Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton
Pagine: 410
Prezzo: 4,99 (E-book) - 10,96 (cartaceo)
Uscita: 28 febbraio 2019
Sinossi
1666. In una casa
di campagna nel piccolo paese di Windebank, nello Yorkshire, sta nascendo una
bambina. Il padre, in punto di morte, fa appena in tempo a darle un nome pieno
di speranza, Rejoice. La piccola Joy cresce assistendo alle terribili
persecuzioni religiose ai danni della comunità di campagna, finché, per
sfuggire a quella violenza, non decide di imbarcarsi insieme a un gruppo di
pionieri verso il Nuovo Mondo. Joy diventa una donna forte e appassionata, che
combatte ogni ingiustizia con estrema determinazione. Quello che le manca è la
serenità. E, soprattutto, l’amore.
2014. Nascosto tra le mura della antica casa di Good Hope, in Pennsylvania, viene ritrovato un libro rilegato in pelle. Alcuni indizi lo collegano a una fattoria nelle valli dello Yorkshire. Ed è così che ha inizio una fitta corrispondenza tra Rachel Moorside e l’uomo che ha trovato il diario, Sam Storer. Rachel non sa ancora che scavare nel passato riporterà alla luce alcuni antichi segreti della sua famiglia...
2014. Nascosto tra le mura della antica casa di Good Hope, in Pennsylvania, viene ritrovato un libro rilegato in pelle. Alcuni indizi lo collegano a una fattoria nelle valli dello Yorkshire. Ed è così che ha inizio una fitta corrispondenza tra Rachel Moorside e l’uomo che ha trovato il diario, Sam Storer. Rachel non sa ancora che scavare nel passato riporterà alla luce alcuni antichi segreti della sua famiglia...
DI FANNY D. ROSS
Ci sono pochi romanzi, ormai, che riescono a
discostarsi dall’ovvio, dalle trame tutte uguali e scontate dove non c’è
veramente niente di nuovo da aspettarsi. Certo è che, ciò che si distingue, non
è sempre apprezzato da tutti. Io per prima, lo ammetto, ho faticato a entrare
nel vivo della storia che Lea Fleming ha mirabilmente raccontato fra le pagine
di questo componimento narrativo tutto da scoprire. Una volta varcata la soglia
della narrazione però, non si può fare a meno di camminare passo passo con la
protagonista. Il mondo del passato si fonde al presente attraverso un diario
nascosto fra le mura di una casa antica a Good Hope e rinvenuto per caso, il
diario di Rejoyce, una donna di bell’aspetto, ma dallo spirito forte come una roccia
e dal temperamento indomabile. La storia è il resoconto del suo lungo viaggio,
intrapreso per portare ovunque gli insegnamenti di Dio e trasformatosi con il
tempo e la tanta strada macinata. Nata e cresciuta nell’Inghilterra provinciale
di Windebank, nella contea dello Yorkshire, cresce secondo la dottrina predicata
dai Quaccheri, un antico movimento protestante perseguitato dai Cristiani. Si
ritroverà a lottare, sin da bambina, contro l’ingiustizia, l’intolleranza e le
punizioni inflitte a chi, come lei, crede fermamente nelle regole imposte dal
calvinismo puritano. I figli della luce rifiutano la guerra, le gerarchie
ecclesiastiche, i giuramenti e qualunque cosa ritenuta frivola e mondana.
Rejoyce viene al mondo e, appena si affaccia alla vita, perderà il conforto
delle braccia amorevoli di una madre e un padre perseguitati per aver deciso di
amarsi. La sorte avversa dell’esordio, e di ciò che le si para davanti negli
anni, piegherebbero chiunque, ma non lei che mai si lascia deviare. Strappata
dalla propria casa, imprigionata, umiliata in pubblico, non si piegherà né si
arrenderà mai, qualunque sia la nuova prova che viene chiamata a sostenere. È
caparbia, Rejoyce, forte, altera, spavalda al punto da risultare insolente, ma
mai cambierà se stessa per compiacere gli altri e lotterà fino alla fine rifiutandosi
di cedere. Anche nei momenti peggiori, affronta ogni cosa aggrappandosi alla
propria fede, che non vacilla mai. Nemmeno le tentazioni del cuore sembrano
riuscire a fuorviarla, ma al cuor non si comanda e anche quello di Rejoyce non
potrà evitare di battere al doppio della velocità e alle sue gote di imporporarsi
alla vista di un uomo affascinante. Prima volgerà le proprie attenzioni al
bellissimo Miles Foxup, che però respingerà perché le è proibito accettare
l’amore di uno che non sia un figlio della luce. Le fervide convinzioni, che
l’avevano tenuta lontana dall’amore la prima volta, però, cedono per inseguire
l’amore di Jordan Than, il bel soldato dai capelli fulvi e gli occhi azzurri e
cristallini che incontrerà nel nuovo mondo.
Rejoyce è una donna particolare, guidata da una
fede incrollabile, che però non le dona la serenità e il conforto dell’amore.
Anche quando rinuncerà a tutto ciò che ha sempre predicato per inseguire il
cuore, la vita le volterà le spalle riservandole altra sofferenza.
La
storia di Rejoyce e dei suoi guanti, è molto profonda, ma non è per tutti. “La
ragazza dai guanti bianchi” è romanzo più storico che rosa. La protagonista,
seppur sia un personaggio incrollabile e ben costruito, ha convinzioni rigide
che, a tratti, risultano quasi irritanti. La sua cocciutaggine sfianca, ma, d’altronde,
sono proprio questi suoi lati contrastanti a renderla viva. L’amore è ridotto
ai margini, niente palpitazioni e sentimenti forti che facciano scaldare il
cuore. La narrazione dell’autrice è ricercata, costellata di termini
sofisticati che necessitano spesso di richiami a piè pagina per essere
spiegati. Per questo non l’ho apprezzato moltissimo. Personalmente favorisco i
romanzi dal linguaggio fresco, dalla narrazione galoppante che tenga incollati
e, nonostante l’autrice sia una penna da Best Seller, non è riuscita a
conquistarmi fino in fondo.
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