
TITOLO: Joel
& Sue
AUTORE: Laura
Nottari
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Contemporary Romance (hate to love/ love deal/
slow burn)
FORMATO:
Ebook (2,99, offerta lancio 2,69) - Cartaceo (15,90)
TRAMA
Terreno di caccia: Manhattan, Greenwich Village.
Cacciatrice:
Mary Sue Clarke, pasticciera ventisettenne, mamma di due gatti.
Preda:
maschio etero di bell’aspetto, da sposare prima dei trent’anni.
Trovare l’amore a New York è più facile a dirsi che a farsi. Durante una festa,
però, Mary Sue conosce Jason, giovane, sexy e simpatico, che ricambia le sue
attenzioni. Il principe azzurro ha un solo, grosso difetto: il suo migliore
amico Joel, un buco nero umano, caustico e scontroso.
Complici un imbarazzante malinteso, un patto e il suddetto principe azzurro
partito per chissà dove, Mary Sue e Joel saranno costretti a frequentarsi, tra
alti e bassi tutt’altro che amichevoli. Tra loro è odio a pelle, mal
sopportazione a prescindere, guerra all’ultima parola.
A lei, Joel non piace per niente… le ha anche dimezzato il nome e si ostina a
chiamarla Sue!
A lui dà
sui nervi quella sguaiata che si struscia addosso al suo amico.
Al
destino, invece, Joel & Sue sembra davvero andare a genio.
BIOGRAFIA
AUTRICE:
Laura nasce nel 1981 a Roma, dove vive tutt’ora insieme ai suoi due cani e un
compagno che la sfama. Appassionata di serie tv, film horror anni ‘80 e buon
cibo, adora passare il suo tempo a non fare niente eccetto sfornare libri e
allevare alghe palla.
Dopo anni
di scrittura ‘nascosta’, Laura prende coraggio e pubblica in self il primo
volume di Away, un time travel romance che porta dentro di sé gli influssi di
anni di gioco di ruolo medievale e cultura nerd.
In
seguito, l’autrice passa a sfumature più delicate, pubblicando due romance
storici: Corrispondenza Imperfetta e Onorevole Proposta, entrambi ambientati
nel 1800. Al terzetto si aggiunge infine A Star is Porn, edito dalla Hope
Edizioni, libro che si distacca completamente dai predecessori per i suoi toni
‘hot’, comici e spigliati.
In veste
di autrice adora il genere romance, ma ancor di più i cliché di cui è fatto. Le
piace sfruttarli, capovolgerli, riempirli di un po’ di stranezza e perché no,
quotidiana banalità. Come lettrice, preferisce l’horror. Laura potete trovarla
su Facebook, se avete voglia di foto di cani.
Joel &
Sue.
La mia
recensione potrebbe esaurirsi qui. Nei loro nomi legati, nel “noi” sotteso,
nella semplicità e complessità di due appellativi che racchiudono interi
universi.
Ma non è
così che si parla di un libro, e l’estrema sintesi seppur significativa non
rende né celebra l’intensità di un’esperienza. Perché sì, leggere Joel &
Sue è un viaggio, quasi una missione di scavo: conosci due protagonisti, lo
stereotipo puro e superficiale degli opposti, e poi man mano che scendi, che ti
cali nelle buie profondità delle loro anime, inizi a raccogliere così tanti elementi
da avere difficoltà a reggere tante informazioni. Tanta bellezza.
E Joel e Sue
sono bellissimi. Universali, quasi.
C’è una
tensione nel nuovo lavoro della Nottari, infatti, che prescinde dalla
piacevolezza della lettura, che valica i confini del plot e si beffa della
squisita ironia; c’è la necessità di spiegare l’intricata trama delle relazioni
giuste, dei confronti costruttivi, delle dinamiche interpersonali sane, volte
al miglioramento di sé e dell’altro. Ne risulta un immedesimazione trasversale,
che coinvolge anche i lettori che meno somigliano ai personaggi in scena, ma
che in essi riconoscono le aspirazioni, il desiderio intrinsecamente umano di
essere capiti, apprezzati, amati per ciò che si è, al di là di ogni
sovrastruttura sociale. E Joel & Sue offre, dietro la maschera di romance
aromatizzato alle risate, una visuale dettagliatissima su uno scorcio d’umanità
vicino al nostro sentire, perseguendo lo scopo principe della produzione artistica:
ispirare e suscitare emozioni.
