
Genere: Thriller
Editore: MondadoriPagine: 144
Prezzo: € 12,39 (ebook)
Uscita: 03 ottobre 2017
Sinossi:
Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia
religiosa a Harvard, è stato invitato all'avveniristico museo Guggenheim di
Bilbao per assistere a un evento unico: la rivelazione che cambierà per sempre
la storia dell'umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai
come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto
inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne
miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive
invenzioni high-tech, le audaci previsioni e l'ateismo corrosivo. Kirsch, che è
stato uno dei primi studenti di Langdon e ha con lui un'amicizia ormai
ventennale, sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due
fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo?
Mentre Langdon e centinaia di altri ospiti sono
ipnotizzati dall'eclatante e spregiudicata presentazione del futurologo,
all'improvviso la serata sfocia nel caos. La preziosa scoperta di Kirsch, prima
ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre. Scosso e
incalzato da una minaccia incombente, Langdon è costretto a un disperato
tentativo di fuga da Bilbao con Ambra Vidal, l'affascinante direttrice del
museo che ha collaborato con Kirsch alla preparazione del provocatorio evento.
In gioco non ci sono solo le loro vite, ma anche l'inestimabile patrimonio di
conoscenza a cui il futurologo ha dedicato tutte le sue energie, ora sull'orlo
di un oblio irreversibile.
Percorrendo i corridoi più oscuri della storia e della
religione, tra forze occulte, crimini mai sepolti e fanatismi incontrollabili,
Langdon e Vidal devono sfuggire a un nemico letale il cui onnisciente potere
pare emanare dal Palazzo reale di Spagna, e che non si fermerà davanti a nulla
pur di ridurre al silenzio Edmond Kirsch. In una corsa mozzafiato contro il
tempo, i due protagonisti decifrano gli indizi che li porteranno faccia a
faccia con la scioccante scoperta di Kirsch… e con la sconvolgente verità che
da sempre ci sfugge.
Dan Brown
ha ambientato la nuova, emozionante avventura del suo personaggio di maggior
successo, Robert Langdon, nelle suggestive cornici di Bilbao, Barcellona e
Madrid, fra capolavori dell'arte, edifici storici, testi classici e simboli
enigmatici. Brillante riflessione sull'eterno conflitto tra scienza e fede e
sulle sfide che le nuove tecnologie e l'intelligenza artificiale ci pongono
quotidianamente, Origin è un romanzo ricco di spunti colti e di invenzioni
narrative, in cui passato e futuro si incontrano in una contemporaneità
sorprendente.
In
libreria torna Dan Brown con il suo personaggio più illustre: Robert
Langdon, stimato docente universitario e simbolista. Con Robert
Langdon tornano certe tematiche che ormai siamo abituati ad associare
alle sue avventure: simboli ambigui, sette pericolose, indovinelli e
verità da scoprire, una co-protagonista affascinante e decisa,
violenza e inseguimenti, interpretazioni artistiche, scientifiche e
religiose.
Il
titolo e la cover di Origin
sono emblematici: questa volta sotto i riflettori ci sarebbe una
scoperta scientifica sull’origine e sul futuro della vita, che
rivoluzionerebbe le idee. Il condizionale è d’obbligo: ricordo che
si tratta di romanzi e quindi, anche se i presupposti sono
interessanti, questa scoperta non è da intendere come verità.
Rimane comunque la sensazione che pensare al futuro come proposto dal
libro è inquietante… anche se verosimile. La tecnologia è
protagonista: dalla potenza del Web, a computer sofisticati e
macchinari potenti.
Lo
scenario è suggestivo: la Spagna. “Suggestivo” non solo perché
l’autore sceglie alcuni luoghi simbolo straordinari, ma anche
perché fa riferimento, in modo romanzato e marcato, al conflitto
interno tra le tradizioni sociali (come la monarchia e il
cattolicesimo) e la tensione verso il progresso contemporaneo. Questo
contrasto è ben delineato. Sono presentati anche il conflitto
religioso, con il riferimento alla Chiesa Palmariana, e l’annoso
scontro di opinioni tra la Scienza e la Religione.
Come
sempre, il romanzo è permeato dal simbolismo, da riferimenti
letterari, da riflessioni scientifiche e religiose stimolanti. Chi
adora l’Arte, come me, si appassionerà alle descrizioni accurate e
poetiche delle opere citate.
Questa
volta la donna che affianca Robert Langdon è la direttrice del museo
Guggenheim di Bilbao, nonché fidanzata del principe ereditario
Julian. Come molte altre comprimarie della serie, Ambra Vidal è
colta, risoluta e sensibile. Il personaggio di Julian è intenso:
nasconde un animo appassionato e ha timore del suo ruolo futuro
perché si deve confrontare con i cambiamenti sociali. Riuscirà a
emergere la sua determinazione e a conquistare completamente Ambra?
Peccato che le scene che lo riguardano siano poche. Altri personaggi
che mi hanno colpito sono il vescovo Valdespino, amico e confidente
del re, e Winston. Ho rivalutato il vescovo durante la lettura: cosa
nasconde oltre l’apparenza di uomo di Chiesa inflessibile e
conservatore? Ho adorato Winston per il suo aiuto prezioso, per la
lealtà e l’acume. Lo considero un co-protagonista a tutti gli
effetti. Alla fine ne sono rimasta spiazzata e turbata, pur
restandone affascinata… Non voglio spoilerare e quindi riferisco
solo questo: la natura di Winston riflette un probabile scenario
futuro prodigioso, efficace e affidabile per l’Uomo che, però,
impone attenzione sulle conseguenze morali ed etiche.
Tra
i personaggi principali non posso non citare Edmond Kirsch, artefice
della scoperta scientifica. Mi è piaciuto perché coniuga
eccentricità, desiderio di sapere e di sfidare le convenzioni,
spiccato ingegno, cultura atea e vasta.
Il
ritmo serrato propone una trama da thriller “in stile americano”,
in cui prevalgono colpi di scena sorprendenti e rocamboleschi. In una
notte accade di tutto e di più: inseguimenti spericolati,
rivelazioni inaspettate e sensazionalistiche, morti e violenza,
sentimenti. Lo stile fluido e naturale si adatta perfettamente al
contesto. La coralità, che segue numerose voci tra personaggi
principali e secondari, si segue con facilità. È stata pensata in
modo da aumentare il senso di ansia nel lettore e da spiegare le
vicissitudini. Sarebbe stato meglio sfoltire le digressioni su ogni
personaggio, ma la storia scorre rapida. Le spiegazioni artistiche,
scientifiche e religiose non appesantiscono la narrazione, come si
potrebbe pensare, e aiutano il lettore a immergersi nelle vicende.
Con
la serie thriller su Robert Langdon Dan Brown dimostra di saper
creare scenari sempre diversi, attingendo al repertorio di teorie e
complotti che permea la società. Le congetture che ne derivano
affascinano perché provocano scalpore (un esempio è Il
codice da Vinci).
Le storie si avvalgono di un’atmosfera adrenalinica che tiene
incollati alle pagine, fino al finale rivelatore, e sono disseminate
da dissertazioni filosofiche, letterarie, artistiche e scientifiche.
Completa il quadro un protagonista insolito per un thriller, che si è
rivelata una scelta riuscita e apprezzata. Insomma, Dan Brown ha
saputo confezionare una serie di successo che intrattiene e coinvolge
il pubblico, e che trova in Origin
un nuovo tassello appropriato.
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