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Titolo: The studying hours
Autore: Sara Ney
Editore: Hope editore
Prezzo: 5,99
Pagine: 285
Pagine: 285
Trama:
ROZZO. ARROGANTE. STRONZO.
ROZZO. ARROGANTE. STRONZO.
Non c’è dubbio al riguardo, Sebastian Oz Osborne è il
miglior atleta dell’università ma anche il più grande stronzo. Un cliché
ambulante, sempre pronto a dire sconcezze, un corpo fantastico, uno a cui non
frega un cazzo di ciò che pensa la gente.
INTELLIGENTE. ELEGANTE. CONSERVATRICE.
INTELLIGENTE. ELEGANTE. CONSERVATRICE.
Non si cada in errore, Jameson Clarke può anche essere la
studentessa più diligente della scuola, ma di certo non è una puritana.
Trascorrendo la maggior parte del suo tempo tra le sacre mura della biblioteca,
James diffida di guardoni, atleti e stronzi e Oz Osbourne ha tutte queste
qualità. Lei è brillante, sarcastica e il contrario di ciò che lui immagina.
Ogni stronzo ha le sue debolezze.
Lui vuole esserle amico.
Lui Vuole passare del tempo con lei.
Lui Vuole farla impazzire.
Lui Vuole lei.
Fine della conversazione in chat.
Digita un messaggio...
Mai giudicare una ragazza dal suo cardigan? Direi proprio di no!
Ma nemmeno dalle sue ballerine ai piedi
oppure dalla sua collana di perle!
Questa è Jameson Clark. Conservatrice, seria, intelligente,
ama stare in disparte tenendosi lontana dal centro dell’attenzione, aiutata dal
suo outfit casto e molto “coperto”, capace di tenere lontano e scoraggiare
qualsiasi corteggiatore. Partecipa a pochissime feste, ma in compenso è
un’assidua frequentatrice della biblioteca del campus, il suo rifugio.
Non segue gli sport e soprattutto non ama frequentare i
ragazzi che se la tirano, quelli palestrati, fissati con l’allenamento e il
fisico rigorosamente perfetto e muscoloso.
Ma bello non necessariamente equivale a dire stupido, così,
nella stessa biblioteca, si trova a studiare Sebastian Osborne, Oz, il sexy ed
amatissimo wrestler, famoso per le sue vittorie... uno “strappa mutande” con la
S maiuscola!
Pur frequentando il college per aver vinto una borsa di
studio, non naviga nell’oro e non è un figlio di papà, quindi grazie ad un lavoro notturno riesce a
mantenersi e a condividere un appartamento con due “tipini” molto diversi tra
loro: Zeke ed Elliot.
I soldi non sono mai abbastanza, e allora quale migliore
occasione per guadagnarne alcuni facilmente? Accettare una scommessa proposta
dai suoi amici è un’idea allettante: deve avvicinare e baciare la bibliotecaria
nerd seduta poco lontano dal loro tavolo di studio. Facile, no? Un gioco da
ragazzi!
Peccato che la bibliotecaria oggetto della scommessa sia
proprio lei: Jameson.
Oz, troppo sicuro di sé stesso, farà i conti con qualcosa di
inaspettato: la ragazza in questione ha una lingua che taglia e cuce, un carattere sfacciato e forte e, soprattutto, udite udite, gli
rifila un bel NO! Potete immaginare lo stato d’animo di lui dopo il due di
picche?
“Non importa, ho tutto sotto controllo.Nessuna pollastra altezzosa mi guarderà dall’alto in basso: io sono Sebastian Osborne, cazzo.”
Ciò che lo spiazza però (e ha spiazzato anche la
sottoscritta) è il repentino ripensamento di James, quando accetta di baciarlo
a condizione di dividere i cinquecento dollari in palio.
Non volevo crederci!
