giovedì 28 aprile 2016

Recensione: "CAPELLI BIONDI, OCCHI AZZURRI" di Karin Slaughter.







Genere: Thriller
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 64
Prezzo: € 0,99
Uscita:  1 Marzo 2016








Sinossi:

"Capelli biondi, occhi azzurri…" Julia Carroll non riesce a togliersi dalla testa queste parole inquietanti. Una diciannovenne bella, intelligente e piena di talento dovrebbe essere allegra e spensierata. Invece lei ha paura. Di recente, in città, sono scomparse due ragazze. Entrambe sono bionde con gli occhi azzurri. Proprio come lei. Entrambe sembrano svanite nel nulla. E se la prossima fosse lei? 
Ai vertici delle classifiche internazionali con oltre 35 milioni di copie vendute in tutto il mondo, Karin Slaughter è stata definita da Michael Connelly "un'autrice senza rivali nel panorama thriller contemporaneo". Scoprite perché leggendo Capelli biondi, occhi azzurri, l’avvincente prequel di Quelle belle ragazze, in libreria e negli store digitali dal 31 marzo.








Questo romanzo breve è il prequel del thriller Quelle belle ragazze e, oltre a farci conoscere i protagonisti che ritroveremo nel seguito, ci aiuta a far luce sui temi scottanti e altrettanto ignorati come la violenza sulle donne e lo stupro. 

...non aveva sostenuto che lo stupro fosse peggiore dell'AIDS, ma che era terribile di per sé, senza bisogno di paragoni, e che nessuno voleva scriverne... Come poteva una donna parlare di un'esperienza così terrificante se non le era nemmeno permesso di chiamarla con il suo vero nome? Ecco qual era la storia. Un crimine senza nome. Vittime senza nome. 

Protagonista è Julia Carroll, studentessa universitaria di 19 anni, che, oltre ad essere una bella ragazza, è molto brillante e impegnata nel sociale. La vicenda è ambientata nell’arco di una giornata: il 4 aprile del 1991 e vede la giovane protagonista impegnata nel volontariato presso un rifugio per senzatetto e , allo stesso modo, nel giornale della scuola, dove si trova coinvolta in un’indagine su vari casi di ragazze scomparse e altre vittime di stupri passati sotto silenzio.

«Ogni anno succede qualcosa di orribile ad almeno centomila donne americane, e sembra che non interessi a nessuno» rispose di getto...
«Sui giornali, quando un evento negativo colpisce soprattutto gli uomini, diventa una questione di Stato. Ma quando colpisce le donne...» 
«Ah, ma per favore» mugolò Greg. «Perché bisogna sempre ridurre tutto a quanto sono stronzi gli uomini?» «Non è...»
«Abbiamo capito» ribatté Greg, «sei una femminista.» 

Ma è anche una giovane donna alle prese con i sogni e le speranze tipiche della sua età. Singolari e divertenti sono le descrizioni dei battibecchi con le sorelle più piccole, Peppere Sweetpea, che ritroveremo nel sequel, oltre a quelle riguardanti il rapporto con gli amati genitori, il papà veterinario e la mamma Helen.
La scrittura della Slaughter è coinvolgente e ci lascia con il desiderio di leggere il continuo di questa avvincente e agghiacciante storia. Bello.









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