Genere: romace - erotico
Prezzo: € 1,98
Formato: epub
Pagine: 203
Sinossi:
Fin dalla prima volta in cui la vede, Stephen capisce che Mya non sarà mai soltanto una semplice insegnante o una vicina di casa per lui. Col tempo, diventa la protagonista indiscussa dei suoi sogni e delle sue fantasie. Si trasforma gradualmente in una dolce ossessione, che Stephen tenterà anche di combattere a modo suo, ma alla quale ben presto si arrenderà, pur con la consapevolezza di esporsi e di essere vulnerabile. Così accade, infatti, quando Mya, di fronte al suo corteggiamento insistente, gli confessa di stare con un’altra persona. Il sogno di Stephen crolla come un castello di carte e i due si allontanano, perdendosi di vista per qualche anno. Ma il destino ha in serbo per loro ancora grandi cose e, all’improvviso, Mya ricompare, gravata da un passato che l’ha delusa e ferita. Alla Cascina l’attendono la serenità e la semplicità di un tempo… e Stephen! Tra i due, ora più maturi e consapevoli, la chimica è immediata e la passione scoppia di prepotenza. Per giorni si chiudono nella loro bolla dimenticando il resto del mondo. Tuttavia, il passato di Mya ritorna quando la loro felicità sembra concretizzarsi nel modo più dolce e naturale. Il suo ex compagno ingaggerà una lotta senza pari per rendere loro la vita difficile con l’unico scopo di riaverla. Un avvincente susseguirsi di colpi di scena rischierà di sfibrare il loro rapporto, ma l’intervento di uno dei personaggi più ironici e forti dell’intera storia, farà tornare il sereno, aprendo nuove prospettive.
RECENSIONE A CURA DI ADRIANA MUNNO:
Nell’ultimo periodo sta impazzando il tema “auto- pubblicazioni, si o no?”.
I giovani emergenti hanno modo di farsi pubblicità, di farsi conoscere, di mettersi alla prova e di confrontarsi con i lettori, nello stesso modo possono ritrovarsi circondati da opinioni negative e vedere infranto il loro sogno.
Il lettore, d’altra parte, ha uguale probabilità di acquistare un tomo non analizzato ed editato oppure scoprire un nuovo talento.
Qual è la posizione più giusta da adottare? Spronare gli scrittori o tutelare i lettori?
A mio avviso la verità sta nel mezzo, sempre e comunque. Non tutti i libri pubblicati dalle case editrici sono oro colato, così come non tutti coloro che si improvvisano scrittori sono veramente capaci di produrre un buon prodotto, tuttavia a tutti deve essere data la possibilità di credere nel proprio lavoro e nelle proprie capacità con umiltà, senza però subire troppe critiche gratuite.
Tendenzialmente non sono una che spulcia tra i self per cercare talenti, preferisco le pubblicazioni, che non mancano, ma non mi dispiace leggere di qualcuno che ha avuto la forza ed il coraggio di investire su stesso. È questo il motivo per cui ho scelto di leggere “Il sapore del proibito” di Catherine BC.
La classificazione per genere non è assolutamente difficile, è difatti un romanzo erotico a tutti gli effetti, ma non solo.
I protagonisti sono Mya e Stephen e la storia è divisa cronologicamente in due parti, con uno stacco temporale non indifferente ma con un unico comun denominatore: l’amore.
Nella prima parte abbiamo un giovanissimo Stephen completamente innamorato della donna che gli da ripetizioni di matematica, amica e vicina di sua zia. Lei è per lui il sole di giorno e la luna della sera, è la forza di gravità che lo tiene con i piedi per terra e, nonostante tutte le distrazioni a cui può essere sottoposto un ragazzo, è il suo unico centro focale. Lei è incuriosita dal ragazzo, ma preoccupata dalla differenza di età.
Dopo una separazione di 5 anni ed un allontanamento da parte di Maya, la donna torna a vivere nel paesino di Stephen e sentimenti mai svaniti tornano con una forza devastante che travolge entrambi ormai liberi dai pregiudizi. Ma come sempre la vita riserva sempre delle brutte sorprese e gli imprevisti sono dietro l’angolo.
Il libro si legge in maniera scorrevole e non viene mai appesantito da elementi che potrebbero interferire con la scorrevolezza e la qualità. I dialoghi sono ben ponderati e anche le descrizioni non sono mai eccessive. Quasi tutto è ben calibrato ma c’è una piccola nota dolente: nella parte iniziale c’è un eccessivo attaccamento di Stephen all’idea ed alla figura di Mya, sempre e perennemente presente in maniera quasi morbosa. Ogni singola azione, respiro e movimento è espresso in funzione di lei.
È comprensibile che l’autrice abbia optato per questa scelta per rimarcare i sentimenti del giovane ma a mio gusto ha leggermente esagerato.
