giovedì 15 febbraio 2018

Recensione: "EL DIABLO" di M. Robinson.



Genere: Dark Mafia Romance
Editore: Quixote Edizioni
Serie: The Devil #1
Pagine: 538
Prezzo: 4,99 (E-book)
Uscita: 14 Febbraio 2018
Traduttore: Vanilla Harem’s Books

         






Sinossi:   

Ero spietato.
Ero temuto.
Avevo sacrificato me stesso.
Lei.
Ogni cosa…
Vivere in un mondo in cui valgo più da morto che da vivo è stata una mia scelta. Sono un uomo terribile, e non ho mai aspirato a essere nulla di diverso. Ho fatto cose di cui non sono fiero. Ho visto cose che non dovrebbero essere viste. Ho causato dolore a cui non posso rimediare.
È sempre stata una mia scelta.
Ogni decisione.
Ogni ordine.
Che fosse giusto o sbagliato, non aveva importanza.
Fino a lei. Era sotto la mia protezione, finché non è diventata la mia ossessione. Ma chi l’avrebbe salvata…
Da. Me. Stesso. Io, il diavolo. Il fato ci ha fatto incontrare. Il destino ci ha distrutti.







Il male è come un buco nero che inghiotte qualsiasi cosa gli sia vicino per farla sparire per sempre.
Il male ha inghiottito l’anima di Alejandro Martinez ed essa si è smarrita per sempre. Forse.
Un ragazzino, un figlio, un fratello, un mafioso.
Alejandro è tutto questo e molto di più. Cresce conoscendo già il suo destino, annusando l’oscurità che il suo stesso padre emana, assaggiando l’assenza di pietà che la vita gli presenta davanti agli occhi a ogni occasione, bevendo dallo stesso calice avvelenato che suo padre sorseggia ogni giorno.
Il destino di un uomo che ha già gettato via la sua vita, ma prima, com’è solito giocare il destino, vedrà il bello, amerà il buono e abbraccerà la felicità. Senza sapere che per uno come lui è tutto effimero, labile. Impossibile.
Non ci sarà mai pace per El Diablo, mai un attimo di tregua, mai un secondo di improvvisazione, mai un istante di riposo. Ha stretto un patto con la morte e tutto ciò che tocca con il cuore è destinato a perire, e così ha preso quel muscolo pregno di vita gettandolo via, strappandoselo dal petto con le stesse mani che hanno ucciso senza pietà e che continueranno a farlo per il solo piacere del potere, del controllo, dell’invincibilità.
Il problema è che nessuno è invincibile. Né per Dio né per il diavolo.
E il cuore, il cuore non lo puoi far sparire del tutto a meno che non ti spari un colpo al petto e metti fine a tutto ciò che conosci. Metti la parola fine per davvero, senza corazze, senza menzogne e senza raggiri.
Quando Lexi, per uno strano scherzo del destino, irrompe nella sua algida vita, Alejandro si troverà a dover affrontare demoni che pensava di aver sepolto sotto i cumuli di una coscienza dormiente.
Lotterà in modo subdolo ed egoistico, distruggerà e ucciderà la sua stessa incapacità di rinunciare a quel bello che non dovrebbe essere concesso a quelli come lui.
Lotterà in nome di un amore che di certo non merita, che di certo sa di non poter nemmeno sperare di provare o di… ricevere.
E lei, Lexi, bellissima ballerina dal passato sofferto e dal presente incerto è quanto di più puro possa avvicinarsi all’anima dannata di un uomo dimenticato da Dio. Lei è l’unica persona che la vita non è riuscita a macchiare, l’unico sorriso sincero, l’ultima persona che avrebbe voluto accanto e la prima che gli sia entrata dentro dopo… beh, dopo la felicità perduta.
Due anime sole, legate da un filo sottile e resistente e destinate ad annientarsi se… se non ad amarsi.
Una scrittura fluida e incalzante, un perfetto equilibrio tra dialoghi e parte narrata. Meravigliosa la caratterizzazione dei personaggi che li rende vivi anche e soprattutto nei discorsi diretti, e che mostra senza mettere in mostra (il famoso show don’t tell).
Un po’ di cedimento nella parte prettamente romance del romanzo, ma ben compensata dalle altre, più corpose e dinamiche.
Ottima la traduzione, che ha saputo veicolare bene i giochi di parole della lingua d’origine.
Un romanzo duro, spietato e crudele come lo è la vita di un mafioso ai livelli di Alejandro Martinez.




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