Traduttore: G. Lupieri
Genere: Fantascienza
Editore: Fabbri
Pagine: 552
Prezzo: 12.67 €/ Formato ebook:
5.99 €
Uscita: 16 Ottobre 2013
Sinossi:
Cosa faresti se il mondo fuori fosse letale e
l'aria che respiri potesse uccidere? Se vivessi in un luogo dove ogni nascita
richiede una morte e le tue scelte possono salvare vite o distruggerle? Questo
è il mondo di Wool. In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e
tossico, una comunità sopravvive rinchiusa in un gigantesco silo sotterraneo.
Lì, uomini e donne vivono prigionieri in una società piena di regole che
dovrebbero servire a proteggerli. Il rispetto delle leggi è affidato allo
sceriffo Holston, un uomo lucido e malinconico che vive nel ricordo della
moglie scomparsa. Dopo anni di servizio integerrimo, un giorno, a sorpresa,
rompe inaspettatamente il più grande di tutti i tabù e chiede di uscire, di
andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie
di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile, un
tecnico specializzato del reparto macchine: Juliette. Ora che il silo è
affidato a lei, imparerà presto a sue spese quanto il suo mondo è malato.
Juliette è abituata ad aggiustare le cose e vuole vederci chiaro: com'è nato il
silo? E chi ha interesse a mantenervi l'ordine, tanto da arrivare a uccidere?
Forse il silo è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo
intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare.
Rivolta.
La trilogia "Silo" è così composta:
1 - WOOL
2 - Shift
3 - Dust
1 - WOOL
2 - Shift
3 - Dust
Recensione a cura di Valentina
Gregori:
Attenzione:
“Wool” non è adatto a chi soffre di claustrofobia. Il primo episodio della
trilogia targata Hugh Howey è dominato da toni cupi, che ricalcano
l’inquietudine soprattutto a livello psicologico. L’autore descrive con
efficacia l’esistenza in un ambiente delimitato e serrato come una bara, in cui
l’apparente serenità cela ombre e contrasta con le coscienze di coloro che
vogliono “uscire”, per approdare alla verità e alla libertà.
Infatti
questa visione distopica mostra come l’Uomo sia costretto a sopravvivere nel
Silo, una sorta di grattacielo sotterraneo autosufficiente, a causa della
tossicità dell’atmosfera. Pertanto chi esce a pulire le lenti, che consentono
la visione dell’esterno e l’unico accesso ad esso, viene inevitabilmente
condannato.
Il
contesto viene presentato senza fretta: il lettore lo scopre attraverso le vicende
e la psicologia dei personaggi. Il senso di angoscia deriva anche dalle
rivelazioni e dai colpi di scena, anch’essi in un certo senso sconvolgenti.
Inoltre si avverte la suspense, determinata dalle scoperte e dalla ribellione,
che inevitabilmente scoppia e che contagia gli animi, spronandoli verso la
consapevolezza.
Tuttavia
si percepisce la lentezza estenuante di alcune parti, che contrasta con il
ritmo incalzante degli eventi in cui predominano l’azione e gli intrighi,
rendendo la narrazione a tratti dispersiva. Non ho apprezzato la volontà
dell’autore di dilatare i tempi, “tirandola per le lunghe”. Pertanto la lettura
può risultare faticosa e a volte noiosa. Il capitolo d’apertura mi è parso il
migliore: delirante, suggestivo, struggente.
Un
intreccio solido e innovativo che delinea una vicenda intrigante, purtroppo
sotto tono a causa dei difetti riscontrati, che spero siano superati nei
prossimi capitoli.
Voto:
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La storia è interessante, ma è anche lenta e a volte, come dici tu, noiosa. Peccato perché l'idea è di quelle belle forti. Cmq non continuerò la serie.
RispondiElimina*invidia invidia invidia*
RispondiEliminaA me piacerebbe comunque leggerlo!