venerdì 26 settembre 2014

Recensione:" UN CUORE OVALE" di Miriam Tocci.






"Quel Principe di Azzurro aveva la maglia"



Mood: Romantico
Editore: Rizzoli ( Youfeel)
Pagine: 93
Uscita: 24 Luglio 2014





Sinossi:


Con un matrimonio fallito alle spalle e un presente precario fatto di mille lavori per sbarcare il lunario, Serena non ha una vita facile. Ma le ferite del passato non hanno cancellato il suo grande sogno: ristrutturare il vecchio casale di famiglia e aprire un'attività tutta sua in mezzo alla natura. Con tutti questi pensieri per la testa, non c'è tempo da perdere in flirt: così quando al pub in cui lavora incontra Francesco, giocatore della nazionale italiana di rugby, non fa caso alle sue attenzioni. Quello che non può immaginare è che nel giro di poche ore lo rivedrà. E non al pub, ma in una clinica veterinaria dove lei opera come assistente e dove Francesco porta una cagnolina ferita, raccolta sul ciglio della strada. Serena non è immune al fascino del bel rugbista e rivederlo in veste di salvatore di animali lo rende ancora più attraente ai suoi occhi. Ma con tutte le donne che girano intorno ai campioni, è convinta di non avere speranze. Invece Francesco da quella sera non ha in testa altra meta… Una romantica, tenera, emozionante partita a due da gustare anche dopo il Terzo Tempo.


RECENSIONE A CURA DI ANTONELLA MICCIO:

Ritorna la collana You Feel con il romanzo ‘Un cuore ovale’ di Miriam Tocci. La mia scelta è stata dettata dal binomio sport-amore che nei romanzi funziona (quasi) sempre. E funziona anche adesso.
Romanzo rosa, di un rosa antico che ripercorre Cenerentola, Aladino e un po’ di La carica dei 101!!! Tranquille, non ci sono geni azzurri, streghe cattive o zucche magiche ma ci sono tanti buoni sentimenti, tanta dolcezza, tanta bontà d’animo.
Niente da dire sulla storia di Francesco e Serena, dolce come un gelato allo zabaione (il mio gusto preferito… slurp!). Francesco mi ricorda il Principe Azzurro, il genio della lampada, la fatina buona tutti insieme. È bello, buono, disponibile, altruista, forte, coraggioso… e sa anche cucinare (Cracco sia con te!). Lei è la piccola Cenerentola che soccombe ai soprusi dello stregone cattivo (Ranieri) fino a quando il suo ‘Salvatore’ non le ridarà speranza e felicità, anche con l’aiuto di una trentina di Principi Azzurri, tutti cuore e muscoli, delizia per gli occhi!
Serena incarna il detto ‘Aiutati che Dio ti aiuta’: tre lavori, una vita dedicata al lavoro per la realizzazione di un sogno, l’assenza di una vita privata sulla scia di un matrimonio fallito e poi arriva Francesco e realizza il suo desiderio più importante.. e non solo quello!
Ciò che mi ha colpito di più è stata l’idea della squadra, dell’unire le proprie forze per raggiungere una meta. Nello sport è fondamentale, ma nella vita? Anche nella vita,  peccato che siano in pochi a capirlo. Giocare da soli è sfiancante, è depressivo. Il compagno o i compagni di squadra invece assicurano forza di spirito e amicizia. E in mancanza di un altro essere umano non dimentichiamoci quanta compagnia possono fare tante ‘palle di pelo’, non importa se di razza o meticci, grandi o piccoli. Quello sì che è amore incondizionato!
Di certo tutti quei bei cagnolini fanno da ‘coro degli angeli’, un ulteriore collante in una storia dai tratti decisamente romantici, a volte appassionanti, a volte ‘cavernicoli’… ma è pur sempre amore, no?
‘…e vissero per sempre felici e contenti!’

                                                                               Voto:

                                                                         Sensualità:
                  


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