Genere:
Historical Romance
Editore: La Mela Avvelenata
Formato: eBook
Uscita: 10 gennaio 2014
Editore: La Mela Avvelenata
Formato: eBook
Uscita: 10 gennaio 2014
Sinossi: Pietrogrado
1917. L’incendio rivoluzionario che sta per sconvolgere la Russia è ormai
divampato nelle città principali e l’antica residenza degli zar, ormai sede del
governo provvisorio, ma anche memoria di un passato non ancora tramontato,
rappresenta l’ultimo baluardo da conquistare per accedere a un futuro fatto di
incognite tutte da risolvere.
Il 25 ottobre (calendario giuliano), data fatidica dell’assedio al Palazzo d’Inverno, si intrecciano i destini della Storia, ma anche quelli di un uomo e una donna che non avrebbero dovuto incontrarsi.
Elena, infelice nobildonna tradita da tutti gli uomini che ha amato e Dimitri, un bolscevico fiero degli ideali su cui ha costruito la sua intera esistenza, lei acqua che scivola sulle rocce della tradizione aristocratica, lui fuoco che arde fiero per distruggere un’epoca di disuguaglianze e privilegi.
Le loro due anime così diverse si scontrano nei giorni dell’odio e della rivolta, su sponde opposte, per caso, tra i marmi e gli arazzi di una villa saccheggiata. Tra loro solo un desolante abisso fatto di differenze sociali e culturali in apparenza incolmabili.
A farli incontrare sono due simboli del passato, un uovo Fabergé e un carteggio che non deve finire nelle mani sbagliate. A tenerli uniti, loro malgrado, un sentimento che non può e non deve nascere, negato, soffocato dal dovere e dagli ideali e destinato a non vedere l’alba del cambiamento.
Elena e Dimitri sono gli emblemi di due mondi inconciliabili, le due facce della rivoluzione, ma anche la personificazione di una Russia immensa, non sempre decifrabile in cui bene e male si confondono ai piedi della Storia, madre degli uomini che con una mano accarezza il passato, con l’altra afferra il futuro.
Il 25 ottobre (calendario giuliano), data fatidica dell’assedio al Palazzo d’Inverno, si intrecciano i destini della Storia, ma anche quelli di un uomo e una donna che non avrebbero dovuto incontrarsi.
Elena, infelice nobildonna tradita da tutti gli uomini che ha amato e Dimitri, un bolscevico fiero degli ideali su cui ha costruito la sua intera esistenza, lei acqua che scivola sulle rocce della tradizione aristocratica, lui fuoco che arde fiero per distruggere un’epoca di disuguaglianze e privilegi.
Le loro due anime così diverse si scontrano nei giorni dell’odio e della rivolta, su sponde opposte, per caso, tra i marmi e gli arazzi di una villa saccheggiata. Tra loro solo un desolante abisso fatto di differenze sociali e culturali in apparenza incolmabili.
A farli incontrare sono due simboli del passato, un uovo Fabergé e un carteggio che non deve finire nelle mani sbagliate. A tenerli uniti, loro malgrado, un sentimento che non può e non deve nascere, negato, soffocato dal dovere e dagli ideali e destinato a non vedere l’alba del cambiamento.
Elena e Dimitri sono gli emblemi di due mondi inconciliabili, le due facce della rivoluzione, ma anche la personificazione di una Russia immensa, non sempre decifrabile in cui bene e male si confondono ai piedi della Storia, madre degli uomini che con una mano accarezza il passato, con l’altra afferra il futuro.
L'autrice:
RECENSIONE A CURA DI ANGELA D'ANGELO:
San
Pietroburgo, rivoluzione russa. Il Palazzo d’Inverno è preso d’assalto dai
bolscevichi, il popolo si ribella allo Zar e all’opulenza dei nobili.
Le
strade si riempiono di sangue, il desiderio di vendetta unisce il cuore della
massa.
Sfondo
evocativo, ambientazione dal forte impatto visivo. Francesca Rossi tenta la
fortuna e cerca di restituire la frenesia di quei giorni, la rabbia, la rivalsa.
Nel
romanzo “Palazzo d'Inverno” si lancia nella delicata operazione di descrivere
uno dei momenti più difficili della Russia attraverso gli occhi di un uomo e di
una donna contrapposti per classe, ma uniti nella solitudine e nel desiderio di
essere amati.
Dimitri
è un rozzo ma tenero bolscevico, un ragazzone intenso che coerentemente alla
sua giovinezza vive di estremi, di bianco e nero. Vede nella rivoluzione la
parabola del riscatto personale e nell’amore la forza travolgente che non vive
di sfumature.
In
un’irruzione in una casa nobiliare
scopre un fascio di lettere scambiate due anni prima tra contessa Elena e il
suo amante.
Agli
occhi del giovane si apre un modo di segreti inconfessabili, di passioni
sotterranee, di superficialità e lusso.
Non sa
che il destino presto metterà sulla sua strada proprio la donna triste che lo
ha avvinto attraverso le lettere.
Il
libro per gran parte si sviluppa tra presente e passato. La storia di Dimitri
si interseca agli scorci delle lettere di Elena, che evocano vicende
affascinanti.
Lo
strumento della lettera è la carta vincente di questo romanzo, poiché ricrea
nella mente del lettore l’atmosfera di segretezza e imbarazzo che avvolge chi
spia un segreto.
L’alternarsi
di queste pagine al presente crea inoltre aspettativa, ansietà e in alcuni
punti una morbosa curiosità.
L’autrice
dosa bene il tempo della storia e il tempo del racconto, inserendo nella prima
metà del libro un pathos e una suspense che non lasciano indifferenti e spronano
a continuare la lettura.
L’ultima
parte perde la brillantezza dell’esordio, la fusione di presente e passato in
una storia comune, che vede i protagonisti confrontarsi direttamente, ha una
marcia in meno.
Mentre
l’inizio è stato costruito in un delicato intrico, alla maniera delle matrioske,
la seconda parte risulta accelerata nello sviluppo dei personaggi. Le vicende
finali, inoltre, pur coerenti con l’epoca non hanno un riscontro profondo e
convincente nell’animo dei protagonisti, manca l’elaborazione dei traumi
personali che però l’autrice fa capire ci sarà nel secondo libro dedicato a
Elena e Dimitri. Il finale brusco, infatti, è solo una pausa in attesa che il
peso degli eventi si abbatta sui due sventurati protagonisti.
“Il
Palazzo d’Inverno” è un buon romanzo, inedito e originale.
Lo
stile della Rossi convince come sempre, la sua bravura nel tratteggiare
immagini è innegabile e riconfermata.
Una
scrittrice da tenere d’occhio e da seguire nei prossimi lavori.
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