Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: € 5,99
Uscita: 6 giugno 2019
Sinossi:
Quando mio marito mi ha lasciato, ho desiderato
ogni notte che tornasse. Dopo quindici anni insieme, non riuscivo a sopportare
l’idea che se ne fosse andato tra le braccia di un’altra. Ero confusa,
smarrita, e ho cominciato a dubitare di me stessa. Volevo soltanto riaverlo con
me. Ma poi è arrivato Jackson Emery: la distrazione di cui avevo disperatamente
bisogno. Un divertimento estivo. Eravamo perfetti, perché entrambi sapevamo che
non saremmo durati, insieme. Jackson, con la sua cinica diffidenza verso le
relazioni, e io che non osavo più sperare nell’amore. Tutto procedeva secondo i
piani, fino alla notte in cui il mio cuore ha sussultato. Non mi sarei mai
aspettata che avesse un’anima tanto tormentata. E da quell’istante l’ho visto
sotto una luce diversa. Lentamente i miei pensieri hanno cominciato a
concentrarsi su Jackson. L’uomo più diverso al mondo da quello che credevo di
volere. Desideravo che Jackson fosse mio, anche se sapevo che non era fatto per
amare.
Numero 1 negli Stati Uniti
A volte quello che vorresti è solo qualcuno con
cui stare in silenzio ad ascoltare i battiti del cuore
«Una storia d’amore emozionante, che fa riflettere
su quello che può succedere a un cuore ferito.»
«Un libro straordinario, questa autrice riesce a
scatenare una miriade di emozioni.»
«Brittainy C. Cherry è una maga delle parole. La
sua scrittura è splendida. Una storia che fa crescere.»
Quando ami un’autrice, lei non ti delude mai e ciò
che leggi tra le righe dei suoi romanzi ti entra sottopelle per mescolarsi al
sangue e arrivare dritto al cuore.
La Cherry, almeno con me, non ha mai sbagliato.
Con Non pensavo fosse amore mi ha colpita e affondata.
So che molte di voi penseranno che si tratti del
solito cliché: il bad boy della piccola comunità e la dolce figlia del pastore.
Credetemi, nulla è ciò che sembra e, come dice uno dei bellissimi personaggi che
contornano le vicende dei nostri due protagonisti, bisogna saper andare oltre
alle apparenze, zoomare un po’ sull'immagine che la nostra mente crede di
vedere e notare chi abbiamo davanti.
Jackson è un ragazzo poco più che ventenne, un
ragazzo molto arrabbiato, silenzioso, cinico, oscuro e poco incline a
socializzare. Veste sempre di nero, ha sempre l’aria imbronciata e non
risparmia la verità a nessuno. Il mondo, a sentire lui, fa schifo e nessuno
merita la sua attenzione, nessuno l’amore. Tanto meno se stesso.
Grace è l’esatto contrario. Lei è solare,
socievole, gentile, sorridente e buona. Essendo la figlia del pastore, ha sempre seguito delle “regole” di vita, ha sempre tenuto fede al suo ruolo di moglie e
di figlia di una delle personalità più in vista della cittadina dalla quale
proviene.
Grace e Jackson non hanno nulla in comune.
Nulla.
Forse.
Quando il sole di Grace si spegne, quando il buio
di Jackson viene attraversato da un lampo accecante, tutto cambia.
Il buono non è così dolce, il dolce non è così
amabile al palato, il bello è cattivo e il cattivo è bello.
L’amore, invece, resta la pietra miliare sulla
quale costruire la propria esistenza felice.
Il mondo della dolce figlia del pastore crolla e,
dopo varie e indelebili sofferenze, arriva la botta finale, il colpo che mai si
sarebbe aspettata. Ciò che la circonda, ciò in cui ha sempre creduto si
sgretola sotto i suoi occhi e mai, mai si sarebbe aspettata che l’oscurità
potesse essere così preziosa, salvifica, amorevole.
Il male che avrebbe dovuto inghiottirla e
trascinarla a fondo, la sostiene, la rimette in piedi e la rende libera di
volare, di essere se stessa senza remore e senza dubbi.
Quel buio, quel rischio ha due occhi dolci e neri
come la notte, ha poche parole da donare, ma braccia forti che abbracciano e
sostengono, ha gesti che, timidi e impacciati, le faranno riscoprire la vita e
la gioia di respirare.
Quel pantano in cui tutti pensano lei stia
affondando una esistenza che avrebbe potuto essere luminosa e perfetta, ma che
in realtà è fasulla e sbagliata, sarà la sua salvezza.
