
Un
uomo sfuggente e complesso che ha molto da nascondere e troppo da dimenticare.
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Piemme
Pagine: 300
Prezzo: € 15,73 (cartaceo) - € 9,99
(ebook)
Uscita: 7 febbraio 2017
Sinossi:
Edoardo
Rubessi è un genetista di fama mondiale, un probabile premio Nobel. Quando,
dopo trentacinque anni trascorsi negli Stati Uniti, torna nella sua Torino,
tutti lo accolgono come colui che ha il potere di cambiare il destino dei bambini
malati: tutti tranne il vecchio. Il vecchio è un uomo venuto dal passato, da
quegli anni di piombo che Edoardo credeva di aver lasciato dietro la porta
chiusa di una vita precedente. Ma basta una minuscola fenditura nel legno di
quella porta perché il dolore e i misteri imprigionati per decenni escano in un
soffio violento che investe Edoardo, e che fa vacillare la fiducia che sua
moglie, Susan, ha sempre avuto in lui. E sarebbe bello poter liquidare il
vecchio con una battuta, dire che è solo un mitomane, ma Susan non ci casca: il
vecchio ha lo sguardo di chi sa farsi ubbidire, lo sguardo di un
Lagerkommandant, e Susan quel lager domestico, quell'orrore alle porte di casa
dovrà esplorarlo mattone per mattone prima di scoprire chi è veramente suo marito.
Dopo
Le colpe dei padri, Perissinotto torna a proporci un nuovo viaggio tra le
rovine del nostro passato recente, a farci esplorare le memorie rimosse: perché
i lager non si sono chiusi nel 1945 e il crudele gioco di vittime e torturatori
è continuato a lungo, troppo a lungo.
“Aveva
trascorso l’intera esistenza a nascondere, con una nuova identità ,
ciò che era stato fino ad allora, aveva occultato con naturalezza
tutti i suoi passati, fino al momento in cui questi erano venuti a
chiamarlo.”
Che
dire di questo libro? Troppi sono i concetti da poter sviluppare,
troppe le tematiche trattate.
Non
avevo letto nulla di suo e lo recupererò, come autore, senza dubbio
alcuno, ma il titolo di questo volume, è stato decisivo nella mia
scelta.
Mi
sono chiesta che cosa significasse, e, alla mia domanda, verrà data
la risposta solo dopo la metà del romanzo e non sarà poi così
piacevole scoprire cosa nasconde o cosa può nascondere l’acqua.
Coprotagonisti
del romanzo sono Aldo abrate, nonché voce narrante, ed Edoardi
Rubessi, vero protagonista della storia stessa.
Aldo
ed Edoardo si conoscono da quando erano adolescenti, non erano amici
ma frequentavano la stessa parrocchia e gli stessi luoghi di svago.
Aldo
è diventato un insegnante, mentre Edoardo è uno dei più famosi
genetisti a livello mondiale e probabile candidato al premio Nobel.
Edoardo
è oggi un cittadino Americano e si ritrova a dover tornare alla sua
città natale, Torino, per testare delle cure sperimentali su una
triade di bambini affetti dalla sindrome di Hutchinson-Gilford o, più
comunemente nota con il termine, di Progeria. È anche un uomo
sposato con un’avvenente donna che lavora come fotografa freelance.
Gli
eventi che portano alla luce ombre del passato squallide e atroci
scaturiscono da un incontro tra i due protagonisti al convegno. Il
luogo in cui poi si svolge la narrazione è un manicomio tristemente
noto.
“ Il
manicomio è fatto così; due gruppi di persone che si accusano a
vicenda di essere matti, non importa chi ha ragione, importa chi
vince.”
Per
scoprire i segreti di un uomo che ha sposato, che ama e del quale
effettivamente non conosce nulla, l’avvenente moglie del genetista
tesserà una sorta di “legame” con il professore: unico
collegamento con il passato del marito.
Ho
amato molto l’intreccio di questo libro, la raffinatezza del
linguaggio usato e il coraggio di denunciare, seppur romanzando dei
gravi fatti politici degli “anni di piombo” della Torino quasi
sconosciuta, oltre, naturalmente all’aapprofondito e sentito studio
delle vicende reali
Stupefacenti
le descrizioni degli ambienti degradati e delle macerie dei vecchi
ospedali o abitazioni. Gli odori descritti sembrano riaffiorare dalle
pagine e attanagliare il cuore che già soffre per la triste realtÃ
raccontata.
Incredibile
come Perissinotto riesca a trasportare la mente del lettore tra le
vie di Torino, come a percorrere ogni passo con i propri piedi. I
pensieri dei vari personaggi sono tangibili e non effimeri: si
possono respirare le angosce, il dolore e la disperazione.
Un
libro davvero intenso che lascia il segno e che cattura la mente
imprigionandola in una ragnatela ottimamente intessuta.
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