Genere: M/M,
Contemporaneo
Editore: Triskell
Edizioni
Serie: Tucker Springs #1
Pagine: 200
Uscita: 12 Giugno
2017
Traduttore: Micol Mian
Sinossi:
Jason
Davis è in grado di gestire una rottura. E un mutuo esagerato. E un’attività
che non si decide a decollare. E il dolore lancinante di una lesione alla
spalla che lo tiene sveglio la notte. Ma tutto insieme? Non è altrettanto
facile. Quando infine la spalla lo porta a un punto di rottura, Jason segue il
consiglio di un amico e accetta di provare con l’agopuntura.
L’agopuntore
Michael Whitman è un padre single che fatica ad arrivare alla fine del mese.
Quando un amico comune gli manda Jason come paziente, e quest’ultimo suggerisce
di andare a vivere insieme per alleviare le rispettive difficoltà economiche,
Michael coglie l’opportunità al volo.
Ma
in poco tempo Jason inizia a pentirsi della proposta: è troppo attratto da
Michael e vivere con lui è più difficile del previsto. In effetti la tentazione
di ammettere i propri sentimenti sarebbe quasi irresistibile, se non fosse che
Michael è etero. O almeno, questo è ciò che sostiene il loro amico comune.
L.A. Witt non finisce mai
di stupirmi. Anche stavolta mi ha conquistato, perché “Farsi forza” è un mix
riuscito tra romanticismo e piccoli drammi, con un protagonista dalla battuta
pronta, anche se convive con un dolore cronico che non gli permette di vivere
serenamente.
Jason è in grado di far spuntare
il sorriso sulle labbra del lettore con gli sproloqui interiori, soprattutto
quando fantastica sul suo agopuntore, Michael. Ma fa anche riflettere su chi è
costretto a convivere con un danno permanente al fisico e lotta, giorno dopo
giorno, per non cadere nella dipendenza da farmaci:
“Aveva i capelli quasi neri, abbastanza corti da essere ordinati e abbastanza lunghi da cominciare ad arricciarsi. Abbastanza lunghi perché uno potesse aggrapparcisi se… Dio, Jason. Datti una calmata”
Oltre ai problemi fisici,
il bel Jason non è messo bene dal punto di vista finanziario e ha subìto una
cocente delusione d’amore. L'ex non ha mai capito il dolore che prova al solo
pensiero di venire toccato. Questo ex non è proprio una bella persona...
Il destino, il dolore che
non riesce più a sopportare, e soprattutto il suo migliore amico e affascinante
tatuatore Seth, lo hanno portato a tentare anche la strada dell'agopuntura. Che
male può fare a questo punto?
“Mentre posizionava il primo ago, soppressi un brivido; uomini così attraenti non avrebbero dovuto svolgere professioni che richiedono il contatto fisico. No, cancella tutto. Dovrebbero farlo, invece. Dovrebbero essere obbligati. In effetti… Un ago punse più del previsto e sobbalzai, imprecando a denti stretti...«Ti senti girare la testa?» «Io…» Avevo un lieve capogiro, vero? È quello che succede quando ti dimentichi di respirare, razza di cretino. Gli lanciai un’occhiata e sorrisi. «No, sto bene.» Lui mi guardò incerto, poi mi lasciò andare il braccio – no, continua pure a toccarmi!– e tornò al lavoro.”
Il portafogli di Jason è
sempre più vuoto, quindi perché non chiedere a Michael di andare a vivere da
lui? Lo spazio dal bel dottore c'è, peccato che è etero ed ha un figlio piccolo
in affidamento congiunto. Condividere le spese permetterebbe a Michael di
godersi più tempo con il figlio e di curarlo.
Jason si pente della
proposta fatta a Michael, perché tra i due l'attrazione fisica si manifesta
subito. Per Jason non è facile gestire il dolore e la voglia di farsi toccare
da Michael in maniera non proprio professionale:
“«Le stanze da letto sono da questa parte.» Feci un cenno verso le scale e, quando iniziò a salire, lo seguii. Non era assolutamente una scusa per guardargli il culo o niente del genere. Non glielo guardai assolutamente. Né ammirai quanto gli stavano bene quei jeans, soprattutto quando camminava, e… Dio. Mi toccherà vivere con questo tizio? Tempo una settimana e dovrà curarmi il gomito del tennista...Pensai di lasciarlo ai suoi pensieri, ma… Non seppi trattenermi. Qualcosa mi spronò, spingendomi verso la porta di vetro. È la libidine, Jason. Accompagnata da qualche bel sogno a occhi aperti. Probabilmente.”
Come potete constatare
dalle citazioni, l'autrice usa uno stile in prima persona per narrare la
storia: è sempre la voce di Jason che parla al lettore. L'utilizzo del corsivo pone
l'accento sul dramma di Jason e sul suo interesse per Michael, al punto che è come
se parlasse a se stesso in terza persona. Uno spasso!
C'è anche
un’intensa vena drammatica in questo libro, che coinvolge il passato di Michael,
la sua famiglia e quella della ex moglie. Michael nasconde le sue preferenze
sessuali nel classico “armadio” per paura di perdere l'affidamento del figlio.
Anche nel passato di Seth, suo amico d'infanzia, c'è tanto dolore. Attendo con
ansia il libro sul tatuatore, che però ho scoperto essere il quarto di questa
serie, quindi mi toccherà pazientare...
Appunto per
chi fosse interessato a leggere in lingua: tutti i volumi sono auto conclusivi
e si possono leggere nell'ordine in cui si preferisce.
Insomma, le
emozioni che ho provato sono tali che mi è proprio piaciuto questo libro!
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