sabato 15 ottobre 2016

Recensione: "L'ANELLO DI BEATRICE - PARTE PRIMA" di Cipolla Chiara.







Genere: Romance contemporaneo
Editore: Self Publishing
Pagine: 367
Prezzo: € 0,99 (ebook)
Uscita: 30 maggio2016







Sinossi:

Emma, ventisette anni, supplente di matematica, delusa dagli uomini, accetta a malincuore l’ennesimo appuntamento al buio organizzato dagli amici.È così che conosce l’affascinante ed eclettico Edward, professore di Storia Antica all’Università di Oxford, in Italia per lavoro. Non potrebbero essere più diversi: lei sogna il grande amore, quello che legge nei romanzi rosa; lui cerca solo avventure occasionali. Lei è carina, solare e sempre disponibile ad aiutare tutti. Lui è bellissimo, schivo e spesso allergico alle relazioni umane. Eppure l’attrazione che li lega è talmente forte, che li coinvolge fin dal primo incontro, e la passione li travolgerà come un treno in corsa.Ma quando tutto sembra ormai scritto, le ferite e i legami del passato di Edward si insinuano tra lui ed Emma e rischiano di spezzare quel rapporto unico che hanno creato insieme.




L’anello di Beatrice” è il romanzo d’esordio di una giovane autrice bolognese, Chiara Cipolla. Strutturalmente è suddiviso in due parti, la prima ambientata in Italia nella città dove vive la protagonista Emma, la bella Bologna, mentre la seconda parte è ambientata nella verde Inghilterra, paese d’origine dell’intrigante Edward. Oltre che nell’ambientazione le due parti sono nettamente divise come atmosfere, come stati d’animo, addirittura come tratti caratteriali dei protagonisti, o meglio del protagonista maschile.
Emma, è una giovane donna onesta, determinata a non farsi abbattere dalle avversità della vita: infatti, ha perso entrambi i genitori, la mamma in giovanissima età, ma questo non le ha impedito di crearsi una sua indipendenza, senza mai piangersi addosso si è rimboccata le maniche e si è gettata anima e corpo nel lavoro, aimé precario, come supplente di matematica, la sua passione. Si è creata un giro di amicizie sincere che l’hanno sostenuta e l’unico suo rammarico è la sua sfortuna nei rapporti con l’altro sesso. Emma è una persona concreta, con i piedi ben piantati per terra, fino a quando il suo sguardo si perde nell’azzurro degli occhi di Edward, il bello e intrigante inglesino presentatole dagli amici; dopo questo fatidico incontro la ragazza è pronta a mollare gli ormeggi e a librarsi nei cieli azzurri dell’amore e dei sentimenti. Questa prima parte è scritta in maniera frizzante e possiede una certa leggerezza. Impossibile non innamorarsi di Edward e del suo irresistibile accento, difficile non immedesimarsi in Emma coi suoi problemi di autostima e le sue umane insicurezze. Da amante dell’arte ho apprezzato la descrizione dei percorsi turistici e dei paesaggi che hanno fatto da sfondo alla storia nascente tra due protagonisti. Nella seconda parte del libro si cambia decisamente registro, le atmosfere si fanno più cupe, il carattere di Edward più ombroso, e gli scheletri nell’armadio premono per uscire allo scoperto. Questa parte che si apre con una stupenda proposta di matrimonio, che mi ha colpito per la sua originalità e mi ha commosso, vede precipitare velocemente gli eventi fino all’epilogo finale, in un crescendo di tensione.
Emma si trova lontana da casa, lontana dagli amici più cari, eppure affronta ogni cambiamento con grande forza d’animo. È una donna combattiva che vuole affrontare i problemi faccia a faccia, senza compromessi o mezze misure. Ed purtroppo non riesce a stare al passo, oppresso dai segreti che affondano le radici nella sua infanzia. Anche le descrizioni della campagna inglese sembrano assecondare il cambio di tono del romanzo, e dai paesaggi idilliaci che ricordano le atmosfere dei romanzi della Austen si passa ad un’ambientazione cupa, fredda, inospitale.
L’autrice ha il merito di coinvolgere piano piano il lettore in una storia che parte quasi in sordina e aumenta man mano di intensità. Ho trovato ben scritte le descrizioni dei momenti erotici dei due amanti, senza mai essere troppo volgari, come pure la delicatezza nello sbocciare il sentimento tra i due.
Simpatiche le inflessioni dialettali che colorano soprattutto la prima parte del romanzo e molto belle pure le poesie che costellano il racconto.
Che altro dire? Bello e coinvolgente. Adesso non vedo l’ora di leggere il seguito!








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