Titolo:
Vivere in controluce
Data di uscita: 04/12/2017
Genere:
Narrativa
Pagine:
205
Sinossi:
Anna è una donna
felice e realizzata: dipinge, è moglie, è madre.
Davanti a una
tazza di caffè, un giorno, ripercorre passo dopo passo gli anni trascorsi dalla
prima adolescenza. Con occhio velato, guarda dentro al suo cuore: che ora è
libero dalle catene dell’odio e del rimpianto, ma non è sempre stato così.
A 14 anni,
l’esistenza di Anna è stata travolta da un evento inaspettato. Da allora, si è
resa conto che la vita non va confusa con la mera sopravvivenza: per vivere
davvero, ci vuole coraggio, soprattutto ci vuole l’Amore.
Il suo è stato un
lungo percorso di scoperta e crescita, di sofferenza e gioia: alla fine, ha
ritrovato se stessa, quella bambina-donna che aveva smarrito nel dolore e
nell’autolesionismo.
Anna ha imparato
ad amare e a farsi amare. Ha trovato la strada giusta per il futuro che ora le
appartiene.
BIOGRAFIA:
Giorgia ha 39
anni ed è una mamma e una moglie che ha dovuto interrompere tutto per i figli.
Il tutto non è
importante, era tanto tempo fa.
È nata e vive in
Veneto, vicino a Venezia. La città sul mare che ha ispirato e ospitato grandi
artisti. Un luogo di eterna cultura e splendore.
Ha iniziato a
leggere come tutti: a scuola. In tenera età prediligevo il gioco, crescendo ho
scoperto la lettura e, con essa, sono cresciuta.
Ha iniziato a
scrivere molto presto: poesie e pensieri. Aveva 13 anni quando “Les Fleurs du
mal” di Baudelaire giunsero nelle sue mani, fu un caso e un amore a prima
vista. Dopo la lettura del “poeta meledetto” iniziò a comporre brevi pensieri,
talvolta in rima.
Nessun
componimento superò il muro di cinta della sua casa, almeno fino all'avvento
dei social media.
Polvere sui
ricordi è il titolo della sua prima pubblicazione avvenuta nel Marzo 2017.
Odia la domanda
“perché scrivi”. Scrive perché le piace e perché ha qualcosa da dire. Ama le
storie che contengono un significato (foss'anche quello di divertire) e che
sappiano scatenare emozioni forti. Con la scrittura e nella scrittura Giorgia
si ricarica e trova il bandolo della matassa dei suoi vorticosi pensieri.
Non ama parlare
di sé, preferisce lasciare frammenti del suo essere tra le pagine dei suoi
racconti.
Se cercate titoli
onorifici o lauree ad honorem, avete sbagliato persona: non ha una laurea né ha
conseguito alcun premio letterario; per vincere bisogna partecipare. Lei non ha
partecipato.
Nel tempo libero
da scrittura e famiglia, Giorgia legge molto e spazia senza sosta da un genere
all'altro, senza mai farsi mancare un classico.
Collabora in
veste di recensore per il blog letterario Insaziabili Letture.
Ha scritto e auto
pubblicato tre libri:
- Polvere sui
ricordi (self Publishing) – Narrativa rosa contemporanea
Amore e guerra.
La relazione profonda tra essere e vivere.
- Guida
astronomica per genitori alienati (self publishing a quattro mani con l'autore
Massimo Della Penna). - Comico - famiglia
Un ironico
viaggio attraverso le piacevoli disavventure genitoriali.
- Non camminerai
mai più da solo (self publishing con l'autore Stefano Iacuessa). - Narrativa
contemporanea
Una novella sul
rapporto tra due fratelli immersi in un contesto sociale alquanto comune.
Il genere che più
le si addice è la narrativa rosa o contemporanea, tuttavia, è un'autrice che
ama sperimentare e azzardare. Il suo motto è studio, impegno e applicazione.
