Insieme per aiutare.
Insieme per solidarietà.
Insieme per dare una piccola speranza a quei bambini che oggi
non ce l’hanno.
Nulla è superfluo, che si tratti della scrittura e la fantasia, offerte dagli autori, o il sostegno di una casa editrice, o ancora più banalmente l’impegno del lettore a fare ciò che più ama, cioè leggere.
E allora, decisa a fare la mia parte, ho accolto con gioia l’opportunità di parlare di questa antologia, delle sue finalità, di aiutare a promuoverla per il valore dell’iniziativa e per il peso umano, ancor prima che artistico, degli autori che ne hanno preso parte.
Oggi mi diverte tantissimo introdurvi al progetto a partire da un racconto che ho scelto di leggere per il review party organizzato al fine di far conoscere le antologie “Together Vol. 1 e 2”. Parlo di “Una storia d’amore e coltelli” di Pitti Duchamp, racconto inserito nel primo volume dell’antologia che mi ha strappato una mezz’ora di sospiri, ansie e, sul finale, qualche risata.
Non mi aspettavo di meno dalla penna dell’ormai affermatissima Pitti, che si riconferma capacissima di rielaborare una gran quantità di informazioni storico-sociali nella forma romanzata carissima a noi lettrici di genere.
Le bastano poche pagine per condensare storie di popoli, di borghi, di persone, di amanti. Dal micro al macro, e viceversa.
E così, persa nelle vicende quasi shakespeariane di Vanda e Ghigo, ho conosciuto una Scarperia fatta di cicciai, coletellinai e madonnine, di signori che si danno arie e uomini onesti. Di ricami e di coltelli (nel senso letterale del termine!).
La forma del racconto non mi permette di raccontarvi la trama, che si esaurirebbe in poche righe di descrizione, ma lasciate che vi dica quanto abbia adorato camminare per le strade si Scarperia, uno dei cento borghi più belli d’Italia, rese perfettamente e senza infodump dall’autrice; quanto abbia apprezzato la genuinità schietta di personaggi semplici e per questo cari, rappresentanti di modi di pensare e di vivere che riusciamo a riconoscere ancora oggi; quanto mi sia immedesimata nella tenerezza e nella giovane passione di due giovani ingenui e puri.
E se vi dicessi che la storia non è inventata? Che Ghigo e Vanda sono realmente esistiti?
Correte a comprare l’antologia, e non lasciatevi scappare questo gioiellino di racconto che vi riempirà il cuore di amore e vi donerà estatici sorrisi.
Complimenti a Pitti Duchamp per questa storia indimenticabile, e grazie a lei e a tutti i colleghi intervenuti per aver dato vita a questo progetto sotto la guida e la sensibilità di Barbara Fini e Veronica Lombardi, ideatrici e promotrici di questa fantastica iniziativa!
Nessun commento:
Posta un commento