Genere: Contemporary Romance
Editore: Always
Publishing
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 300
Prezzo: € 13,90 cartaceo
Uscita: 28 Febbraio 2019
C’è solo un
confine sottilissimo a separare l’odio e l’amore.
C’è solo un
confine sottilissimo a separare Vicious ed Emilia.
Quando i suoi genitori accettano
di lavorare al servizio degli Spencer, Emilia LeBlanc si ritrova a vivere sotto
lo stesso tetto con l'erede della famiglia, Baron “Vicious" Spencer.
Vicious è sfrontato, spietato e pieno di rabbia. Ma l’arrivo di Emilia turberà
il suo equilibrio al punto che, da quel momento, Vicious avrà un unico
obiettivo: rendere la vita della figlia della domestica un vero inferno sulla
terra. Emilia farà di tutto pur di evitare di incrociare la strada di Vicious.
Vicious farà di tutto per farle rimpiangere di aver messo piede a Todos Santos.
Dieci anni dopo, Baron Spencer è
un avvocato brillante, uno scaltro negoziatore, un bellissimo bugiardo. E ha un
piano per vendicarsi di chi lo ha ferito in passato. Quando, nella fredda New
York, il suo cammino torna a incrociarsi con quello di Emilia che versa in
gravi difficoltà, Vicious le offre un lavoro e lei si ritroverà di nuovo
intrappolata nella sua ragnatela spietata.
Emilia non può immaginare che il
ritorno prepotente dell'uomo che è stato il suo tormento, e insieme il
protagonista dei suoi sogni, farà crollare tutte le certezze della sua vita
come tessere del domino. Stavolta Vicious non si fermerà, non fino a che lei
non sarà sua.
L'autrice
L'autrice
Dal 2015 L.J. Shen si è imposta come autrice
rivelazione del genere romance, con i romanzi della The Saints’ Series che si
sono susseguiti in cima alle classifiche internazionali, raccogliendo un
impressionante se- guito di fan. Ora Leigh vive nel nord della California con
suo marito e suo figlio, anche se prima di sistemarsi ha girato il mondo,
stringendo legami con numerosi amici che possono testimoniare quanto lei sia
una “vera dura”, proprio come i personaggi che ama dipingere nei suoi romanzi.
Leigh è diventata famosa per il suo talento nel costruire protagonisti
controversi, degli anti-eroi, dei veri e propri cattivi che hanno catturato i
cuori di migliaia di lettrici.
Basterebbero
poche parole per consigliare “Vicious – Senza Pietà” di L.J. Shen, non più di
qualche manciata di frasi per bollarlo superficialmente come un indimenticabile.
Non sarebbe giusto, però, dedicargli un’attenzione inferiore a quella che l’autrice
ha prestato ai suoi lettori, a me, nello specifico. E sì, perché da questa autrice
ho ricevuto tanto, troppo, ho avuto in dono un universo di emozioni complesse,
finanche la restituzione di una passione, quella per il romance, che iniziava a
essere sommersa dalla delusione per un mercato ormai incapace di sorprendermi.
Vicious
mi ha stupita.
Vicious
mi ha travolta.
Vicious,
infine, ha trovato la strada per raggiungere il mio cuore.
Il
mio percorso insieme a questo romanzo non è stato semplice: ho sentito, e sento
ancora, a distanza di giorni, tutto. Dolore, disillusione, odio, ma anche amore
negato, e poi speranza, amicizia, desiderio di redenzione. Questi sentimenti vorticano
dentro di me, sono intessuti nel mio cuore e mi colpiscono quando chiudo gli
occhi, quando un volto bello da far male fa capolino tra i miei pensieri e un
dettaglio rosa balena dinanzi ai miei occhi.
Mi
commuovono ogni volta.
Non
sono facile all’entusiasmo, forse per questo sono così sbalordita, quasi
incapace di districarmi tra le sensazioni suscitatemi da una lettura che mi ha
segnato più di quanto abbia mai ritenuto possibile. Avverto con forza un
turbamento particolare, e mi sembra di riconoscerlo, e penso si chiami
innamoramento.
