Audace, sofisticata e provocatoria: è arrivata la regina della narrativa sensuale.
È sottile il confine tra piacere e dolore.
Ogni inibizione andrà perduta.
Leggerlo può dare dipendenza.
È sottile il confine tra piacere e dolore.
Ogni inibizione andrà perduta.
Leggerlo può dare dipendenza.
Genere: Erotico
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
Prezzo: € 5,00
Uscita: 20 giugno 2013
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
Prezzo: € 5,00
Uscita: 20 giugno 2013
Sinossi:
Regola Numero 1: non ci sono limiti.Nora
Sutherlin, famosa scrittrice di romanzi erotici, è una donna bellissima
e un’esperta dominatrice. Il suo ultimo libro, però, è diverso dagli
altri: è più serio, più intimo e lei è sicura che diventerà un vero e
proprio caso; per questo pretende che a seguirlo sia Zachary Easton, il
più esigente ed esperto editor della casa editrice. Zach, abituato a
lavorare su ben altro genere di letteratura, accetta solo a una
condizione: Nora dovrà riscrivere l’intero romanzo entro un mese e mezzo
seguendo alla lettera le sue indicazioni oppure il libro non uscirà.
Quelle estenuanti sedute di editing a stretto contatto si rivelano ben
presto sfiancanti, ma anche molto eccitanti. E proprio Nora, che pensava
di conoscere alla perfezione i propri limiti e la propria soglia
massima di sopportazione, dovrà ben presto ricredersi: in un mondo in
cui il piacere e il dolore convivono in una voluttuosa unione, è
difficile non perdersi…
La serie "The Original Sinners" è così composta:
0.5 - Seven Day Loan (Racconto breve)
0.6 - Little Red Riding Crop (Racconto breve)
0.7 - Submit to Desire (Racconto breve)
1 - PECCATO ORIGINALE. L'INNOCENZA (The Siren)
2 - The Angel
3 - The Prince
3.5 - The Mistress Files
4 - The Mistress
5 - The Priest: A Romance
L'autrice:
Tiffany Reisz vive a
Lexington, Kentucky. Si è laureata in Inglese e ha scritto diversi
romanzi e racconti erotici. Ha cinque piercing, un tatuaggio ed è stata
arrestata due volte. Potete scoprire tutto di lei visitando il suo sito
internet www.tiffanyreisz.com
RECENSIONE A CURA DI ADRIANA MUNNO:
Il bene e il male, la luce e il buio, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Non sempre è facile decidere da che parte stare, come non è semplice definire questo libro.
“Peccato originale. L’innocenza” è talmente torbido ed intrigante che se si aspira esclusivamente alla luce e alla benevolenza lo si potrebbe detestare.
Coloro invece che non disprezzano l’oscurità o comunque capiscono ed accettano che la vita non è solo bianco e nero forse si faranno la mia stessa idea.
La trama è talmente complessa da essere fantastica. Il romanzo è di un’originalità assoluta nel suo genere ed è completamente diverso da tutto quello che c’è in commercio ultimamente.
Le storie del libro sono due, ma anche molte di più. Procedendo per gradi incontriamo Zach, editor inglese trasferito a New York dopo la separazione con la moglie che ama alla follia. Un editor di grande talento e profonda dedizione per il suo lavoro, talmente bello da suscitare invidia ma talmente bravo da offuscare tutto il resto.
Gli viene chiesto di lavorare con una scrittrice emergente, ma non un scrittrice qualsiasi bensì la nuova stella della letteratura erotica del momento, Nora.
Nelle mani di Zach c’è il futuro della scrittrice: può portarla nell’Olimpo della perfezione o distruggerla.
Zach non è uno che si fa incantare dei soldi facili ed il genere erotico proprio lo detesta. Quando incontra Nora, però, tutto il suo mondo cambia, capisce di avare davanti non una scrittrice qualsiasi ma un vero talento e decide di accettare l’editing del suo ultimo libro.
Il lettore in questo modo capisce quanto lavoro c’è dietro un libro, ha la conferma che non è lo scrittore a rendere buono un prodotto finito, ma soprattutto il gran lavoro fatto di tagli, trasformazioni, liti e divergenze, correzioni, modifiche, lacrime e sudore.
Tutto ciò non dovrebbe stupire, ma spesso il lettore non ci pensa e finisce per dimenticarlo. Tiffany Reisz ha avuto la grandissima idea di ricordarcelo.
Zach e Nora non lavorano soltanto, l’uomo entra appieno nella quotidianità della donna e scopre che Nora non è solo una donna che scrivere romanzi erotici ma è l’erotismo incarnato. Dolce, sensuale, seducente, stimolante e simpatica, non può non far innamorare ed incantare chiunque le capiti a tiro.
Nora non vive sola, ha uno stagista che lavora per lei, il diciannovenne Wesly, talmente bello, puro e casto da essere la musa ispiratrice di Nora. E poi c’è Soren, l’uomo ed il tormento di Nora, talmente complicato da essere incomprensibile, talmente fuori delle righe da lasciare basiti.
Una donna peccaminosa come Nora, che scrive romanzi erotici bollenti, come fa a scrivere nel dettaglio scene del genere? Usa solo la fantasia? Certo che no, è un lavoro troppo certosino per essere frutto dell’immaginazione e così la Reisz, dopo aver fatto immergere il lettore del mondo dell’editoria, lo porta nel mondo dei D/s ovvero dei Dominatori e dei sottomessi, con tutto quello che ne consegue.
