giovedì 18 maggio 2017

Recensione: "LA RAGAZZA DEL PASSATO" di Amy Gentry.



Credi di conoscere tua figlia.
Ma forse ti sbagli.

Traduttore: Sacchini L.
Genere: Thriller
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Pagine: 240
Prezzo: € 16,90 (cartaceo)
Uscita: 15 giugno 2017









Sinossi:

È una splendida serata estiva in un quartiere di Houston. E a casa Whitaker tutto è tranquillo. Finché qualcuno non bussa alla porta. Sulla soglia compare una ragazza con grandi occhi blu e lunghi capelli biondi. È a piedi nudi. Ha il viso pallido, segnato dalla stanchezza. Ad Anna, però, quel viso è familiare. Non appena allunga le braccia per sorreggerla, ne è certa: è sua figlia Julie, scomparsa otto anni prima. Quella figlia che non vedeva l’ora di riabbracciare è finalmente tornata a casa sana e salva.
Ma i dubbi non tardano ad arrivare e ben presto si fanno sempre più insistenti. Anna vorrebbe ignorarli. E invece l’accompagnano ovunque. Con quale coraggio osa solo pensare che quella ragazza spaventata non sia veramente sua figlia? Da madre attenta e premurosa, non può permettere che la minima incertezza faccia vacillare il suo cuore. Eppure c’è qualcosa di diverso in Julie. Piccoli dettagli e comportamenti che non le ricordano sua figlia. E allora Anna non può fare a meno di chiedersi se sia la verità quella che la ragazza racconta o sia tutta una montatura. Di domandarsi come mai salti le sedute dal terapista. O cosa c’entri in tutta questa storia il ritrovamento del corpo di una giovane in una casa dall’altra parte della città.
Quando un investigatore privato la contatta dicendole di aver scoperto qualcosa, Anna non sa più cosa fare. E se Julie si stesse solo prendendo gioco di lei? Se non fosse veramente sua figlia? Anna non tarderà a scoprire che l’impossibile a volte è possibile. Perché non tutto è come sembra...

La ragazza del passato è un esordio letterario potente. Appena uscito è stato salutato dalla stampa estera come il thriller dell’anno e Amy Gentry si è imposta come una delle voci più fresche del panorama letterario contemporaneo. Il successo immediato ne ha fatto un bestseller e ha innescato un passaparola senza precedenti. Un romanzo ad alta tensione, ipnotico e coinvolgente. Una storia di legami familiari perduti e ritrovati e di segreti inconfessabili capaci di far crollare persino le certezze di una madre.



Se siete alla ricerca di un thriller che vi rapisca completamente, vi consiglio quest’ultimo romanzo di Amy Gentry. A tratti complesso (tanto che occorre una lettura attenta), presenta una trama al cardiopalma, in cui nulla è come sembra.
La storia ha inizio nella camera di due sorelle, coinvolte all’improvviso in un tragico evento che sconvolgerà le loro esistenze e la vita della loro madre. Infatti Julie viene rapita da uno sconosciuto, e la sorella Jane non può aiutarla. Ha così inizio un percorso sofferto per la madre, che cercherà in ogni modo di trovare un corpo da seppellire. Ma tempo dopo, in una serata estiva, alla porta della famiglia Whitaker bussa una ragazza misteriosa, che sembra essere la figlia maggiore rapita. Per la madre è un’esplosione di amore immediato. Tuttavia con il trascorrere del tempo alla gioia iniziale subentrano i dubbi. Infatti la ragazza appare più vecchia rispetto ai ventuno anni, e cela un segreto oscuro, fatto di abusi sessuali e pesanti traumi mentali. Il lettore viene a questo punto proiettato in un mondo oscuro, fatto di ragazze vendute al miglior offerente e di violenza protratta nel tempo.
La trama di questo romanzo tocca temi dal forte impatto psicologico, arrivando persino a trattare di un piano di resa totale a Dio. Infatti secondo l’idea malsana del rapitore, le sue vittime dovrebbero consegnarsi infine alla sorgente di luce (non voglio svelarvi oltre).
“ Non saremo gigli, non saremo niente. Saremo il nulla assoluto”.
Dunque la ragazza comparsa all’improvviso a casa dei Whitaker, è davvero Julie? Il suo è stato un rapimento o una fuga volontaria? Julie ha scelto, o è stata scelta.
“Credi di conoscere tua figlia. Ma forse ti sbagli”.
Un thriller di grande effetto, forse non per tutti, ma che merita, perché insegna che, nonostante tutto, il male non si dimentica!





Nessun commento:

Posta un commento