Genere: Contemporary Romance,
Editore: Always Publishing
Serie: Royal Collection, #1
Pagine: 414
Prezzo: 5,99 (E-book) - 13,90 (cartaceo)
È il re di Wall
Street... ma non può nulla contro l’amore.
Max King è il banchiere d'investimento di maggior successo di New York. La sua reputazione di re di Wall Street, esigente, implacabile e scaltro negli affari, lo precede. Max ha sempre ragione e richiede il massimo dai suoi clienti e dai suoi dipendenti.
Ma nessuno
sospetta che il suo lavoro più duro inizi dopo aver lasciato il suo impero:
come padre single di una figlia di quattordici anni, Amanda, che è del tutto
immune alla sua autorità. A casa è lei a dettare le regole.
Max non ha tempo per le relazioni che durino più di una notte. Vive in due mondi, che mantiene rigorosamente separati. Fino a quando proprio nell'ascensore del suo palazzo, non incontra Harper Jayne.
La sua nuova impiegata, nonché la donna più esasperante con cui abbia mai lavorato. La sua timida bellezza ha reso Max disperato: lo distrae durante il giorno e gli ruba il sonno di notte, la sua ansia di compiacerlo e di fare una buona impressione lo irritano. Harper è stata una spina nel fianco fin dal primo giorno di lavoro, e per questo Max si è ripromesso di tenerla a distanza in ogni modo possibile.
Ora è chiaro che le barriere tra i suoi due mondi sono destinate a crollare. Ma il Re di Wall Street si farà mettere in ginocchio da una brillante e ambiziosa regina?
Lei è irritante, ma resisterle è impossibile.
Lui è arrogante,
ma dimenticarlo è impossibile.
“Il re di Wall Street” di Louise Bay è delizioso!
Insomma, siamo a dicembre, il termometro oscilla
tra “cazzo-muoio-di-freddo” e “dio-datemi-del-vin-brulè”, quindi non c’è niente
di meglio di un romanzo super-sexy che farà impennare la vostra temperatura
corporea fino a raggiungere climi equatoriali.
Già, perché se c’è una cosa che il gelido Max King
non si fa mancare è il sesso. Tanto sesso. Godereccio e intenso sesso. Insieme
a un mucchio di altre cose, come una figlia in piena crisi adolescenziale, due
sorelle impiccione, un’attività multimilionaria da gestire e, oh, una
dipendente talentuosa, brillante ed estremamente attraente.
Sì, il nostro bel re è stato colpito dalla giovane
Harper sin dal primo sguardo ma, si sa, l’attrazione raramente viaggia in un
solo senso quando si condividono interessi, ambizioni e si è dannatamente,
fastidiosamente perfetti insieme.
Peccato che Harper, oltre a fantasticare sul suo sedere
di marmo, pensi anche che sia uno stronzo da manuale, un arrogante bastardo, un
torturatore di stagisti e un macinatore di cuori infranti.
Lo devo specificare? Okay, Max non è così. Max è…
è quanto più si avvicini al perfetto eroe da romanzo rosa contemporaneo: privo
di inibizioni a letto, instancabile lavoratore, padre premuroso e fratello
affettuoso. Un po’ ruvido quando in gioco ci sono i suoi affari, un pasticcino
tra le mura di casa e diabolico tra le lenzuola.
DATEMI MAX KING. ORA!
Non è giusto che non possa toccare un fisico che
ispira i designer di Gucci e Armani. Non è giusto che sia condannata a odiare
Harper, che pure è caruccia e simpatica (okay, sto mentendo spudoratamente: è
bellissima), perché ha intrappolato in un libro l’uomo dei miei sogni derubandomi
della possibilità di usarlo come “attivo” donatore di sperma per generare figli
bellissimi con i miei capelli biondi - negli ultimi anni con l’aiuto del
parrucchiere - e i suoi occhi verdi. Infine, non è giusto che un uomo che
regala Jimmy Choo come a me vengono regalate carte di gomme da masticare non
sia mio. Io merito quelle scarpe, cazzo!
Insomma, sono una brava figlia, una discreta
studentessa, una lavoratrice instancabile e una compagna affettuosa… perché non
posso concedermi una scappatella con il Re, l’unico e solo esemplare maschile
che ha un’idea di cosa siano delle belle scarpe?
Farò causa alla Bay, questo è certo,
costringendola a pagare i danni morali e psicologici infertimi dall’inimitabile
splendore del suo protagonista maschile, dalla storia ad alto tasso erotico,
brillante e deliziosa che ha creato. La obbligherò a risarcirmi scrivendo
ancora altre storie su ricchissimi, bellissimi, perfettissimi uomini e donne che
invidierò da morire ma di cui non potrò fare a meno di leggere. Perché sì, la
storia di Max e Harper sarà anche priva di scossoni emotivi, ma io tengo ai
miei capelli quindi, anziché strapparmeli per storie dall’estenuante angst,
preferisco crogiolarmi al sole lattiginoso di una Manhattan mai così calda e
godermi l’amore, le punzecchiature sexy e l’happy end che ogni principess… ops,
Regina di Wall Street merita.
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