Genere: Dark Romance
Editore: Self PublishingPagine: 157
Prezzo: € 2,99 (E-book); € 13,32
Uscita: 19 gennaio 2017
Sinossi:
Las Vegas era l’occasione per iniziare una nuova vita e seppellirmi il passato alle spalle.
Non avrei mai potuto immaginare che sarei stata rapita e rinchiusa in una cella buia, pronta a diventare una schiava del piacere.
Jake Evans mi distruggerà, piegandomi ai suoi desideri e consumando la mia anima.
Lui è la mia condanna a morte.
Lei avrebbe dovuto essere una prigioniera come tutte le altre, pronta a soddisfare i desideri dei miei clienti.
Non avrei mai potuto immaginare che mi avrebbe dato così tanto filo da torcere.
Brittany Moore sta sfondando le barriere nella mia testa, facendomi crollare e riportando a galla un passato che credevo sepolto.
I demoni mi stanno reclamando…
Lei è il mio tormento.
Terminata
l'ultima pagina, la mia reazione alla fine della lettura è stata un
“mah...”
Andiamo
con ordine: “Loving the demon” è il primo volume di una trilogia
dark, protagonisti Brittany, una rossa esplosiva e Luke, un
bellissimo tatuato. Lui il carnefice, lei la vittima. Cosa li leghi
se non un fugace contatto in un locale non ci è dato saperlo.
Come
avrete capito non sono rimasta ben impressionata da questo libro che
ho trovato piuttosto incompleto. Leggo dark tranquillamente e i
migliori sono quelli in cui i protagonisti creano empatia, sono
individui che, pur con le loro brutture, con la loro violenza,
mostrano uno spiraglio a cui il lettore può appigliarsi per non
limitarsi ad odiarli. Questo presuppone che l'autore sia riuscito a
creare un personaggio a tutto tondo, mettendone a nudo ogni
sfaccettatura. Solo così si può coglierne l'essenza.
In
questo libro l'autrice non è riuscita a compiere la magia: i
personaggi della Teso sono decisamente stereotipati, assolutamente
incompleti.
Il
libro si svolge prevalentemente intorno alla figura di Jake e non
basta un POV alternato per far apprezzare Brittany, che rimane
decisamente in secondo piano; una sconosciuta che vaga tra le pagine
del libro senza dare sferzate decisive, anche se continua a
proclamarsi forte e decisa. Non bastano poche pagine in cui la
vediamo chiedersi nel buio di una cella perché il suo corpo risponda
a stimoli sessuali per rendercela simpatica, né sono sufficienti i
tentativi di ribellione per avere il desiderio di sostenerla, e resta
un personaggio distante dal lettore. Personaggi nelle condizioni di
Brittany hanno già popolato pagine di altre trilogie dark: la
ragazza vittima di un crimine è alla base del genere, ma queste
donne ci hanno trasmesso i loro pensieri in modo incisivo, con forza,
e questo non è il caso, anzi, come per Jake, i suoi protagonisti
hanno troppi tratti in comune con altri già letti in passato che mi
hanno fatto storcere il naso. Di lei sappiamo praticamente quasi
nulla, tranne che ha perso i genitori, ha venduto casa e si è
trasferita. Cosa la porti a entrare nelle mire di Jake non si sa. Che
sia solo l'impatto visivo del loro incontro è poca cosa, soprattutto
visto il ruolo di Jake, abituato a “smerciare” donne. Cosa lo
renda così attratto e debole nei confronti della ragazza resta in
sospeso e mi auguro che i prossimi libri ci illuminino.
Le
parti migliori del volume sono i flashback del passato di Jake. In
quelle pagine la Teso approfondisce la conoscenza del suo
personaggio, mostrandoci una giovinezza caratterizzata da violenza e
abusi familiari: anche questa è una delle caratteristiche frequenti
nel tratteggiare il protagonista maschile e la Teso mette tutto il
suo impegno per farci cogliere le debolezze e la paura che
caratterizza la vita del giovane Jake; peccato che lasci in sospeso
particolari decisamente importanti e non spieghi il cambio di
direzione di alcuni rapporti. Quando però passa al presente, Jake
perde di spessore e non riusciamo a cogliere né i perché della sua
evoluzione né i motivi del suo cambio di ruolo: da carnefice passa
quasi a possibile vittima lui stesso. Subisce Brittany e non riesce a
smorzare la sua indole ribelle: dov'è finito l'uomo senza scrupoli?
Insomma
sono arrivata a fine libro con più domande che risposte e con un
finale buttato lì senza averne costruito prima le basi logiche,
anche un cliffhanger deve avere una motivazione.
Resto
in attesa che la Teso migliori nel prosieguo della trilogia e che le
incertezze della prima pubblicazione vengano superate creando un
qualcosa di più ricco e originale.
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