
Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Dreamspinner
PressSerie: Tigri e Diavoli #3
Pagine: 256
Uscita: 09 Maggio 2017
Traduttore: Ida Giannini
Sinossi:
Il giovane Micah Johnson è il primo
giocatore di football australiano dichiaratamente gay già all’inizio della
carriera. Per Declan Tyler, ex giocatore professionista, fargli da mentore è un
compito difficile: il ragazzo, infatti, compie una scelta sbagliata dopo
l’altra, cacciandosi continuamente nei guai. Niente, comunque, che Dec non sia
in grado di affrontare, visto che lui stesso ci è passato, e lo ha superato,
più spesso di quanto gli piaccia ammettere. Inoltre, essere da anni il compagno
di Simon Murray lo ha abituato alle tribolazioni e agli ostacoli.
Come sempre, Simon pensa che tutto
stia andando per il verso giusto finché Coby, il suo assistente, non gli
confessa un segreto che coinvolge la sua vecchia nemesi. I problemi di Simon e
Dec si intrecciano e, per risolverli, i due devono intraprendere un lungo
viaggio durante il quale affronteranno questioni, riceveranno delle scuse, e
andranno a recuperare un ragazzo in fuga per riportarlo sano e salvo ai
genitori preoccupati.
La
serie "Tigri e
diavoli" è al momento così composta:
1 – Tigri e diavoli2 – Tigerland, il ritorno
3 – TIGRI IN FUGA
Come
si fa a lasciare andare Simon e Declan? Non si può e finalmente è
uscito il terzo capitolo della loro storia! Quanto li adoro, ma
soprattutto quanto adoro quel logorroico, pazzoide, schizzato Simon e
le sue paturnie. Come faccia Dec a sopportarlo, ancora non l'ho
capito, ma insieme sono perfetti!
Superate
le difficoltà dovute alla convivenza, alle fughe di Dec – ogni
tanto il ragazzo scappa, e lo fa ancora! –, ai tiri mancini degli
ex, agli attacchi della stampa scandalistica, non sembrava ci fosse
più nulla che potesse dare fastidio alla coppia felice, ma si sa che
la tranquillità dura un attimo... I problemi stavolta giungono da
due direzioni: da Dec, o meglio da uno dei suoi “protetti”, e
dall’ufficio di Simon, perché il fidato Coby sembra che abbia un
rapporto intimo con il peggior nemico di Simon. Ebbene sì, la nemesi
di Simon torna all'attacco!
I
protagonisti danno vita a siparietti dolcissimi e divertenti, perché
Simon è anche auto ironico:
“Devi
ingoiare il rospo e conviverci.” “Grazie.” Non era per niente
brutale. “Se ti consola, anche Jasper deve ingoiarlo.”
Rabbrividii. “Ti prego, non nominare Jasper e ingoiare nella stessa
frase. Altro che rospo che deve ingoiare.” “Anche questa frase
suona molto male,” obiettò Dec. “Va bene, non parliamo più di
Jasper e di chi ingoia cosa.” “Hai un sacco di regole quando si
tratta di avere a che fare con la gente.” “È il solo modo per
sopravvivere.”
Ancora
meglio qui:
“Non
lasciarmi da solo con lui. Non darmi l’occasione di mandare tutto a
puttane.” Fui immediatamente
stritolato in un abbraccio da orso. “Ti amo, Simon Murray.”
“Grazie per non volere che uccida qualcuno,” sussurrai. “Basta
che tu cerchi di fare del tuo meglio.”
Amo
questa serie perché Dec e Simon sono due persone come noi.
Rappresentano il bello e il brutto di ogni storia d'amore, fatta di
litigi e di riappacificazioni. È questa normalità che rende
adorabili i protagonisti, con i loro difetti e pregi:
“...Non
possiamo diventare come una di quelle coppie che mantengono
un minimo di civiltà ed educazione solo se sono costrette a
ricordarselo,” dissi, il suo naso ora premuto contro il mio. “Credo
sia l’ultima delle tue preoccupazioni.” “Buongiorno,”
ripetei, e lo baciai. Casa di solito è un luogo, ma per me Dec era
la mia casa. Era lui che mi faceva sentire al sicuro e amato, e il
passare del tempo non faceva scemare quel sentimento. Non importava
cosa succedesse.
Mi
hanno colpito la vena di follia e megalomania di Simon, la bellezza
interiore di Dec oltre che estetica, il modo di Dec di tenere Simon
con i piedi per terra, la capacità di Simon di scovare Dec quando si
isola per paura di fallire. Ci sono poi le famiglie che li sostengono
sempre, e quei due pazzi di Roger e Fran alle prese con i gemelli che
Simon non sa come gestire.
Quando
si legge per evasione e ci si imbatte in una serie come questa si
rimane quasi stupiti e senza parole per come la normalità descritta
sia tanto affascinante. Simon e Dec non sono i fusti tipici usati nei
romance, non sono i protagonisti classici delle fantasie delle
lettrici. Certo, Dec è comunque un gran bel pezzo di figliolo,
mentre Simon è un uomo normale e semplice.
Se
siete abituati a leggere storie condite da tanto sesso esplicito, non
lo troverete, perché non è necessario, come ho già esposto nella
recensione del libro precedente. Per me Simon e Dec sono come vecchi
amici, due persone “vere” a cui sono affezionata. Anzi,
permettetemi di esagerare: Simon e Dec sono i “Sandra e Raimondo”
versione australiana e gay:
“Odio
litigare con te. Diventa… soffocante. E non riesco a respirare. E
devo fare qualcosa e lasciare che passi un po’ di tempo prima di
affrontarlo.” “Com’è che
lo fai solo con me? Sei bravo ad affrontare le stronzate di tutti gli
altri.” “Hai davvero bisogno che te lo spieghi?” Annuii.
“Perché tu sei la cosa che amo di più al mondo, stupido. Vengono
coinvolte emozioni completamente diverse.” “Direi che è
piuttosto romantico.” “Sono lieto che lo pensi.” Mi accoccolai
a lui. “Dec?” “Sì?” “Non smetteremo mai di essere stupidi
l’uno con l’altro, vero?” “Probabilmente no.” “Bene. Sto
solo controllando.”
Li
adoro!
So che c'è uno
spin off di questa serie con protagonista Micah, che conosciamo
proprio in questo libro, ma da come si conclude il romanzo mi piace
sperare che l'autore scriva ancora qualcosa su loro. Io, come al
solito, sarò pronta a leggerlo!
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