sabato 25 marzo 2017

Recensione: "REM" di Loreto M. Crisci.





Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Self Publishing
Pagine: 63
Prezzo:  Gratuito
Uscita: 16 ottobre 2016









Sinossi:

Lorenzo Torrisi. Uno scrittore di successo. Un imbroglione. Bloccato nella fase REM del sonno cerca un modo per tornare a “casa”. La sua, un’evasione da un sogno per tornare alla realtà oppure un’evasione dalla realtà per tornare in un sogno?



Di questo libro mi ha colpito il titolo. Sono una lettrice molto istintiva, come un lupo che cerca la sua preda, io cerco il romanzo che sappia scavare, donare e farmi sognare.

REM è un romanzo breve molto particolare.

Mi è piaciuto per il caos che genera, per la superficiale insensatezza della storia e per l’introspezione che scatena laddove non c’è un vero senso.

D’altronde, quale sogno ha davvero senso? Oppure nella fase REM del sonno non è concesso al pensiero inconscio di giocare?
Un dilemma che resterà vivo per la durata della lettura.
La sottile linea che separa il conscio dal buio della notte è qui molto confusa. Lorenzo si sveglia da un sogno eppure sembra anche tuffarcisi dentro.
È una storia che lascia libertà al lettore di trovare il nesso, il senso e la motivazione oppure, di non trovarla affatto. Nella prefazione è molto chiaro su come deve essere letto il libro e, a posteriori, devo dire che tutto è stato confermato.
Contiene molti spunti di riflessione e una schiettezza a tratti cinica, ma reale che lascia trasparire un po’ il carattere dell’autore. Autentico!
Si potrebbe paragonare ad un cristallo dalle mille sfaccettature, in cui ognuno può vederci riflessa la parte di realtà che riesce a scorgere e nessuno può affermare il contrario. La verità è sempre una (il cristallo), ma le varie sfaccettature ne arricchiscono o ne impoveriscono la forza.

Nel caso di REM l’autore scrive una storia e poi chiede al lettore di raccontargliela, così come l’ha percepita.

Io ho letto di un uomo, perso nel suo vivere un’esistenza misera, in cui solo la scrittura gli dona luce e forse serenità.

Un esperimento davvero innovativo e alternativo che potrebbe non piacere a molti, ma io l’ho trovato molto intimo e personale. Devo anche precisare che sono un’amante delle storie alternative, delle prove, delle verità celate tra le righe e, con me, l’autore è capitato bene perchè, a parte la necessità di un editing più approfondito, il romanzo mi è piaciuto nella sua particolarità. Il linguaggio pulito e diretto, le frasi brevi, anzi brevissime, e nessun reale approfondimento lasciano gli occhi di chi legge in superficie con la piena libertà di andare in profondità.

Sicuramente non è un libro per tutti, ma resta comunque accessibile a tutti!
Buona lettura a chi vorrà rischiare.








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