Inoltre, forse, avrebbe dovuto dare un po’ più di voce alla protagonista femminile. Si comprendono i suoi sentimenti, le emozioni e gli stati d’animo ma non coinvolge del tutto il lettore o comunque non ha la stessa forza del personaggio maschile, che invece è sempre ben presente e si fa apprezzare per la sua gentilezza ed il suo romanticismo.
È sicuramente un buon prodotto, che mi induce ad augurare all’autrice un investimento maggiore nel suo lavoro e a un editig un po’ più accurato.
Nell’ultimo periodo sta impazzando il tema “auto- pubblicazioni, si o no?”.
I giovani emergenti hanno modo di farsi pubblicità, di farsi conoscere, di mettersi alla prova e di confrontarsi con i lettori, nello stesso modo possono ritrovarsi circondati da opinioni negative e vedere infranto il loro sogno.
Il lettore, d’altra parte, ha uguale probabilità di acquistare un tomo non analizzato ed editato oppure scoprire un nuovo talento.
Qual è la posizione più giusta da adottare? Spronare gli scrittori o tutelare i lettori?
A mio avviso la verità sta nel mezzo, sempre e comunque. Non tutti i libri pubblicati dalle case editrici sono oro colato, così come non tutti coloro che si improvvisano scrittori sono veramente capaci di produrre un buon prodotto, tuttavia a tutti deve essere data la possibilità di credere nel proprio lavoro e nelle proprie capacità con umiltà, senza però subire troppe critiche gratuite.
Tendenzialmente non sono una che spulcia tra i self per cercare talenti, preferisco le pubblicazioni, che non mancano, ma non mi dispiace leggere di qualcuno che ha avuto la forza ed il coraggio di investire su stesso. È questo il motivo per cui ho scelto di leggere “Il sapore del proibito” di Catherine BC.
La classificazione per genere non è assolutamente difficile, è difatti un romanzo erotico a tutti gli effetti, ma non solo.
I protagonisti sono Mya e Stephen e la storia è divisa cronologicamente in due parti, con uno stacco temporale non indifferente ma con un unico comun denominatore: l’amore.
Nella prima parte abbiamo un giovanissimo Stephen completamente innamorato della donna che gli da ripetizioni di matematica, amica e vicina di sua zia. Lei è per lui il sole di giorno e la luna della sera, è la forza di gravità che lo tiene con i piedi per terra e, nonostante tutte le distrazioni a cui può essere sottoposto un ragazzo, è il suo unico centro focale. Lei è incuriosita dal ragazzo, ma preoccupata dalla differenza di età.
Dopo una separazione di 5 anni ed un allontanamento da parte di Maya, la donna torna a vivere nel paesino di Stephen e sentimenti mai svaniti tornano con una forza devastante che travolge entrambi ormai liberi dai pregiudizi. Ma come sempre la vita riserva sempre delle brutte sorprese e gli imprevisti sono dietro l’angolo.
Il libro si legge in maniera scorrevole e non viene mai appesantito da elementi che potrebbero interferire con la scorrevolezza e la qualità. I dialoghi sono ben ponderati e anche le descrizioni non sono mai eccessive. Quasi tutto è ben calibrato ma c’è una piccola nota dolente: nella parte iniziale c’è un eccessivo attaccamento di Stephen all’idea ed alla figura di Mya, sempre e perennemente presente in maniera quasi morbosa. Ogni singola azione, respiro e movimento è espresso in funzione di lei.
È comprensibile che l’autrice abbia optato per questa scelta per rimarcare i sentimenti del giovane ma a mio gusto ha leggermente esagerato.
Inoltre, forse, avrebbe dovuto dare un po’ più di voce alla protagonista femminile. Si comprendono i suoi sentimenti, le emozioni e gli stati d’animo ma non coinvolge del tutto il lettore o comunque non ha la stessa forza del personaggio maschile, che invece è sempre ben presente e si fa apprezzare per la sua gentilezza ed il suo romanticismo.
È sicuramente un buon prodotto, che mi induce ad augurare all’autrice un investimento maggiore nel suo lavoro e a un editig un po’ più accurato.
Grazie di cuore per l'attenzione e l'accortezza che hai dedicato al mio romanzo d'esordio. Concordo anche sulla linea critica. l'editing, infatti, è già stato rivisto e, la prossima volta mi affiderò ad occhi esterni magari. L'autrice, talvolta, anche se rilegge cento volte, non riesce a scorgere gli errori o i refusi. Quanto alla poca visibilità di Mya hai ragione. Stephen la sovrasta e la priva di luce in molte occasioni. Farò tesoro dei tuoi consigli. Nel complesso son felice che la lettura sia stata piacevole e romantica. Grazie ancora!
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