Devo
ammettere di non essere stata pronta alla stratificazione di questa commedia
brillante, che si arricchisce di sfumature a ogni rilettura. Non potevo
immaginare, all’alba di un lunedì di fine febbraio (privilegi di un’impaginatrice),
che il complicato Joel e la dolce Sue non solo avrebbero monopolizzato le mie letture
fino a oggi, ma si sarebbero per giunta imposti come protagonisti del migliore
romance che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni, prendendo posto nel
mio cuore accanto ai personaggi-rivelazione di Rosso, Bianco e Sangue Blu
di Casey McQuiston.
Che l’ultimo
libro prima di questo a conquistare il mio plauso e le mie cinque stelle piene
risalga a due anni fa, è indice di quanto sia difficile per me trovare letture
che soddisfino il mio palato. Leggo e apprezzo tanti romance, che appagano i
miei bisogni d’evasione e la mia ricerca di gradevolezza, ma mi sbilancio su
pochissimi.
Laura Nottari,
però, mi ha convinta molto oltre le mie aspettative. Con una scrittura ineccepibile,
dinamica e ariosa, piena di accenti ironici e note di grave consapevolezza, ha
cristallizzato su pagina gli archetipi del conflitto tra un uomo e una donna
impegnati in una relazione sentimentale, proponendo le risoluzioni e spianando
la strada all’accettazione delle diversità in maniera non banale, ma
approfondita e circostanziata (per chi ha occhi e orecchie per intendere).
Joel e (Mary)
Sue sono due personaggi stupendi o, per citare uno dei brani più riusciti, belli.
Belli
perché non c’è bisogno di trovare altri aggettivi per descriverli.
Sono
belli negli abissi più oscuri dei loro caratteri, nelle pieghe meno visibili
delle loro anime, nei loro scontri al vetriolo, nelle loro battute usate come
armi di distruzione di massa, nelle concessioni avariate da parole che fanno
male anche se usate per comporre e non distruggere.
Sono
belli sempre, anche quando sono più brutti.
E questo
perché parlano, si confrontano e si ascoltano.
E forse la
chiave di interpretazione dell’intero lavoro di Laura è proprio quel “Argomenta,
Joel”, sussurrato da Sue anche quando prevede stilettate verbali; quel “Sto
riflettendo, Sue”, mormorato da Joel anche quando le spiegazioni di Sue appaiono
banali e superficiali.
Potrei
commentare altro, aprire il libro in ogni punto contrassegnato da una nota e
cercare di spiegare e analizzare, ma credo sia sufficiente lasciarvi su questo
invito alla comprensione e all’apertura che questi due magnifici giovani
incarnano, augurandomi che sommersi da valanghe di risate li scorgiate anche
voi semplici e vulnerabili, simili a voi.
Brava
Laura, brava davvero!
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TITOLO: Joel & Sue
AUTORE: Laura Nottari
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Contemporary Romance (hate to love/ love deal/ slow burn)
FORMATO: Ebook (2,99, offerta lancio 2,69) - Cartaceo (15,90)
Terreno di caccia: Manhattan, Greenwich Village.
Cacciatrice: Mary Sue Clarke, pasticciera ventisettenne, mamma di due gatti.
Preda: maschio etero di bell’aspetto, da sposare prima dei trent’anni.
Trovare l’amore a New York è più facile a dirsi che a farsi. Durante una festa, però, Mary Sue conosce Jason, giovane, sexy e simpatico, che ricambia le sue attenzioni. Il principe azzurro ha un solo, grosso difetto: il suo migliore amico Joel, un buco nero umano, caustico e scontroso.
Complici un imbarazzante malinteso, un patto e il suddetto principe azzurro partito per chissà dove, Mary Sue e Joel saranno costretti a frequentarsi, tra alti e bassi tutt’altro che amichevoli. Tra loro è odio a pelle, mal sopportazione a prescindere, guerra all’ultima parola.
A lei, Joel non piace per niente… le ha anche dimezzato il nome e si ostina a chiamarla Sue!
A lui dà sui nervi quella sguaiata che si struscia addosso al suo amico.
Al destino, invece, Joel & Sue sembra davvero andare a genio.
Dopo anni di scrittura ‘nascosta’, Laura prende coraggio e pubblica in self il primo volume di Away, un time travel romance che porta dentro di sé gli influssi di anni di gioco di ruolo medievale e cultura nerd.
In seguito, l’autrice passa a sfumature più delicate, pubblicando due romance storici: Corrispondenza Imperfetta e Onorevole Proposta, entrambi ambientati nel 1800. Al terzetto si aggiunge infine A Star is Porn, edito dalla Hope Edizioni, libro che si distacca completamente dai predecessori per i suoi toni ‘hot’, comici e spigliati.
