelenare, maciullare, e poi ovviamente, dopo un paio di pugni per scaricare la tensione (si, sono solo due), finisce nel letto del suo spietato aguzzino…wow!
Mentre il personaggio maschile ha una buona caratterizzazione, Regin è… inclassificabile.
Il suo umorismo, la sua simpatia, le sue battute brillanti, fanno ridere e passare momenti piacevoli. Ma cinquecento pagine in cui non si ferma mai a riflettere sono pesanti, le battute prima o poi non fanno più ridere e il personaggio si rivela vuoto. La sua sofferenza dura sempre il tempo di sbattere le ciglia, il suo dolore si intuisce ma non è mai impetuoso, violento.
La valchiria è poco caratterizzata, poco convincete, poco intensa, poco travolgente e emozionante, poco…tutto!
Il libro nel complesso risulta però buono. La trama orizzontale (quella che coinvolge tutti i libri) è ben strutturata, le vicende sono inserite in un quadro pre-Ascesa adrenalinico e inquietante.
I personaggi secondari sono misteriosi, simpatici, e creano tanta aspettativa. L’Antico Nemico ne è un esempio.
Lothaire, protagonista del prossimo libro, si rivela già dalle prime battute un uomo dalla fine intelligenza, dalla mente acuta e perversa. La follia sembra dominare ogni sua azione, anche se si intuisce un disegno preciso e studiato fin nei minimi dettagli. Ha un umorismo macabro, particolare, che o si ama o si odia. Io lo adoro, come dice una mia amica, noi pazzi ci capiamo al volo!
La Cole ha il pregio di farsi seguire anche quando non convince (la mia maratona di lettura è durata otto ore con gli occhi appiccicati alle pagine), ha la capacità di incuriosire e coinvolgere. La sua abilità non si limita ai personaggi, ma alla storia nella sua completezza. Il suo romanzo, infatti, ha così tanti elementi che, anche se i protagonisti non sono il massimo, la trama lascia senza fiato.
Il prodotto non raggiunge il voto massimo, un 7.5 è tutto ciò che mi sento di dare nello specifico, ma assume un’importante connotazione all’interno della saga, che rimane ai primi posti del mio Olimpo personale, attestandosi come una delle migliori in circolazione.



1 commento:

  1. Concordo con tutto quanto hai scritto.
    La storia c'e' ed e' bene organizzata. Sono carenti, invece, i protagonisti, surclassati dal bello-e-dannato Lothaire.

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