giovedì 9 marzo 2017

Recensione in Anteprima: "POLVERE SUI RICORDI" di Giorgia Golfetto.





Genere: Narrativa
Editore: Self Publishing
Pagine: 
Prezzo: € 0,99 ebook
Uscita:  9 Marzo 2017









Angela è una psicologa e una moglie, una donna felice e piena di vita.
Una perdita, il dolore, l'insoddisfazione e un infido senso di inadeguatezza mettono in discussione la sua vita apparentemente perfetta.
Ed è per questo che Angela abbandona tutto per prestare volontariato in Siria, cercando di trovare un appagamento personale o, forse, solo di zittire i propri demoni.
Il lungo viaggio di questa coraggiosa e incosciente donna si rivelerà essere un cammino di introspezione personale, dove lontano e vicino, amore e amicizia si mischieranno confondendo i propri limiti.
Può la polvere che copre i ricordi scoprire i cuori e liberare le emozioni?
 

Polvere sui ricordi tratta di un argomento delicato e complesso: il volontariato in Siria, in questo caso per sostenere i bambini costretti a vivere (o meglio, sopravvivere) nello scenario di guerra. La protagonista, Angela, rappresenta ciò che accade all’animo quando si affronta un contesto così drammatico e problematico. È una situazione, infatti, che spinge a maturare e a temprarsi. Quindi, nel libro si intrecciano due temi: da un lato sono mostrati la guerra siriana e gli aiuti umanitari (per non dimenticare), dall’altro emerge la formazione della protagonista.
Angela è una psicologa infantile. Credo che abbia scelto questa professione per seguire la sua indole sensibile. Ma la sensibilità è “una lama a doppio taglio”, soprattutto se estrema. Per operare in questo ambito, e affini, ci vuole solidità interiore, ovvero è necessario un intenso lavoro su se stessi. Ad Angela è mancata questa prospettiva e quindi presenta debolezze irrisolte: scarsa autostima e irrazionalità, da cui deriva una sorta di egoismo.
Questo è un tratto tipico di una personalità acerba, in formazione. Una psicologa ormai matura come Angela dovrebbe, invece, avere un carattere adulto che la esorta a migliorarsi, ad esporsi e ad affrontare i problemi in un’ottica di consapevolezza, anche se non ha mai sostenuto un effettivo percorso interiore.
In generale, comunque, la sua evoluzione è coerente con il contesto e con le sue incertezze.
I personaggi secondari presentano una buona caratterizzazione. I volontari conquistano con la saggezza, il carisma e la tempra tenace, caratteristiche tipiche di chi vive e opera in condizioni estreme. Sono loro la bussola di cui ha bisogno Angela. Suo marito, invece, è la metà perfetta di lei. La lontananza dalla moglie insegnerà qualcosa anche a lui.
Per quanto riguarda lo stile, il testo è attraversato da una vena poetica che stona in parte con l’impianto narrativo. Ne deriva la sensazione che il romanzo non sia di narrativa, ma che come la poesia si avvalga di metafore eccessivamente ardite e contenuti espressi in modo un po’ contorto. Ho trovato, invece, molto interessante e di impatto la scelta di inserire poesie inedite all’inizio dei capitoli.
Il libro è molto introspettivo e il volontariato e la fatica psicologica sono accennati solo come espediente per parlare della maturazione della protagonista, la quale cresce soprattutto grazie al sostegno dei volontari piuttosto che con l’esperienza di volontariato.
Lo stile lirico e la descrizione fumosa della guerra non permettono di apprezzare pienamente l’evoluzione del personaggio principale. Di contro, la descrizione dei sentimenti è convincente, commovente e di facile immedesimazione.
Polvere sui ricordi è un buon romanzo di formazione nell’attualità, una spinta a riflettere sul volontariato e sulle scelleratezze della guerra, e per questo lo consiglio vivamente.
Una buona prova per un’esordiente che con maggiore studio e approfondimento potrebbe raggiungere ottimi livelli. A lei va il mio augurio di migliorare e proseguire su questa strada.

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