Nora ha un passato da sottomessa ed un presente da Dominatrice. Il percorso della sua vita lascia il lettore sicuramente senza parole. Alcuni ne potrebbero essere affascinati, altri indignati, ma solo coloro che apriranno le loro menti saranno in grado di comprendere.
Il lettore non legge solo la storia di due o più persone, non legge solo le diverse vite che vanno ad intrecciarsi, il lettore legge la psicologia che c’è dietro ogni decisione, passata e presente, ne capisce i sentimenti e le motivazioni e apre i propri orizzonti.
Non è un libro per tutti.
Tiffany Reisz scrive veramente bene, il libro ha un ritmo giusto, né troppo veloce né lento, si lascia leggere con facilità ed accompagna riflessioni anche importanti, cosa non da poco e non da tutti.
È sicuramente un adult e qualche scena peccaminosa c’è, ma non è un erotico per eccellenza. Ciò che travolge e sconvolge, non è il sesso, sono le sconcertanti rivelazioni sulla vita della protagonista che potrebbero far storcere più di un naso.
A me è piaciuto, soprattutto per l’originalità ma anche per il tratto psicologico interessante, come ho già detto non tutti i libri mi inducono alla riflessione e questo lo ha fatto più volte ed in più occasioni.
Non sempre è facile decidere da che parte stare, come non è semplice definire questo libro.
“Peccato originale. L’innocenza” è talmente torbido ed intrigante che se si aspira esclusivamente alla luce e alla benevolenza lo si potrebbe detestare.
Coloro invece che non disprezzano l’oscurità o comunque capiscono ed accettano che la vita non è solo bianco e nero forse si faranno la mia stessa idea.
La trama è talmente complessa da essere fantastica. Il romanzo è di un’originalità assoluta nel suo genere ed è completamente diverso da tutto quello che c’è in commercio ultimamente.
Le storie del libro sono due, ma anche molte di più. Procedendo per gradi incontriamo Zach, editor inglese trasferito a New York dopo la separazione con la moglie che ama alla follia. Un editor di grande talento e profonda dedizione per il suo lavoro, talmente bello da suscitare invidia ma talmente bravo da offuscare tutto il resto.
Gli viene chiesto di lavorare con una scrittrice emergente, ma non un scrittrice qualsiasi bensì la nuova stella della letteratura erotica del momento, Nora.
Nelle mani di Zach c’è il futuro della scrittrice: può portarla nell’Olimpo della perfezione o distruggerla.
Zach non è uno che si fa incantare dei soldi facili ed il genere erotico proprio lo detesta. Quando incontra Nora, però, tutto il suo mondo cambia, capisce di avare davanti non una scrittrice qualsiasi ma un vero talento e decide di accettare l’editing del suo ultimo libro.
Il lettore in questo modo capisce quanto lavoro c’è dietro un libro, ha la conferma che non è lo scrittore a rendere buono un prodotto finito, ma soprattutto il gran lavoro fatto di tagli, trasformazioni, liti e divergenze, correzioni, modifiche, lacrime e sudore.
Tutto ciò non dovrebbe stupire, ma spesso il lettore non ci pensa e finisce per dimenticarlo. Tiffany Reisz ha avuto la grandissima idea di ricordarcelo.
Zach e Nora non lavorano soltanto, l’uomo entra appieno nella quotidianità della donna e scopre che Nora non è solo una donna che scrivere romanzi erotici ma è l’erotismo incarnato. Dolce, sensuale, seducente, stimolante e simpatica, non può non far innamorare ed incantare chiunque le capiti a tiro.
Nora non vive sola, ha uno stagista che lavora per lei, il diciannovenne Wesly, talmente bello, puro e casto da essere la musa ispiratrice di Nora. E poi c’è Soren, l’uomo ed il tormento di Nora, talmente complicato da essere incomprensibile, talmente fuori delle righe da lasciare basiti.
Una donna peccaminosa come Nora, che scrive romanzi erotici bollenti, come fa a scrivere nel dettaglio scene del genere? Usa solo la fantasia? Certo che no, è un lavoro troppo certosino per essere frutto dell’immaginazione e così la Reisz, dopo aver fatto immergere il lettore del mondo dell’editoria, lo porta nel mondo dei D/s ovvero dei Dominatori e dei sottomessi, con tutto quello che ne consegue.
Nora ha un passato da sottomessa ed un presente da Dominatrice. Il percorso della sua vita lascia il lettore sicuramente senza parole. Alcuni ne potrebbero essere affascinati, altri indignati, ma solo coloro che apriranno le loro menti saranno in grado di comprendere.
Il lettore non legge solo la storia di due o più persone, non legge solo le diverse vite che vanno ad intrecciarsi, il lettore legge la psicologia che c’è dietro ogni decisione, passata e presente, ne capisce i sentimenti e le motivazioni e apre i propri orizzonti.
Non è un libro per tutti.
Tiffany Reisz scrive veramente bene, il libro ha un ritmo giusto, né troppo veloce né lento, si lascia leggere con facilità ed accompagna riflessioni anche importanti, cosa non da poco e non da tutti.
È sicuramente un adult e qualche scena peccaminosa c’è, ma non è un erotico per eccellenza. Ciò che travolge e sconvolge, non è il sesso, sono le sconcertanti rivelazioni sulla vita della protagonista che potrebbero far storcere più di un naso.
A me è piaciuto, soprattutto per l’originalità ma anche per il tratto psicologico interessante, come ho già detto non tutti i libri mi inducono alla riflessione e questo lo ha fatto più volte ed in più occasioni.
Nessun commento:
Posta un commento