Genere: Narrativa
Editore: Amazon Media EU S.à r.l.
Serie: prequel de “I tre giorni di Atavanno” spin-off
saga fantasy “Endora”
Pagine: 91
Prezzo: € 0,99 (E-book)
Sinossi:
Il libro contiene due racconti prequel del romanzo
I tre giorni di Atavanno.
Guerrieri:
Nel Ducato di Odi, patria degli Aldair, diventare
guerrieri è sempre stato un onore riservato ai nobili, ma da diversi decenni le
leggi sono cambiate.
Nilio è il figlio di un ricco mercante e sta per
compiere quindici anni. Diventerà un adulto e potrà realizzare il suo più
grande desiderio: accedere alla casta dei guerrieri.
Vikandro ha diciassette anni, appartiene a
un'antica casata nobiliare e gli è stato insegnato a disprezzare quelli come
Nilio.
Ma l'attrazione che li spinge uno verso l'altro è
un istinto che nessuno dei due potrà fermare. Cosa possono fare le tradizioni e
i divieti paterni contro due ragazzi decisi a non rinunciare ai propri
sentimenti?
La maschera del Dio Senza Cuore:
I guerrieri Aldair sono costretti a trascorrere
dieci anni nel regno di Endora, al servizio delle donne dell'esercito. Sono un
popolo fiero della propria bisessualità e della regola che impone a chi
combatte di concedere il proprio corpo al vincitore, ma esistono ataviche
usanze che nemmeno gli editti ducali riescono a cancellare. Malgrado le leggi
siano a loro favore, Nilio e Vikandro, amanti fin dall'adolescenza, sono divisi
dal ceto sociale e da un padre, nobile fanatico delle antiche tradizioni, che
ha destinato il proprio figlio al tempio del Dio Senza Cuore, pur di separarlo
dall'uomo a cui si è legato. Il loro amore è senza speranza, ma perché
rinunciare a viverlo per tutto il tempo che dovranno passare a Endora?
di Valentina Gregori
Fernanda Romani presenta un ulteriore tassello
dell’universo di Endora, di nuovo attraverso la cultura del popolo Aldair, che
tanto mi ha intrigato nella saga principale.
La maschera
del Dio Senza Cuore è
un prequel dello spin-off I tre giorni di
Atavanno. Infatti, questo breve libro, diviso in due racconti, narra di come
si è evoluto il rapporto tra Nilio e Vikandro. La natura del popolo fiero e
bisessuale Aldair viene approfondita.
Il cardine della prima novella è il passaggio allo
status di guerriero, a cui si associano le modalità in cui i guerrieri si
contendono tra loro in senso sessuale. Questa caratteristica degli Aldair
all’inizio mi ha spiazzata e insieme affascinata. Quando ho imparato ad apprezzare
gli Aldair, ho inteso che per loro è naturale. Ora, immaginatevi due ragazzi che
stanno diventando guerrieri (nelle intenzioni e nello spirito) e che vivono l’ardore
della giovinezza. Come può finire tra loro? Ovviamente esplode la passione. Ma
non è un’innocente infatuazione, come potrebbe sembrare. È lo sbocciare di una
passione totalizzante. Non ci si potrebbe aspettare di meno da guerrieri maschi
Aldair. Nilio e Vikandro si stuzzicano e si inseguono a distanza, timorosi, per
poi capitolare agli impulsi. Il loro punto di vista è coerente con i desideri
giovanili e con le personalità ardenti che stanno fiorendo, pur mantenendo le
rispettive diversità.
L’Epoca dell’Offerta li costringe a dividersi:
dieci anni al servizio delle donne di Endora. Ma non devono fare i conti solo
con il dovere. Il problema principale è rappresentato dal padre di Vikandro:
fanatico delle origini nobili, arrogante, autoritario. I loro sentimenti
riusciranno a ritrovarsi e a recuperare la pace agognata? Di nuovo, assisteremo
ad un duello passionale per (ri)conquistare l’amore, questa volta con i
protagonisti adulti.
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi
secondari, che ne I tre giorni di
Atavanno è accennata: le famiglie di Nilio e di Vikandro, con i valori
contrapposti; il legame tra Amira e Nilio, che lascia emergere la sensibilità
di donna da parte di Amira. A cui si aggiunge Daigo. Ebbene sì, lo ritroviamo
in tutto il suo carisma e farà da perno nella questione sospesa tra Nilio e
Vikandro.
Ovviamente non manca la sensualità, esposta senza
volgarità e ben innestata nella trama, tanto che non è prevalente. La
sessualità è necessaria per delineare la passione e la cultura in cui sono
immersi Nilio e Vikandro.
Lo stile non smentisce gli altri episodi della
serie: scorrevole, adeguato ai personaggi e al contesto simil-Medioevale.
L’impianto narrativo è delineato in modo opportuno, non è scontato e mantiene
un ritmo spedito. I fatti e i pensieri dei personaggi sono analizzati
perfettamente.
La maschera
del Dio senza cuore
è un degno prequel e tassello della saga fantasy Endora. Nilio e Vikandro, con
la loro storia d’amore tormentata e passionale, vi entreranno ancora di più nel
cuore. Peccato sia breve!
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