venerdì 8 febbraio 2019

Blogtour: "YOUNG LOVERS SERIES" di Scarlett Reese.








Conoscete già la serie Young Lovers di Scarlett Reese? Oggi vogliamo ingolosirvi con alcuni estratti tratti dai primi tre romanzi!



Vicini… Anche troppo




Sono passati sedici giorni, otto ore e quindici minuti spaccati dall’ultima volta che ho visto Kevin.
Una quantità di tempo assurda se si considera che da quando siamo nati a dividerci c’è solo un maledetto muro.
Una quantità di tempo sufficiente a farmi sentire la mancanza di quegli occhi scuri su di me in una maniera insopportabile.
Credo che non abbiamo nemmeno mai passato tutto questo tempo lontani. Sì, non ci siamo parlati per settimane, e sì, abbiamo giurato di lasciarci perdere un sacco di volte, ma i nostri sguardi non hanno mai dovuto vagare così a lungo senza incontrarsi. Non ci siamo mai lasciati perdere per davvero. La scuola non ha più avuto senso senza di lui.
Niente lo ha.
Mi ero ripromessa di non pensarci più la mattina in cui mi sono svegliata e sono fuggita da casa di Darrell dopo essermi quasi commossa nel trovarlo addormentato ai miei piedi.
La sera prima, singhiozzando tra le sue braccia, avevo capito che non potevo lasciarlo entrare dentro di me, in nessun modo.
Che per quanto lo volessi, i ricordi mi avrebbero sempre impedito di fidarmi ancora di lui, ma poi, nel vederlo seduto a terra, l’ho immaginato addormentarsi guardando me.
È stata una sensazione così strana, che mi ha scaldato il cuore e mi ha fatto desiderare di rifugiarmi tra le sue braccia per sempre. Ma come ho detto, i ricordi non mi abbandoneranno mai e nemmeno la disperazione che ne è conseguita.
Quell’immagine dolce e commovente è stata spazzata via da quelle che il mio cervello ha costruito per farmi a pezzi.



QUI LA NOSTRA RECENSIONE!




Lontani… Mai abbastanza



Se chiudo gli occhi posso vedere la spirale di delusione e di dolore che tenta di risucchiarmi nei suoi abissi così lo stringo più forte, piantandogli le unghie nella carne e riapro gli occhi, cercando il suo volto per immergermi nel mare calmo che riempie i suoi.
Istintivamente i miei muscoli si rilassano un po’, cullati dalla dolcezza che emana il suo sguardo nella penombra del mio soggiorno.
Mi chiedo se sia in grado di vedere quante cose stia smuovendo dentro di me in questo istante, se abbia una vaga idea di quanto sia difficile per me lasciarmi andare in questo modo con qualcuno.
Di quante volte ho giurato a me stessa di non farlo più.
Ma non c’è niente da fare, con lui non sono in grado di tracciare confini. Lui li supera, inconsapevolmente.
Non riesco a rimanere ferma nelle mie convinzioni quando lui mi guarda come se non avesse mai visto niente di più straordinario.
Quando mi bacia come se non potesse farne a meno.
E quando mi perdo nel piacere mi rendo conto che lui forse nemmeno lo sa, ma stasera insieme a mia madre mi ha riportato a casa un pezzo di anima che temevo di aver perso per sempre.




QUI LA NOSTRA RECENSIONE!



Insieme…  Perfettamente sbagliati



«Cosa le hai fatto?» lo interroga torvo Colin, voltandosi verso di lui con la fronte aggrottata.
 Suo fratello alza le mani come se avesse una pistola puntata contro. «Niente. Lo giuro.»
«Cas?» Colin si volta verso di me, in attesa che io lo metta al corrente della situazione.
«A una festa l’ho scambiato per un barista e lui ha pensato che volessi offrirgli del denaro in cambio di favori sessuali» borbotto sentendo le guance scaldarsi per l’imbarazzo di quel ricordo.
«Ehi, guarda che non sei stata mica la prima,» afferma risentito «e di certo non sarai l’ultima» aggiunge cambiando espressione. Mi fa addirittura l’occhiolino. «E comunque lei mi ha preso a schiaffi.»
«Non sarò stata di certo la prima» ripeto le sue parole scimmiottando la sua voce.
«E di certo non sarai l’ultima» conclude Colin con una risata. «Ora capisci cosa intendevo con il peggiore? Micheal Chase, pecora nera indiscussa della famiglia»
Micheal, per nulla turbato dalle sue parole, mi fa un inchino, facendomi scuotere la testa mentre tento di reprimere un sorriso divertito.
«E lei invece è?» chiede a suo fratello osservandomi con attenzione.
«Cassidy Sullivan. Anche lei è di Fairhope.»
Per fortuna Colin non ha fatto la stessa cosa con me, perché se Micheal ha l’etichetta di pecora nera, per molto tempo a me ne hanno affibbiata una peggiore.
«Interessante» È il commento a mezza bocca di Micheal mentre mi scruta, facendomi sentire improvvisamente accaldata.
«Bene!» squittisco con fin troppa enfasi. «Vorrei poter dire che è stato un piacere!» esclamo cercando di apparire disinvolta, per poi fallire nel momento stesso in cui sposto lo sguardo fino a incontrare i suoi occhi.
«Non preoccuparti, un giorno potrai farlo.» Le sue parole mi colgono alla sprovvista mentre indietreggio e per poco non finisco dentro una pozzanghera.
La sua risata bassa e roca mi riecheggia nello stomaco quando mi volto di scatto, scappando con le guance in fiamme. 







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