mercoledì 22 maggio 2019

Recensione: “I BATTITI DELL'AMORE” di Jewel E. Ann






Genere: Romance

Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 416

Prezzo: ebook € 4,99 - € 9,90
Uscita: 30 Aprile 2019


Acquistalo QUI! 






«Una irresistibile storia di odio-amore.»



La perfetta unione di romanticismo e ironia!



Flint Hopkins è convinto di aver trovato la persona ideale a cui affittare lo spazio sopra il suo studio legale a Minneapolis. Spera ardentemente che la proposta di Ellen Rodgers vada a buon fine: le sue referenze sono ottime ed è persino di bell’aspetto. Ma quando Flint scopre che la ragazza passa le sue giornate a suonare… tutte le sue attese crollano. Ellen, infatti, è una terapeuta che usa la musica per aiutare i suoi pazienti. Tamburi, chitarre, persino urli a squarciagola. Flint è sul punto di scriverle una di quelle lettere degne di un avvocato d’assalto come lui, quando si accorge che a suo figlio, Harrison, affetto da una forma di autismo, Ellen sembra piacere molto. Un padre single non può certo competere con l’allegria contagiosa di una ragazza che suona la chitarra, ammaestra topolini e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Purtroppo tende anche a invadere gli spazi di Flint… A sistemargli la cravatta, ad abbottonargli la camicia… Una cosa è certa: deve starle lontano!


L’amore si presenta sotto tante forme.
Anche quella di un’invadente ragazza dai capelli rossi.

«Brillante, divertente e romantico. Questa lettura ha saputo commuovermi e regalarmi un sorriso. Un’autrice da ricordare.»
Kate Stewart

«La perfetta unione di romanticismo e ironia!»

A cura di ALESSIA MALINCONICO

Come rendere più dolce un lunedì piovoso e freddo? Ebbene, niente di meglio del romanzo “I battiti dell’amore” di Jewel E. Ann.

Presente sul mio scaffale di libri da leggere ben prima di scoprire che sarebbe sbarcato in Italia, ne sono stata catturata sin dalle prime righe della trama. Avendo un debole particolare per gli uomini padri single e per le donne peperine, avevo gonfiato a dismisura le aspettative.

Risultato? È lui. È quel libro che non delude, non annoia e non fa urlare per la frustrazione per i personaggi.
È il romanzo.
Il romanzo con protagonisti a tutto tondo, che sconvolgono per il baratro della loro profondità psicologica e fragilità.
Flint ed Ellen sono due persone distrutte, che arrancano e che lottano a denti stretti: Flint per il figlio Harrison, con un leggero disturbo autistico, ed Ellen che con la sua musica rallegra anche i cuori più duri.
Più volte mi sono ritrovata a sorridere e ridere di gusto delle schermaglie e del carattere mordace della “signorina Rodgers”. L’intero libro è costellato di frasi e dialoghi che non potrete non sottolineare e evidenziare.
“«Buona serata, Flint».«Può chiamarmi signor Hopkins». E chiamo l’ascensore.«Mmm… al padrone di casa piacciono i giochi di ruolo? Anche a me».”
E come non amare Harrison, la sua razionalità e maturità, il suo talento e l’affetto sincero verso i ratti Lady Gaga, Mozart e i restanti tre “bambini”. O la segretaria di Flint, Amanda, che punzecchia il capo e viene spassosamente licenziata ogni giorno.
E come non citare la nonnetta indisponente e irriverente che causerà non pochi momenti di imbarazzo?
Tutto è perfettamente definito e il carattere scherzoso rende l’intero libro quel bicchiere d’acqua così anelato in un momento di aridità e secchezza. Un gioiello così prezioso per i temi trattati e la delicatezza con cui si fondono alla narrazione.
È venuta a letto con me, ma non abbiamo dormito insieme. Ci sono buone probabilità che russi sinfonie di musica classica.”
È incredibile come tutto possa nascere da una singola coincidenza e concludersi con un sentimento che travalica ogni limite e ostacolo. È il tipo di emozione che si respira a ogni battito dei protagonisti, a ogni respiro che esalano e ad ogni parola che pronunciano.
Quella singola svista che ha portato la musicoterapeuta Ellen nello stabile dell’avvocato ha fatto tremare le loro vite e preparato il terreno a una seconda possibilità di redenzione e felicità.
Non c’è un solo aspetto che non abbia apprezzato, una sola battuta che non abbia amato o che non mi abbia fatto riflettere. La ciliegina su una torta già deliziosa così? Gli ultimi capitoli, che assieme all’epilogo, lasciano in bocca un retrogusto dolce, gustosissimo e il dolce, per una volta, finisce senza lasciare insoddisfatti.

Ti amerò talmente tanto che non conterà più il tempo… non conterà più la lontananza… sentirai solo il mio amore… a ogni respiro che farai


Nessun commento:

Posta un commento