Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Quixote Edizioni
Serie: ’90s Coming of Age #1
Pagine: 415
Prezzo: € 4,99 (E-book)
Uscita: 16 Luglio 2018
Traduttore: Paolo Costa
Sinossi:
Crescere come un ragazzo
gay non è facile. Crescere come un ragazzo gay a Knoxville, in Tennessee, è
ancora più difficile.
Il diciottenne Peter
Mandel, all'ultimo anno di una scuola privata – classe 1991 – è appassionato di
fotografia. Peter non ha molti amici e preferisce scattare foto rimanendo in
disparte, nascondendo la sua omosessualità.
A un certo punto compare
sulla scena Adam Algedi, un ragazzo affascinante e sofisticato, che non vuole
etichette ma vuole Peter.
Incapace di credere che un
ragazzo stupendo come Adam voglia proprio lui, il nerd allampanato, Peter viene
trascinato in un viaggio alla scoperta del primo amore e del sesso. Ma quando
la loro rete di bugie si stringe sempre di più, riuscirà Peter a trovare la
sicurezza necessaria per prendere la decisione giusta? E la sua cotta per
Daniel, un amico del college, aprirà una nuova strada?
Ho fatto un salto nel
passato, negli anni ’90, durante la lettura di questo libro: è stato
inevitabile per me fare un paragone tra la vita mia e quella dei protagonisti, Peter
e Adam, in quel periodo.
Peter è posato,
riflessivo, invisibile: mi sono ritrovata molto in lui, nella sua serietà, nel
tenersi tutto dentro. Peter è stato costretto a cambiare scuola dopo l'ennesimo
pestaggio a causa del suo essere gay:
“Cosa c'era da affrontare? Il fatto era questo: ero gay, ed esserlo era pericoloso e spaventoso. Non potevo cambiarlo e anche se ero sicuro che non l'avrei fatto neanche se avessi potuto, in momenti come quello non ne ero poi così convinto.”
Peter ha trovato nella
fotografia l'unica maniera di farsi conoscere: vive attraverso le sue foto, molto
belle e sentite:
“Mi sembrava di non poter pensare se non con le immagini. Senza un’immagine per raccontare una storia, non potevo capire gli eventi della mia vita. Se non avevo una fotografia per esprimere un’emozione, questa sarebbe rimasta imbottigliata dentro di me... Per non parlare del fatto che, senza fotografia, non sapevo come gestire l’intensità di Adam riguardo la guerra.”
Adam si è da poco
trasferito con la sorella nella stessa scuola che frequenterà Peter. Adam è un bel
ragazzo e prende subito molto in simpatia il timido e riservato Peter.
L'arrivo di Adam nella vita
di Peter è come un uragano, perché lo stravolge, in quanto Peter non ha mai
avuto un migliore amico:
“«Allora, non vuoi essere dolce, eh? Perché no?» «Non mi sento dolce.» «Sai come sei? Come le tue foto.»... Adam rise, lasciando che le sue dita si intrecciassero ai miei capelli. «Le tue foto non sono dolci. Sono complicate. E tu sei dolce con me, comunque. Hai persino un sapore dolce.»”
La vita di Peter cambia
colore: passa dall'essere della stessa sfumatura, quel marrone scuro tendente
al rosso tipico della pellicola in fase di sviluppo, ai toni dei bianco e nero
o dei colori sgargianti delle foto che sviluppa su carta. Un cambiamento in
toto, di cui in pochi si accorgono. Pur volendogli un bene profondo, neppure i suoi
genitori lo capiscono: la madre è instabile, mentre il padre è uno studioso di
testi sacri che deve anche occuparsi della moglie. È una famiglia come tante, ma
che ha segreti ancora oscuri a Peter.
Adam è popolare,
intelligente, ha un bagaglio culturale ed esperienziale vasto. Eppure è più
immaturo di Peter da un certo punto di vista: infatti si nasconde dietro alla
facciata da bravo ragazzo per non accettare (e accettarsi) di essere gay. Sono
gli anni '90, dopotutto: l'AIDS ha mietuto numerose vittime ed essere gay è
pericoloso.
Ma Peter non riesce mai a
dire di no al suo Adam, che è come se fosse diventato il suo aguzzino:
“...non c’era modo di tenerlo fuori dal mio corpo o dalla mia vita. Era dentro. I lividi mi facevano male e dolevano alla pressione del suo corpo sul mio, e le mie palle pulsavano, ma in qualche modo quel dolore mi teneva stabile e rendeva sopportabile tutto il resto... Stare con Adam mi feriva tanto quanto mi faceva star bene. Non pensavo ci fosse altra scelta però, e lasciarlo andare non mi sembrava la cosa giusta da fare. O almeno, non era qualcosa che volessi fare, giusta o sbagliata che fosse... Adam se n’era andato e aveva portato via con sé il bisogno di mentire. Era tempo di tornare alla verità, alle mie fotografie.”
Ci sono molte scene di
sesso tra i due ragazzi. A quell'età la voglia di sperimentare è tanta, ma la
tematica affrontata dal testo si avvicina di più al genere di narrativa LGBT
piuttosto che al classico romance m/m.
Non ero preparata al
finale, non avevo capito che questo era solo il primo libro… Non vedo l'ora di
leggere il seguito!
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