Jackson e Grace si salveranno a vicenda. Lui con la sua semplice onestà
e lei con la sua infinita bontà.
Due anime a pezzi che troveranno l’uno nelle
braccia dell’altro la forza per rinascere, per conoscersi davvero e per amarsi…
forse.
Purtroppo il destino non sarà così clemente con
loro e le persone che dovrebbero o avrebbero dovuto proteggerli e avere cura di
loro li feriranno, li colpiranno e cercheranno di aggiustare, spezzando ancora
di più, ciò che li ha feriti.
Questo romanzo è strabiliante, è intenso, è
profondo, e l’autrice ha saputo dare vita a dei protagonisti stupendi. Con
grazia li ha creati, con gentilezza li ha consegnati al lettore, con eleganza
li ha resi liberi di esprimersi per raggiungere i nostri cuori. Ha toccato temi
delicati con un profondo rispetto, quasi accarezzando ogni difficoltà per
renderla meno dura, sebbene straziante. Ha portato alla luce le debolezze
dell’essere umano senza soffocarle nel giudizio, ma liberandole dalle catene
dei pregiudizi, sempre pressanti in una comunità ristretta. Ha raccontato
l’amore in ogni forma con una dolcezza e una delicatezza commoventi, ha saputo
dare voce a una lotta importante senza far vivere la rabbia e far covare l’odio
tra le braci di sentimenti sopiti. Ha portato la luce anche nell’oscurità più
intima dell’animo umano, nella perdizione totale di un cuore devastato dal
dolore.
Un romanzo che non dimenticherò tanto facilmente e
che merita di essere letto, che insegna cosa sia l’amore, il rispetto e
l’importanza di amare prima di tutto se stessi, di avere rispetto per ciò che
si è e di seguire il proprio cuore… always
and always.
Non pensavo che potesse essere amore e
invece è scoccata subito la scintilla tra me e questo romanzo. Un colpo di
fulmine che mi ha colto alla sprovvista, senza che potessi rendermene conto.
Questo libro è qualcosa di semplicemente unico, una storia speciale che non
aspetta altro che essere raccontata. Un romanzo scritto con uno stile talmente
sopraffino che non sono riuscita a smettere di leggere finché non sono arrivata
all'ultima pagina.
È stata una sorpresa, devo ammetterlo,
ma i due protagonisti mi hanno conquistato quasi immediatamente. Pensavo fosse
un romanzo come altri, forse una storia già sentita, eppure "Non pensavo
fosse amore" ha un carattere tutto suo e si è rivelato un libro di una
dolcezza unica.
A renderlo meraviglioso sono i due
personaggi principali, due anime perse che si ritrovano nel buio, che si
tendono la mano l'un l'altra cercando di venire alla luce, sconfiggendo quei
demoni che li tormentano da anni. Non si tratta di un semplice romanzo rosa, ma
di una storia profonda che tocca ogni fibra della mente del lettore, che parla
di rinascita, ma soprattutto di sofferenza e di come, alla fine, è possibile
rialzarsi più forti di prima ritrovando se stessi.
Grace esce da un matrimonio naufragato
dopo quindici anni, Jackson, invece, è rimasto particolarmente segnato dalla
storia dei suoi genitori, che credeva i suoi eroi, prima che la terra iniziasse
a tremare sotto i suoi piedi. Due storie simili, eppure differenti.
Lei ha un
animo buono e gentile che nasconde numerose sofferenze frutto di episodi
dolorosi, tra cui il tradimento del marito.
Lui nel corso degli anni si è
chiuso in se stesso; è burbero, solo, annoiato dalla vita che conducono gli
abitanti di una piccola città bigotta che lo critica come se lui fosse il
diavolo. Nessuno si è mai preso il disturbo di conoscerlo profondamente, per
sapere cosa si nasconda dietro la sua maschera.... fino a Grace. Due anime
travagliate che in qualche modo si trovano nella loro solitudine.
Un romanzo che ti strappa il cuore per
poi ricucirtelo pezzo dopo pezzo, come un puzzle che trova l'incastro
perfetto.
Ho pianto, ho riso, ho sognato e ho
sperato per il loro lieto fine. Sono entrata dentro un libro che ha preso
dominio della mia mente e del mio cuore, un romanzo scritto da un'autrice che
non si è limitata a ideare una semplice trama, ma che ha creato una storia
differente, delicata, dolce, che punta dritto all'anima.
"Non pensavo fosse amore" è
uno di quei libri destinati a cambiare chi li legge.
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