In veste di autrice adora il genere romance, ma ancor di più i cliché di cui è fatto. Le piace sfruttarli, capovolgerli, riempirli di un po’ di stranezza e perché no, quotidiana banalità. Come lettrice, preferisce l’horror. Laura potete trovarla su Facebook, se avete voglia di foto di cani.
La mia recensione potrebbe esaurirsi qui. Nei loro nomi legati, nel “noi” sotteso, nella semplicità e complessità di due appellativi che racchiudono interi universi.
Ma non è così che si parla di un libro, e l’estrema sintesi seppur significativa non rende né celebra l’intensità di un’esperienza. Perché sì, leggere Joel & Sue è un viaggio, quasi una missione di scavo: conosci due protagonisti, lo stereotipo puro e superficiale degli opposti, e poi man mano che scendi, che ti cali nelle buie profondità delle loro anime, inizi a raccogliere così tanti elementi da avere difficoltà a reggere tante informazioni. Tanta bellezza.
E Joel e Sue sono bellissimi. Universali, quasi.
C’è una tensione nel nuovo lavoro della Nottari, infatti, che prescinde dalla piacevolezza della lettura, che valica i confini del plot e si beffa della squisita ironia; c’è la necessità di spiegare l’intricata trama delle relazioni giuste, dei confronti costruttivi, delle dinamiche interpersonali sane, volte al miglioramento di sé e dell’altro. Ne risulta un immedesimazione trasversale, che coinvolge anche i lettori che meno somigliano ai personaggi in scena, ma che in essi riconoscono le aspirazioni, il desiderio intrinsecamente umano di essere capiti, apprezzati, amati per ciò che si è, al di là di ogni sovrastruttura sociale. E Joel & Sue offre, dietro la maschera di romance aromatizzato alle risate, una visuale dettagliatissima su uno scorcio d’umanità vicino al nostro sentire, perseguendo lo scopo principe della produzione artistica: ispirare e suscitare emozioni.
Devo ammettere di non essere stata pronta alla stratificazione di questa commedia brillante, che si arricchisce di sfumature a ogni rilettura. Non potevo immaginare, all’alba di un lunedì di fine febbraio (privilegi di un’impaginatrice), che il complicato Joel e la dolce Sue non solo avrebbero monopolizzato le mie letture fino a oggi, ma si sarebbero per giunta imposti come protagonisti del migliore romance che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni, prendendo posto nel mio cuore accanto ai personaggi-rivelazione di Rosso, Bianco e Sangue Blu di Casey McQuiston.
Che l’ultimo libro prima di questo a conquistare il mio plauso e le mie cinque stelle piene risalga a due anni fa, è indice di quanto sia difficile per me trovare letture che soddisfino il mio palato. Leggo e apprezzo tanti romance, che appagano i miei bisogni d’evasione e la mia ricerca di gradevolezza, ma mi sbilancio su pochissimi.
Laura Nottari, però, mi ha convinta molto oltre le mie aspettative. Con una scrittura ineccepibile, dinamica e ariosa, piena di accenti ironici e note di grave consapevolezza, ha cristallizzato su pagina gli archetipi del conflitto tra un uomo e una donna impegnati in una relazione sentimentale, proponendo le risoluzioni e spianando la strada all’accettazione delle diversità in maniera non banale, ma approfondita e circostanziata (per chi ha occhi e orecchie per intendere).
Joel e (Mary) Sue sono due personaggi stupendi o, per citare uno dei brani più riusciti, belli.
Belli perché non c’è bisogno di trovare altri aggettivi per descriverli.
Sono belli negli abissi più oscuri dei loro caratteri, nelle pieghe meno visibili delle loro anime, nei loro scontri al vetriolo, nelle loro battute usate come armi di distruzione di massa, nelle concessioni avariate da parole che fanno male anche se usate per comporre e non distruggere.
Sono belli sempre, anche quando sono più brutti.
E questo perché parlano, si confrontano e si ascoltano.
E forse la chiave di interpretazione dell’intero lavoro di Laura è proprio quel “Argomenta, Joel”, sussurrato da Sue anche quando prevede stilettate verbali; quel “Sto riflettendo, Sue”, mormorato da Joel anche quando le spiegazioni di Sue appaiono banali e superficiali.
Potrei commentare altro, aprire il libro in ogni punto contrassegnato da una nota e cercare di spiegare e analizzare, ma credo sia sufficiente lasciarvi su questo invito alla comprensione e all’apertura che questi due magnifici giovani incarnano, augurandomi che sommersi da valanghe di risate li scorgiate anche voi semplici e vulnerabili, simili a voi.
Brava Laura, brava davvero!
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