mercoledì 4 aprile 2018

Recensione: “UNA PREGHIERA PRIMA DELL’ALBA” di Billy Moore



Genere: Narrativa
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo: € 5,99 (Ebook)
Uscita: 24 Maggio 2018













Sinossi:   
La storia vera di un uomo che lotta per sopravvivere nella prigione di Klong Prem
In contemporanea con il film
Che cosa può tirarti fuori dall’inferno?
Billy Moore era andato in Thailandia per sfuggire a un presente di tossicodipendenza e alcolismo. Ma, proprio mentre stava riuscendo a disintossicarsi, non resiste e prova la potentissima Yaba, detta anche la droga della pazzia, una metanfetamina dagli effetti devastanti.
La vita di Moore ritorna in breve quella di prima: in bilico tra dipendenza e criminalità, si guadagna da vivere con combattimenti di boxe illegali, fino a quando non viene arrestato e imprigionato a Klong Prem, un luogo in cui la vita non ha più alcun valore. Il giovane inglese si trova così a dover fronteggiare un ambiente ostile, in cui le uniche regole sono quelle senza pietà delle bande di carcerati thailandesi, dove la violenza è il solo linguaggio. Billy, allora, forte del suo passato di pugile, si mette di impegno per imparare la disciplina del Muay Thai, l’arte del combattimento thailandese. Dopo tre lunghi anni, la sua forza e determinazione, e un po’ di fortuna, gli varranno una seconda, insperata, possibilità.

La storia vera di un uomo che lotta per sopravvivere nella famigerata prigione di Klong Prem, una delle più terrificanti prigioni del mondo.
Un racconto crudo e autentico dove la vita umana vale meno di zero


Ci sono persone che finiscono all’inferno ma riescono a sopravvivere, diventando più forti di prima. Una di queste persone è Billy Moore. È un uomo dal passato difficile, dal carattere forte e fragile allo stesso tempo, dipendente dagli stupefacenti e con un padre violento. Finisce in una spirale di autodistruzione, che lo precipita nel buio di una vita senza senso. Se non fosse per la boxe, Billy non sarebbe vivo e non avrebbe potuto scrivere un libro. La boxe rappresenta l’unico modo di controllare le forti emozioni e di sfogare le frustrazioni.
Una preghiera prima dell’alba è la storia di questo incredibile uomo, che scende all’inferno, ma dall’inferno trae la forza per rinascere. Deve superare sacrifici, rischi mortali e la perdita di ogni speranza. Moore riesce a uscire dal circolo della dipendenza grazie all’aiuto di un amico, alla boxe e alla sua forza di volontà.
Il suo stato di benessere dura abbastanza da permettergli di racimolare sufficiente denaro per organizzare un viaggio-vacanza. Destinazione: Thailandia. Lì, in una terra totalmente diversa da quella di origine, trova la sua strada. Da abile boxeur impara l’arte del Muay Thai e diventa anche famoso, recitando al fianco di Silvester Stallone.
Tuttavia Moore non ha un equilibrio stabile: appena abbassa la guardia, il suo stoicismo si piega e torna la dipendenza, con risvolti devastanti. Da questo momento la sua discesa all’inferno accelera. La perdizione diverrà totale, finché… non verrà arrestato. Ma nel carcere thailandese l’essere umano perde il diritto alla vita: è un luogo orribile, dove i carcerati impazziscono, muoiono, si infettano, si uccidono e nessuno fa nulla. È una sorta di limbo infernale dimenticato da Dio.
Dopo anni di tormento, di droghe, di perdizione e di agonia, Moore vedrà una luce di speranza in quello che è ormai il buio della sua esistenza. La sua vita cambierà, la sua mente compirà il passo verso la salvezza.

È un viaggio incredibile quello narrato dalla penna di Billy Moore, talmente intenso e tormentato che sembra essere il frutto della fantasia. Il viaggio drammatico che affronta segna quest’uomo messo alla prova dalla vita, ma gli permetterà anche di capire il valore dell’esistenza umana, che ha bisogno sempre e comunque di rispetto.




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