domenica 8 maggio 2016

Recensione: "HURT" di Grazia Di Salvo.







Genere: M/M
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 269

Prezzo: € 5,99 (e-book)

Uscita: 11 Marzo 2016









Sinossi:

Joey Degl’Innocenti è un ventitreenne come tanti: canta in un locale e non ha altri interessi oltre alla musica. Dante Lupo è un ventiseienne riservato e schivo che, un giorno, si presenta alla porta di Joey con la richiesta di poter diventare coinquilini. Inizia così la loro convivenza discontinua, fatta di attrazioni non dichiarate e parole non dette. Dante resta colpito dalla gentilezza totalmente disinteressata di Joey e Joey dalla premura imbarazzata del coinquilino. E i due, ben presto, diventano dipendenti l’uno dall’altro. Ciò che non sanno, però, è che dietro di loro c’è un mostro pronto a distruggere tutto ciò che stanno cercando di creare, e che ha origini proprio nel passato di Dante.












Ultimamente amo molto le storie contemporanee,specialmente ambientate nella nostra bella Italia. 
Una delle città che amo di più del nostro bel paese è Firenze ed è proprio qui che è ambientato Hurt. 
Hurt è il titolo di una canzone di Christina Aguilera,cantante americana che adoro. La canzone in oggetto, pur essendo molto triste, è meravigliosa, una delle mie preferite, come pure il video in bianco e nero. Così per tutta la durata della lettura del libro questa canzone e le sue parole hanno risuonato nella mia testa. 
Tutto il romanzo parla di musica ed è come se essa fosse la seconda protagonista del libro, il sottofondo perfetto per una dolcissima storia d'amore tra due giovani uomini che si muovono tra le viuzze e le bellezze artistiche di Firenze e che si fermano spesso e volentieri ad ammirare l'Arno dai muretti perché il movimento dell'acqua riesce a calmare le loro anime.
Joey è poco più di un ventenne che vive da solo e si mantiene facendo il cantante in un club, Il Palo, ma non è una Drag Queen, è semplicemente un ragazzo con una voce meravigliosa. È dolce e timido, non molto alto e con un fisico longilineo, grazioso ma non effeminato. 
Complice la sua amica Zoe – che si è rifiutata di accogliere un potenziale inquilino perché troppo prestante e dallo sguardo e lingua birichina!- si ritrova un bellissimo ragazzo come coinquilino! Dante è un tipo misterioso, con occhi verde laguna che hanno rapito Joey dal primo istante e che sembrano dolci e duri allo stesso tempo; ha i capelli scuri e la pelle chiarissima. Con il suo sorriso triste e la misera valigia che contiene tutti i suoi pochi averi riesce a conquistare Joey al primo battito di ciglia. 
La convivenza non sarà facile, vista l'attrazione che aleggia tra i due ragazzi. 
Tutti e due hanno i loro scheletri nell'armadio, brutte esperienze che li hanno segnati e Dante,che sembra così sicuro di sé, è forse il più fragile tra i due, vista la sua naturale tendenza a scappare dalle persone a cui tiene e a non affezionarsi ad esse per paura di perderle. 
Joey riversa le sue paure nella musica, mentre Dante le esorcizza con le passeggiate per i vicoli di Firenze, in cui puntualmente si perde. 
Anche lui ha un legame con la musica. Infatti, suona meravigliosamente il pianoforte, un altro segno che i due ragazzi sono perfetti l'uno per l'altro. 
Lo stile utilizzato dall'autrice mi ha un po' spiazzato. Non ho fatto fatica a seguire la vicenda, ma un po' mi ha sorpreso. Per il novanta per cento del libro ha utilizzato la prima persona narrando la vicenda dal punto di vista di Joey; poi, ad un certo punto, è la voce di Dante che si fa sentire, come se non potesse fare a meno di rivelare al lettore delle informazione in più sul suo passato,la sua tristezza e la sua visione di Joey, il ragazzo che lo sta aiutando a rinascere. 
Ci sono molte cose del passato e presente di Dante sulle quali non vuole si facciano domante,risultando antipatico , un’antitesi di Joey che è un libro aperto. Qui però emerge tutta la sua fragilità e sofferenza: 

Partivo svantaggiato: dopo una vita passata a scappare, senza render conto a nessuno e senza fidarmi, senza avere rapporti civili d’amicizia o amore, Joey rappresentava la prima, vera, boccata d’aria. Era un animale raro e bellissimo, una creatura di cui avevo paura. Era capace di distruggere ogni mia convinzione e farmi sprofondare in un oblio di dolcezza, desiderio e terrore. Quando l’avevo visto boccheggiare, il pomeriggio prima, avevo capito: non volevo perderlo. Anche se non aveva alcun senso perché non ci conoscevamo neanche da due settimane e perché era solo sesso, puro sesso, non volevo perderlo. Non volevo sentire un altro Non ce l’ha fatta. Non potevo permetterlo e ne ero dannatamente spaventato.

Il libro è molto scorrevole e i personaggi secondari, a parte una losca figura del passato di Dante, fanno parte della vita di Joey. A tal proposito, forse avrei voluto avere qualche informazione di più su Carmine ,che fa da angelo custode a Joey. 
Come detto in precedenza la musica è presente in tutto il romanzo. Oltre alla canzone da cui ha preso il titolo,ce n’è un’altra della Aguilera che amo alla follia e che Joey sceglie di cantare a Dante con estrema dolcezza : è Beautiful. Chi non vorrebbe una dichiarazione d'amore così? 
Tutte le volte che la sentirò in futuro la legherò a questo romanzo. 










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