Genere: Erotic Romance
Editore: Hope Edizioni
Serie: Autoconclusivo
Pagine:
Prezzo: €
Uscita: 22 Febbraio 2019
Ci sono molte
regole che un prete non può infrangere. Un prete non si può sposare. Un prete
non può abbandonare il proprio gregge. Un prete non può abbandonare il suo Dio.
Sono sempre stato bravo a seguire le regole. Fino a quando non è arrivata lei.
Da allora, ho appreso nuove regole. Mi chiamo Tyler Anselm Bell. Ho ventinove
anni. Alcuni mesi fa, ho infranto il voto di castità sull’altare della mia
chiesa e, Dio mi perdoni, lo rifarei. Sono un prete e questa è la mia
confessione.
RECENSIONE
A CURA DI GIUSY
Mi Chiamo Tyler Anselm Bell……
Alcuni masi fa, ho infranto
il voto di castità sull’altare della mia chiesa e, DIO mi pedoni, lo rifarei.
Sono un prete e questa è la mia confessione.
Mai prefazione fu più azzeccata e lungimirante. Il
consiglio che mi permetto di darvi e di non approcciarvi alla lettura di Priest:
Un prete col pregiudizio di leggere una storia ad alto contenuto blasfemo.
Non vi nego che sono gli stessi pensieri che la mia mente ha partorito non
appena il titolo è comparso sui vari social, annunciandone l’uscita. Ma mi
sbagliavo.
Priest è la storia
di un uomo, prima di tutto. Un uomo che ha vagato alla ricerca di una sorta di riconciliazione
con l’istituzione che avrebbe dovuto proteggere lui e la sua famiglia nel
momento più doloroso della vita di un essere umano. Perdere qualcuno ti
annienta. La morte porta sempre buio e desolazione nella vita dell’uomo. Se poi
a togliersi la vita è una ragazzina che nasconde un segreto grande come il
mondo, la faccenda diventa ancora più angosciosa e pesante. La Perdita che grava
sulla coscienza di Tyler Bell è una ferita che lo logora e lo affligge ogni
giorno ma che è riuscito ad esorcizzare e lenire con la fede in un Dio che non è
stato affatto giusto sotto tanti punti di vista. Ha deciso di consacrare la sua
vita ad una chiesa che gli ha voltato le spalle nel momento di bisogno. Una
sorta di riscatto agli occhi del mondo esterno non tanto per lui, ma per la comunità
stessa che ha smesso di credere.
Ma l’amore lo porterà a tradire l’istituzione che
rappresenta. Quando una voce misteriosa e
sconosciuta arriverà a lui attraverso il confessionale, risuscitando emozioni sopite,
tenute in sordina per scelte ovvie, l’asse di sicurezza a cui si è ancorato vacillerà.
Ho amato tantissimo il Tyler uomo messo a nudo dalle sue fragilità
e dalle sue insicurezze. I sensi di colpa lo logorano giorno dopo giorno. Prova
vergogna per questo nuovo sentimento sconosciuto che si sta impossessando di
lui, ma nello stesso tempo ne è consapevole. Vuole provare a redimersi ma non è
semplice. Ho amato allo stesso modo il Tyler spirituale. I suoi momenti di
dialogo di fede con Poppy sono spiazzanti. Le sue idee innovative sulla chiesa
intesa come comunità dove crescere e migliorarsi riscaldano il cuore e danno
speranza. Ma quella sorta di scissione fra sacro e profano in lui regna vigile
ed emerge come un pugno in pieno stomaco.
Poppy è una giovane donna in fuga da una vita che si è
ritrovata a vivere per forza di cose. Si sente sola ed in colpa per alcune
scelte prese e per questo prova a cercare conforto in Dio. Poppy è uno di quei personaggi
creati con tutte le caratteristiche che apprezzo. Una donna forte, mai
arrendevole, che sa ciò vuole, ma con un intelligenza tale da mettersi sempre
in discussione. Quando incontra Padre Bell non si tira indietro di fronte alle emozioni
potenti che la travolgono. Lei sa chi cosa lui rappresenta, è cosciente di ciò
in cui si sta impelagando, ma non riesce a rinunciarci perché Tyler Bell è
capace di far emergere il suo lato perverso, di mettere a nudo le sue fantasie,
regalandole attimi di peccato quasi necessari.
Priest è stato uno
di quei romanzi, secondo me, scritti un po’ per provocare. Perché, diciamocela
tutta, il fattore uomo contro Dio scatena sempre una perversa curiosità. Però
ho preferito dare una chiave di lettura diversa a tutta la storia. La storia di
un amore che ha dovuto fare i conti con qualcosa di grande e potente: la
coscienza. Un amore che ha avuto paura ma non si è scoraggiato. Perché se
l’amore decide di travolgerci non si lascia sconfortare nemmeno da Dio.
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