Dall'antologia "Sine
Tempore", curata da Alexia Bianchini, un racconto unico e originale, esotico e sorprendente.
Genere: Ucronia
Editore: La mela avvelenata
Uscita: 12 luglio 2013
Sinossi: Cosa sarebbe successo se l’impero bizantino avesse vinto le guerre contro persiani e arabi?
L'autore: Stefano Sacchini Nasce a
Roma nel 1968.
Sposato con prole si guadagna da vivere come accompagnatore turistico. Fin dall’età di dodici anni coltiva la passione per la fantascienza. recentemente
si cimenta anche con la scrittura. I suoi racconti pubblicati: “Androidi
sessuali” (in Amori Fantareali,
Edizioni Omero 2010), “Lieto fine” (in 365
Storie cattive, 2010), “Le radici di Mahayavan” (in Mahayavan – Racconti delle terre divise vol.
2, Edizioni Scudo 2011), “Domani il paradiso” (in Scritture Aliene albo 5, 2012), “Anche gli orchi piangono”
(in Symposium, GDS edizioni 2012), “Rivelazioni” (in Scritture Aliene albo 8, 2012),
“Ombre” (in D-Doomsday, CIESSE
Edizioni 2012).
Dal 2011 collabora con il web-magazine Fantasy Planet.
RECENSIONE
A CURA DI ANGELA D'ANGELO:
Ci sono molte tipologie di autori: quelli colti, quelli che
scrivono bene ma non dicono nulla; ci
sono quelli che pensano che basta creare periodi complicati e incomprensibili
per dare al lettore l’idea che dietro la mancanza di contenuti si nascondano
riflessioni filosofiche, e poi ci sono gli autori che hanno una fantasia unica
e travolgente, capace di incantare ed ispirare.
Stefano Sacchini rientra nell’ultima categoria, rientra nel
gruppo di persone che hanno idee originali, entusiasmo e gioia.
Nel racconto ucronico “Bagliori nella mente” di allegria ce
n’è poca, la guerra non lo consente, ma sono la scrittura caotica e le idee inedite a coinvolgere il lettore in
un delirio di intuizioni, scoperte e sogni.
Il racconto di Sacchini fa parte dell’antologia ucronica
“Sine Tempore” e, in perfetto stile, si propone di presentare un mondo diverso,
un corso storico nuovo e sconvolgente.
Cosa sarebbe successo se l’Impero bizantino avesse vinto
contro arabi e persiani?
Il mondo che ci propone è profondamente diverso. Quella che
per noi è la Prima guerra mondiale diventa per Sacchini la Grande Guerra tra l’Impero di
Bisanzio e il Celeste Impero, le due principali e uniche realtà politiche del
mondo.
Il protagonista del racconto ci racconta uno stralcio di
questa guerra in una sorta di monologo personale fatto di speranze, paure ed
eventi che lo hanno segnato profondamente.
La storia si tinge di mistero, di mito e di magia. Gli
elementi più squisitamente immaginifici si fondono alla realtà dei sentimenti
di guerrieri sopravvissuti alle brutture della guerra.
Stefano Sacchini mostra sentimenti, colori e ambientazione con
gran maestria. In poche pagine riesce a creare un background unico, verosimile
e interessante, un percorso storico nuovo e ammaliante.
L’atmosfera della storia è quasi primordiale, il ritmo del
racconto primitivo e ipnotico. La magia che viene raccontata pervade le parole,
dà vita a una sinfonia unica in cui si intrecciano tantissime informazioni alle
vicende più private di uomini soli e distrutti.
La struttura di “Bagliori nella mente” è ottima, la
costruzione dell’intreccio particolare e paziente. Il lettore è irrimediabilmente
travolto, ma nello stesso tempo accompagnato passo passo nella comprensione dello
schema generale, del fine ultimo.
Un’ottima prova per uno scrittore di grande fantasia e
capacità , un prodotto davvero interessante e insolito.
Stefano Sacchini centra il genere ma fa di più: crea
qualcosa di nuovo, di unico e affascinante.
Il suo stile, così come la storia, sono un fulgido esempio
di come dovrebbe essere la letteratura: un modo complesso e originale vissuto e
visto grazie all’utilizzo di parole a noi vicine e periodi semplici e di grande
impatto.
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