Si dice che ogni fine sancisca un nuovo inizio.
Mi chiamo Patricia Bale e mi sono persa.
Quando mi hanno licenziata, ho deciso di concedermi una vacanza a Siracusa e ho raggiunto i miei
zii, ma non avevo fatto i conti con il destino che spesso si diverte a rimescolare le carte.
Sono stata sopraffatta dalle lucenti fiamme dell’inferno, che prima ammaliano e poi distruggono.
Ho seguito il mio istinto e mi sono concessa una passione travolgente.
Ero una donna sicura.
Ero una donna coraggiosa.
Ero una donna intraprendente.
Ora sono solo una donna che ama talmente tanto la vita da restarne aggrappata a tutti i costi.
Mai dire mai.
Questo è un detto che si dovrebbe sempre
tenere a mente nella vita, perché essa sa come mettere alla prova
anche il più stoico degli eroi e, nel nostro caso, una protagonista
molto forte e determinata, solare e schietta che sembra sapere cosa
vuole e, soprattutto, come ottenerlo.
Patricia non è una di quelle ragazze
pronte a scendere a patti con la vita, non si piega al volere delle
persone, ma sa seguire il suo cuore e far fede ai suoi valori.
Il problema, anzi, i problemi si
presenteranno quando rincontrerà il suo amico Andrea e conoscerà
Luigi.
Fuggire o cedere? Seguire davvero il
cuore o lasciare che due occhi azzurri scaccino dalla mente e dal
corpo un'idea all'apparenza malsana?
Andrea è un amico, il migliore in
assoluto e non può diventare qualcosa di più. Sarebbe sbagliato. E allora Patricia tenta di arginare le proprie
emozioni e, allo stesso tempo, bloccare le illusioni di lui.
Luigi, invece, è passionale, autoritario
e sexy da morire. Sembra quasi che tra loro due ci sia una speciale
forza attrattiva che impedisce a Patricia di mantenere il pieno
controllo della situazione.
Controllo di cui lui, lentamente, prende
le redini.
Ed è qui che la Bizet è stata davvero
brava: ha tessuto l'intricata rete dei comportamenti di lui in modo
tale da celarne la natura e portare la protagonista a
caderci dentro un po' alla volta e senza una reale consapevolezza del
cambiamento.
Il lettore lo nota quando ormai è già
divenuto abitudine, quando anche lei, la nostra eroina, se ne
accorgerà. E sarà, forse, troppo tardi.
Sullo sfondo di una Sicilia
magnificamente descritta si intrecceranno le storie di tre ragazzi
che, attraverso le loro scelte, troveranno la loro strada. E chi ha saputo raggirare con l'inganno perirà nel suo stesso tormento,
schiacciato dalla follia che lo ha animato e dilaniato.
La mia peggior rivalsa
è un romanzo che si fa portavoce di un messaggio molto forte, quasi
di denuncia, mostrando senza mai scendere troppo nel dettaglio della
psicologia dei personaggi e lasciando al lettore il compito di
comprendere e svelare l'errore di comportamento.
Una storia che ha il sapore di una
quotidianità nella quale diviene semplice immedesimarsi e inciampare
lì dove Patricia è caduta, ma che lascia aperta la porta della
speranza grazie alla forza scaturita da un amore che ha radici
profonde e che si alimenta di rispetto. Quel rispetto che deve essere
messo al primo posto in ogni rapporto, e che mai nessuno dovrà
calpestare.
Un buon esordio che, nonostante alcune
imprecisioni di forma, rivela l'innegabile talento dell'autrice.