Parole
forti, me ne rendo conto, ma sono convinta che chiunque abbia sfogliato un
libro della Shen, chiunque si sia lasciato catturare dalla sua penna, dalla sua
capacità di creare e svelare i personaggi, possa capirmi.
L’autrice,
infatti, ha una abilità unica e non banale di costruire protagonisti e gestire
i movimenti di trama. Ciò che impressiona non è tanto cosa racconta, ma il modo
in cui lo fa, la serie di intuizioni letterarie, di espedienti narrativi che
distinguono i suoi prodotti da altri simili, consacrandoli nell’Olimpo del
romance americano.
La
sua è una grande regia: attenta, precisa, sorvegliata, ma che si concede spazi
di follia, di improvvisazione, di esplosione controllata della macchina
narrativa proprio quando le convenzioni perdono la loro presa sui protagonisti.
E
una menzione va a loro, i protagonisti, figure di carta mai così reali che hanno
rappresentato con la loro caratterizzazione un terreno fertile per l’autrice.
Due
attori, Vicious ed Emilia, troppo capaci, troppo imperfettamente perfetti per
non diventare oggetto di una trama intrigante, sensazionale.
Vicious,
in particolar modo, è un eroe tragico, tanto respingete e freddo quanto tenero,
persino infantile nell’approcciarsi alla sfera affettiva; un uomo che inaspettatamente e silenziosamente soffre in
maniera straziante, ama in modo trascinante e appassionato; un personaggio che
per farsi scoprire chiede ai lettori di pagare il prezzo dell’attesa, ma anche
quello della sensibilità. Il suo animo, infatti, va toccato e indagato con
quella cura che lui non presta a nessuno, in special modo a se stesso, con una
attenzione e un amore che non conosce e non riconosce. È una creatura fragile,
frutto di un lavoro minuzioso sui caratteri, che si presta a molte interpretazioni,
molti livelli di lettura. La trama non lo serve, lui è la trama.
Il
resto sono circostanze, il resto è una donna bellissima e profonda, Emilia, che ci ha
aiutati in quel percorso difficile e pieno di ostacoli che è l’espugnazione di
una fortezza, quella costruita sull’odio che imprigiona Vicious.
Di
percorsi di redenzione ne è pieno il romance, ma spesso dietro la paventata
ricerca di una chiave interpretativa che rimetta in discussione le convinzioni
del lettore c’è il nulla, ci sono personaggi facili e santificazioni farlocche,
che hanno il sapore di calcolo, di banalità, di finzione.
Non
è questo il caso, e tradisco un certo tremito al pensiero, gli occhi un po’
umidi e una strizzata al cuore nel riportarvi quanto questo romanzo sia stato
costruito al dettaglio di azioni e sentimenti, quanto Vicious, spezzato e
martire, sia unicamente bello, perfetto nella sua evoluzione, perfetto nel suo
svelamento, nel suo destreggiarsi tra maschere imposte e autoimposte per celare
un dolore mai veramente processato, un dolore per cui non c’è soluzione se non
una educazione ai sentimenti.
L.J.
Shen ha creato un piccolo capolavoro di genere, pregno di suggestioni visive ed
emotive, intessuto di un simbolismo importante che fa di colori ed elementi
animati e inanimati un motivo di riconoscibilità, di distinzione.
Non
improvvisa: conosce bene il suo lavoro, sa come svolgerlo al meglio, su quali
elementi spingere per essere consegnata al futuro. Non è una avventuriera del romance,
ma una professionista. Ed è grazie al suo talento immenso, esercitato alla luce
dei sentimenti e approfondito dallo studio, che entra con orgoglio nella mia
rosa di autrici preferite.
Vicious,
dal suo canto, è entrato nel mio cuore. E avrò cura di lui. Non lo lascerò
andare. Mai.
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