Paranormal, storia e tanto altro, nel primo racconto dell'antologia "Sine tempore".
Genere: Ucronia
Editore: La mela avvelenata
Uscita: 2 luglio 2013
Sinossi: E se mentre papa Leone III incoronava Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero, i sette Arcangeli fossero discesi sulla terra assieme alle schiere angeliche?
L'autrice:
Nata a Roma nel
'86, Paola Boni ha da sempre coltivato un profondo amore per la scrittura. Dopo
una breve parentesi di tre anni a Padova, nell'ottobre del 2010 si è trasferita
a Torino dove ha aperto il LUPO ROSSO libreria specializzata in letteratura
fantasy e horror diventata un piccolo punto d’incontro per autori emergenti e
amanti del fantastico. Autrice della Saga di Amon per Casini Editore,
attualmente collabora attivamente come recensionista per il sito Uncanny Nerdz
e come articolista per il giornale OnLine TorinoFree.it.
RECENSIONE
A CURA DI ANGELA D'ANGELO:
Un impero governato da arcangeli, un Dio che ha abbandonato
i propri figli e una nuova razza di mezzosangue pronta a ribellarsi per il bene
della propria stirpe e degli uomini.
Sono questi gli elementi che Paola Boni sceglie di
narrare nella sua ucronia "La caduta dell'Impero cristiano", un
racconto che unisce il fascino della storia al magnetismo del paranormal.
Come richiesto dal genere, una scelta diversa in un periodo
storico preciso può dare vita a un futuro alternativo.
L'autrice spoglia gli uomini del loro potere decisionale e
affida le sorti del mondo a creature crudeli e spietate.
L'elemento disturbatore, che da il via a un nuovo corso
storico, è rappresentato dalla discesa sulla terra degli angeli, presentati
come avidi di potere, avvelenati dal desiderio di conquista.
A contrastarli sono i loro figli, esseri nati da un angelo e
un mortale, creature della notte con sfavillanti ali.
Paola Boni racconta con passione la lotta epica tra padri e
figli, e la inquadra in un periodo particolare e affascinate.
L'atmosfera è avvincente, lo stile ricco di pathos e la
caratterizzazione dei personaggi buona.
L'elemento paranormal oscura però la storia, relegandola
allo sfondo.
Nomi ed eventi sono nominati solo per rafforzare
l'ambientazione, ma non sono i protagonisti come ci si aspetterebbe in un
ucronia.
La narrazione si concentra sulle scelte del protagonista,
sui suoi tormenti, ma non si estende a considerare le ripercussioni che gli
eventi hanno nella storia.
L'uomo passa in secondo piano, il destino della terra anche.
Un racconto molto carino, che purtroppo risulta confuso e
non riesce ad amalgamare bene storia e soprannaturale.
Un potenziale ottimo che non viene sfruttato al massimo e da
vita a un lavoro che risulta poco credibile e approssimato nella struttura.
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