Giorgia Golfetto sa scrivere narrativa, lo sa fare bene. E non mi riferisco solo a una bella forma, a una sintassi ariosa e delle scelte lessicali precise. Ciò a cui penso dopo aver letto “Vivere in controluce” è al contenuto, allo straziante, bellissimo contenuto che è, purtroppo, sempre attuale.
Protagonista
della storia è Anna, una giovane donna che ripercorre insieme al lettore le
tappe di una giovinezza macchiata dall’indifferenza, dal dolore, dallo spettro
di una dipendenza che non la abbandonerà mai, ricorrendo nei pensieri e nei
ricordi come uno spettro che non resta passivo a osservarla, ma è in agguato,
pronto a nutrirsi di lei e delle sue insicurezze.
Il
romanzo è una lunga esegesi della nascita dei disturbi alimentari, qui calati e
scatenati da vicende particolari, ancor di più le pagine della Golfetto
rappresentano un umile e utile suggerimento: attraverso una vicenda esemplare,
quella di Anna, passa un messaggio di speranza ma soprattutto di attenzione consapevole
ai problemi. La forza di volontà, l’amore delle persone vicine, la cognizione
di ciò che è bene e ciò che è male non bastano. Certo, aiutano, ma le
dipendenze non funzionano in quel modo, non basta raggiungere la conclusione
che sono sbagliate e autodistruttive per liberarsene, perché tirano in ballo
tutta una serie di meccanismi di giustificazioni, di menzogne, di compulsioni che
stritolano la coscienza, si sostituiscono alla ragione, fino a diventare un
nuovo paradigma di comportamento soggettivo e sociale. Nella lente distorta dei
disturbi, tutti i rapporti si misurano in una scala di necessità, o, ancora
peggio, diventano alibi per sprofondare ancora di più nello spettro della
malattia. È così che un ragazzo immaturo diventa motivo dell’acuirsi degli
episodi di vomito, o ancora la fine di un’amicizia, il litigio con un parente…
tutto, anche ciò che con il filtro degli anni sembra semplice, prevedibile,
perfino stupido, va a costruire quel puzzle che è la bulimia, dotandolo di
nuovi tasselli.
L’autrice
è bravissima a descrivere cause ed effetti. La vita di Anna è lunga, e Giorgia
non ha fretta di dare una soluzione parziale o forzata ai problemi. Si prende
il suo tempo, descrivendo con cura e un’attenzione derivata da una certosina
ricerca i passaggi e l’evoluzione della consapevolezza di Anna e al tempo
stesso della sua malattia.
Anna e
la bulimia, sono loro i due protagonisti, a volte complici, in altri momenti
antagonisti, fino a diventare l’uno la nemesi dell’altro, impegnati in una
lotta alla sopraffazione, una lotta in cui il lettore parteciperà con il suo
affetto, le sue speranze, le sue pretese di giustizia per una ragazzina che ne
ha subite troppe.
E
chissà, forse a dare giustizia non sarà la vittoria sul passato, ma la capacità
di perdonarlo, di perdonare se stessi e gli altri, così da poter costruire la
felicità futura.
Giorgia
Golfetto con questo romanzo ha trovato una dimensione perfettamente congeniale
alla sua sensibilità. Anche lo stile apparirà diverso dai suoi lavori
precedenti: è più penetrante, di sicuro più maturo, più attento all’aderenza ai
suoi personaggi.
“Vivere
in controluce” è un romanzo da far leggere a tutti, un romanzo che suggerisce
di riflettere senza appesantirci di tensioni, ma dandoci gli strumenti per comprendere.
Non
possiamo che ringraziare Giorgia per avercelo donato.
Partecipo con immenso piacere. Ho fatto tutto.
RispondiEliminaPartecipo!!!
RispondiEliminaPartecipo e condivido! 😍 😍 😍
RispondiEliminaGrazieeee!