C’è un’arte che cattura l’anima, e anche il corpo. Ed è molto, molto difficile resistervi.
Genere: Erotico
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Sperling Privé
Pagine: 94
Prezzo: € 1,99
Uscita: 13 Novembre 2013
Sinossi:
È un torrido luglio quando Alexander vede per la prima volta Atzuko Mikoshima, giovane fotografa giapponese dalla delicata e misteriosa bellezza orientale. Lui è il gallerista che ospita a Perugia la sua prima mostra italiana e, in quella noiosa riunione di artisti presuntuosi e attempati galleristi, Atzuko – fasciata in un abito nero sensuale ed elegante – gli sembra l'unica cosa davvero viva e vibrante. Una visione che, suo malgrado, gli accende i sensi e non gli esce più dalla testa. Nonostante Alexander, bello, ricco e con un matrimonio fallito alle spalle, si sia da tempo ripromesso di dedicarsi a una sola passione, l'arte. Infatti, quando la rivede, gli riesce impossibile non cedere a questo nuovo, fortissimo desiderio, pur sapendo che potrebbe sconvolgere ancora una volta la sua vita. Enigmatica, sexy, imperscrutabile come le sue foto in bianco e nero, Atzuko trascinerà Alexander in un sensuale e imprevedibile gioco dal sapore orientale, in cui ogni incontro sarà una nuova, inesplorata terra da scoprire.
L'autrice:
Beatrice De Carli vive a Milano, dove si occupa di comunicazione per un noto gruppo editoriale. Vive con un uomo molto paziente per il quale cucina fantasiosi piatti afrodisiaci.
Adora lo shopping e colleziona scarpe. Scrivere racconti erotici è la sua nuova passione.
Ha esordito nella collana Sperling Privé con Un innocente peccato.
Il blog dell'autrice: http://ladychocice.me/
Beatrice De Carli vive a Milano, dove si occupa di comunicazione per un noto gruppo editoriale. Vive con un uomo molto paziente per il quale cucina fantasiosi piatti afrodisiaci.
Adora lo shopping e colleziona scarpe. Scrivere racconti erotici è la sua nuova passione.
Ha esordito nella collana Sperling Privé con Un innocente peccato.
Il blog dell'autrice: http://ladychocice.me/
RECENSIONE A CURA DI ADRIANA MUNNO:
Sul mercato ce ne sono a valanghe, di tutti i tipi, di tutti i “generi” e di tutte le qualità e mi rendo conto che probabilmente scrivere erotici non è per tutti.
Io non scrivo, non ne sono capace, ma leggo, leggo molto e sinceramente l’opera di Beatrice De Carli non mi ha né convinta né coinvolta.
La scrittrice ci presenta due protagonisti dediti all’arte. Da una parte l’italo- svedese gallerista ed eterno Peter Pan, con un matrimonio fallito alle spalle e sempre in cerca dell’amore, dall’altra l’eterea Atzuko, fotografa giapponese che mostra il proprio corpo nudo con foto artistiche apprezzate in tutto il mondo.
Alex perde immediatamente la testa per la fotografa e viene sedotto ed affascinato da un mondo ed una cultura fatta di tradizioni, riti e cerimonie, in cui tutto è altamente curato e dettagliato. Nulla è lasciato al caso, il gioco della seduzione è preparato ma ricco di passione, una passione travolgente per i protagonisti ma che a me personalmente non giunge.
Non so cosa non abbia funzionato, se il miscuglio di generi che varia dall’erotico “di base” al “bondage” mal riuscito, o è la mescolanza di tradizioni differenti che abbia stonato. Sinceramente non lo so ma il risultato finale a mio parere è deludente.
La passione non arriva, non arriva l’intensità, il fascino e della prorompente potenza del sol levante arrivano solamente i giochetti di seduzione di una donna giapponese con l’illusione di essere una giovane geisha. Ne esce male anche Alex che da uomo sui cinquanta al pieno del suo fascino intellettuale si perde dietro un kimono privo di carattere.
Mi dispiace davvero perché la scrittrice ha un bel “tratto”: caratteri dei personaggi definiti bene, ambientazioni giuste e giuste le intenzioni, ma tra il dire e fare c’è di mezzo il mare e stavolta la De Carli ha fatto, a mia opinione, un gran buco nell’acqua.
Io non scrivo, non ne sono capace, ma leggo, leggo molto e sinceramente l’opera di Beatrice De Carli non mi ha né convinta né coinvolta.
La scrittrice ci presenta due protagonisti dediti all’arte. Da una parte l’italo- svedese gallerista ed eterno Peter Pan, con un matrimonio fallito alle spalle e sempre in cerca dell’amore, dall’altra l’eterea Atzuko, fotografa giapponese che mostra il proprio corpo nudo con foto artistiche apprezzate in tutto il mondo.
Alex perde immediatamente la testa per la fotografa e viene sedotto ed affascinato da un mondo ed una cultura fatta di tradizioni, riti e cerimonie, in cui tutto è altamente curato e dettagliato. Nulla è lasciato al caso, il gioco della seduzione è preparato ma ricco di passione, una passione travolgente per i protagonisti ma che a me personalmente non giunge.
Non so cosa non abbia funzionato, se il miscuglio di generi che varia dall’erotico “di base” al “bondage” mal riuscito, o è la mescolanza di tradizioni differenti che abbia stonato. Sinceramente non lo so ma il risultato finale a mio parere è deludente.
La passione non arriva, non arriva l’intensità, il fascino e della prorompente potenza del sol levante arrivano solamente i giochetti di seduzione di una donna giapponese con l’illusione di essere una giovane geisha. Ne esce male anche Alex che da uomo sui cinquanta al pieno del suo fascino intellettuale si perde dietro un kimono privo di carattere.
Mi dispiace davvero perché la scrittrice ha un bel “tratto”: caratteri dei personaggi definiti bene, ambientazioni giuste e giuste le intenzioni, ma tra il dire e fare c’è di mezzo il mare e stavolta la De Carli ha fatto, a mia opinione, un gran buco nell’acqua.
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