giovedì 29 dicembre 2016

Recensione: "IL SILENZIO DEGLI ABISSI" di Michael Crichton





Genere: Thriller
Editore:  Garzanti
Pagine:  250
Prezzo: € 9,99 (ebook )   
Uscita: 14 Aprile 2016









Sinossi:

Sotto la superficie del mare, negli abissi che si spalancano al largo della barriera corallina giamaicana, il silenzio è assoluto. Accompagnato solo dal ritmico gorgogliare del respiratore subacqueo, James McGregor continua la sua discesa. Più giù, quasi completamente avvolto dalle tenebre e infestato dai barracuda, si staglia il profilo scuro e incombente del timone di uno yacht. È il Grave Descend, quaranta metri di eccellenza armatoriale, inabissatosi in circostanze misteriose qualche giorno prima. La missione per cui James, un passato nelle forze armate e un presente da cacciatore di tesori, è stato ingaggiato è in apparenza molto semplice: ispezionare il relitto per conto della compagnia assicurativa e indagare le possibili cause del naufragio. Manca più di una tessera per completare il mosaico: l’affondamento è stato denunciato alle autorità solo ventiquattr’ore dopo l’accaduto e nessuno degli uomini a bordo, sei membri dell’equipaggio e un solo passeggero tutti prontamente messi in salvo, racconta la stessa versione dei fatti. La traccia più concreta per risalire alla verità sembra passare proprio per quell’unico passeggero, l’affascinante e misteriosa Monica Grant. E mentre dalle profondità del mare riaffiora un tesoro dal valore inestimabile, James si trova ben presto a lottare per la sua stessa vita, oltre che per svelare un segreto che affonda le sue radici nel passato, nei torbidi giorni dell’armistizio italiano durante la seconda guerra mondiale. Il silenzio degli abissi è uno dei romanzi, inediti in Italia, che Michael Crichton scrisse sotto pseudonimo mentre studiava Medicina all’università di Harvard. Anni dopo, ha deciso di ridare vita a quelle storie e di ripubblicarle, con enorme successo. L’ambientazione mozzafiato, l’irresistibile fascino da classico mystery che gli ha fruttato una nomination agli Edgar Awards, oltre che la possibilità di scoprire un Crichton finora sconosciuto, fanno di Il silenzio degli abissi un vera e propria lettura obbligata per gli appassionati del genere.






Nonostante la morte dell’autore, continuano a uscire postumi in Italia diversi suoi titoli mai tradotti. Qui ci troviamo di fronte a un suo romanzo del 1970, riveduto e ristampato dall’autore negli USA nel 2006 pochi anni prima della morte. Tra il 1966 e il 1972 Crichton pubblicò diversi romanzi con pseudonimi diversi e questo uscì sotto il nome di John Lange.
Il romanzo è ambientato nell’esotica Giamaica, a Ocho Rios, vicino a Kingston ma il protagonista è uno scozzese, James McGregor, ex militare e sub professionista che da tempo risiede sull’isola.
Quando McGregor si reca all’Hotel Plantation per incontrare l’assicuratore Arthur Wayne, tutto quello che si aspetta è un semplice lavoro di recupero della lussuosa imbarcazione Grave Descend, ma da subito i conti non tornano. L’incidente non è stato denunciato alle autorità per salvaguardare la bellissima Monica Grant, amante segreta del fratello di Wayne e proprietario della barca, Robert, che non vuole perdere le finanze della moglie a causa di uno scandalo che porterebbe al divorzio. Non solo le versioni della ragazza e del capitano del natante Loomis non quadrano ma la barca stessa, come presto James scoprirà, non è affondata e finirà in fondo al mare solo a causa di una carica di esplosivi radiocomandata proprio davanti agli occhi del sub. McGregor, a discapito delle apparenze, è dotato di un cervello fine e di un buon fiuto, che associato a un alto grado di incoscienza, lo porteranno a lasciarsi invischiare sempre più in una vicenda che sembra costruita apposta per trascinarlo a fondo, in cui non è altro che una pedina pronta a finire in trappola.
Il sommozzatore si troverà a inseguire niente meno che un tesoro nascosto dai nazisti in Italia poco prima della liberazione del paese e su cui anche la Mafia vuole mettere le mani, il tutto muovendosi tra personaggi ambigui. Assieme ai suoi collaboratori, Sylvie, ex Miss Martinica ora abitante sull’isola e Yeoman, colosso giamaicano addestrato come su da McGregor, James dovrà dipanare una massa che si fa sempre più intricata. Non solo rischierà di finire in prigione, in un copione dove tutto è costruito per incastrarlo e in un gioco in cui nessuno è chi sembra e distinguere gli amici dai nemici può rivelarsi difficile, ma dovrà vedersela anche con squali, coccodrilli e felini.
Alla fine il sommozzatore avrà la meglio ma non senza qualche amarezza e qualche brandello di pelle in meno attaccata alle ossa.
Anche in questo romanzo Crichton si dimostra maestro nel descrivere le ambientazioni esotiche e nel concepire un gioco di specchi davvero intricato per la trama, ma l’acerbità di questa opera si coglie nella gestione dell’azione e della suspence che non sempre è all’altezza dei suoi lavori più maturi e famosi. Resta comunque un ottimo romanzo che si legge tutto d’un fiato e tiene il lettore letteralmente incollato alla pagina per la sfida continua che Mc Gregor deve affrontare. Sicuramente da non perdere.








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