Data di uscita: 1° aprile 2021
Prezzo cartaceo: € 13.90
Prezzo ebook: € 4.99
Traduzione: Daniela Sacerdoti e Andrea Russo
Data di uscita: 1° aprile 2021
Prezzo cartaceo: € 13.90
Prezzo ebook: € 4.99
Traduzione: Daniela Sacerdoti e Andrea Russo
Una casa vuota.
Una ragazza geniale.
Un aspirante musicista.
Un’enorme menzogna.
Cosa potrebbe andare storto?
Mona DaVinci è una giovane promessa della fisica. La ricerca è la sua vita, nulla può distoglierla dai propri obiettivi. Quando ci si diploma a quindici anni e si inizia un dottorato di ricerca a diciannove, infatti, non si ha tempo per distrazioni. Mona ne è consapevole, per questo anche il divertimento per lei è programmato.
La sua gemella Lisa, però, non sembra pensarla così. Più vicina allo stile di vita dei loro genitori, due super celebrità, con i suoi colpi di testa lei offre di continuo materiale ai tabloid. La sua ultima bravata, tuttavia, le è costata la prigione e adesso Mona è costretta ad impersonare Lisa per nascondere ai genitori l’arresto della sua gemella. Ritornare nella casa di famiglia per una sola settimana non le sembra un compito troppo difficile, finché non scopre di doverla condividere con un guardiano: il migliore amico di suo fratello, Abram.
Abram è un aspirante musicista di talento che stabilisce da solo le sue regole, senza programmi e pianificazioni. Dovrebbe rappresentare tutto ciò che Mona detesta, eppure lei se ne sente attratta da subito. La chimica tra loro è esplosiva. Nonostante Abram non conosca la verità sullo scambio, Mona per la prima volta inizia a considerare l’idea di abbandonarsi alle proprie irrazionali emozioni senza rimpianto, anche a costo di menzogne e sotterfugi. Le bugie, però, aleggiano sulla sua testa come una minaccia, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
La rivelazione della vera identità di Mona la unirà ad Abram ancora di più o ferirà in maniera irrevocabile l’unico ragazzo che abbia mai toccato il suo cuore?
1# Motion. Il moto dei cuori
È ormai noto che io ho un amore viscerale per Penny Reid. Tra tutte le autrici che pure apprezzo, Penny ha un ruolo speciale nel mio cuore e nella mia stima. Sarà perché abbiamo una formazione affine al punto da risultare inquietante unita a una visione speculare della scrittura, sarà per quei colpi di fulmine a pelle che talvolta capitano (siete mai stati abbracciati da lei? IO SÌ!!!)… sta di fatto che la realtà è una: AMO QUESTA DONNA.
Adoro il funzionamento della sua mente, che come la mia torva i numeri anche in un passo di letteratura, cercando e creando simmetrie e equilibri tra emozioni ed eventi di determinati pesi specifici ancor prima di vivere quei sentimenti. Adoro che sia una autrice altamente scientifica, perché in lei il margine di errore è ridotto al minimo e il gradimento si riduce al mero gusto, senza che le si possa imputarle nessun errore di pensiero, elaborazione, pratica. Adoro la sua ironia, sottile e gradevole, mai grossolana.
E ho
apprezzato Motion, come il resto delle sue opere, con l’aggiunta che
questa volta mi muovevo in un ambito che mi crea sempre apprensione: il New Adult.
Mi trovo
in quell’età in cui non si è troppo lontani dall’adolescenza per averla dimenticata,
e non si è abbastanza vicini alla maturità per vedere gli eventi della gioventù
con indulgenza e nostalgia.
Quindi
soffro.
Soffro
come una quindicenne e mi rimprovero come una quarantenne. Mi innamoro come la
ventenne che non vuole pensare alle conseguenze e mi struggo come la trentenne
che con le conseguenze ci convive.
Bell’affare,
eh? Ma non posso prendermela con la Reid per l’altalena emotiva che provo,
perché il punto è proprio quello: la lettura DEVE farci SENTIRE.
Deve farci appassionare.
Penny Reid ci riesce anche se sappiamo sin dall’inizio che alla fine del libro il punto di non ritorno ci sfuggirà e resteremo con un pugno di mosche in mano. Insomma, Motion è un romanzo breve, prologo di una trilogia, dunque lo sviluppo non può che essere rimandato a un apice che, a occhio e croce, seguirà l’andamento di una gaussiana (concedetemelo, la serie si chiama Le leggi della fisica!), quindi si avrà nel secondo volume, eppure nonostante quel senso di incompiuto non ci si può non affezionarsi a Mona.
Mona
DaVinci, genio della fisica, persona contorta nella stessa misura in cui appare
controllata; Mona che adorerete per la sua onestà anche nel mentire, per la sua
correttezza, per i suoi saldi principi morali, per il suo modo adorabile, privo
di isterismi e pieno di ironia “Reidiana” di lasciarsi andare a una vita priva
di programmi e pianificazioni, nonostante gli eventi casuali e le interazioni
sociali per lei siano difficili, distorti da una educazione e da circostanze
che l’hanno esclusa da un mondo che la pretende e che lei, in fondo, teme.
Motion, nel suo seguire il mondo in cui i protagonisti si annusano e si conoscono, esprime solo in potenza tutti gli elementi di un NA perfetto, pertanto la valutazione non è semplice, benché ampiamente positiva. Di certo è un volume irrinunciabile, l’inizio di un innamoramento che, conoscendo le capacità dell’autrice, si trasformerà in un vero e proprio amore nel proseguire le vicende di Mona e Abram.
Ancora una volta, Penny mia non mi ha deluso.
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