Vero che il bacio c’è stato, ma Oz
non si accontenta di questo, bensì vuole mettere al tappeto (in tutti i
sensi...lol) la signorina Clark, nonostante lei gli tenga onorevolmente testa,
non cedendo alla sue continue provocazioni.
Chiaramente i continui rifiuti di James non fanno altro che
alimentare la competitività di Oz e mettono anche lei in grossa
difficoltà. Fa sempre più fatica a restarne indifferente.
“Dovrei sentirmi eccitata per Sydney: Sebastian Osborne è il suo tipo cento volte più di quanto lui lo sia per me. Dalle sue spalle larghe, forti, ai suoi tatuaggi neri, dalla sua bocca volgare alla sua popolarità al campus. Non dovrei provare nulla per lui. Ma ...dannazione se lo faccio. Cavolo.”
Tra loro si instaura un rapporto particolare. Si frequentano
come amici, ma l’attrazione è molto forte.
A tratti è stato come assistere ad un gioco di sfida tra gatto e topo. Il
topo incontra il gatto. E...Miao!
Oz è un’esplosione di testosterone ed energia allo stato
puro. Brutale, grezzo, maleducato, insensibile, immorale e va a letto con
chiunque. Però...
Sono soli e, appena sotto le lunghe ciglia inferiori di
James, arriva una pioggerellina di baci. Baci dolci, premurosi. Uno alla volta
ed il tic tac del suo cuore tiene il tempo con il ritmo delle labbra di Oz.
Ed è così che lei realizza di sviluppare la più grande cotta
mai provata: non solo piacere fisico, ma farfalle, fantasie sessuali e sogni a occhi aperti. Cresce anche la paura per un sentimento nuovo, la paura di
soffrire, la paura di mettere un pezzetto del suo cuore nelle grandi e callose
mani del wrestler.
E per lo stronzo ed arrogante Osborne cosa rappresenta Jameson? Una sveltina in uno squallido corridoio da aggiungere alla lista o qualcosa
di più?
“Dio è perfetta. Scaltra, bella e intelligente. Con labbra perfette, e tette perfette, mi ha praticamente fottuto il cervello. Siamo amici e non-amanti con una tensione sessuale incastratain una relazione-non-relazione incasinata, tutta colpa mia, perché ho detto che non potevo impegnarmi. Faccio schifo in questo.”
Chi vincerà l’incontro mettendo a tappeto l’altro?
Sara Ney, che peraltro non conoscevo, ha creato una storia
davvero frizzante e adatta per trascorrere delle piacevoli ore sotto
l’ombrellone.
La scrittura è scorrevole e alterna i pov dei due
protagonisti, regalandoci dialoghi pungenti, diretti e spesso anche piccanti,
mai eccessivamente volgari.
Nonostante la lettura sia stata positiva e mi abbia fatto
divertire, mi aspettavo un pochino di più, perché bramavo qualche colpo di
scena e perché, in alcuni momenti, ho avuto la sensazione di avere tra le mani
qualcosa di già letto.
Sicuramente un messaggio molto chiaro ed importante è
trapelato dalla pagine della storia: l’abito non fa il monaco. Jameson reputa
Sebastian tutto muscoli e niente cervello solo per il suo essere un bel
wrestler; e lui la giudica un’altezzosa nerd solo perché indossa un cardigan e
delle perle.
Mai giudicare alla prima impressione!
Trattandosi del capitolo che inaugura una serie di auto
conclusivi a tema sportivo, non ci resta che aspettare per conoscere il
prossimo atleta in gara!

Il tema non mi prende, quindi passo. Bella recensione ;)
RispondiEliminaNon sono una grande lettrice di YA/NA, non saprei se accostarmi a questo libro. Complimenti, come sempre la recensione è curata e molto bella <3
RispondiEliminaGrazie ad entrambe :-) Non mi ha entusiasmata per nulla ecco... pazienza ...Non tutte le ciambelle riescono con il buco no?
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