Genere: Romance, Western
Editore: Self Publishing
Pagine: 577
Prezzo: € 0,99 (E-book), €
Uscita: 13 Luglio 2018
Sinossi:
«Perché batte il cuore?»
È questa la domanda che
Lucia “Lou” Zarda, trent’anni, si è posta per tutta la vita.
Ferita e delusa dopo la
fine della storia decennale con Andrea Marini, Lou vive nel suo mondo fatto di
colori e tele e di lunghe passeggiate solitarie fino alla spiaggetta che guarda
al parco di Seurasaari di Helsinki, divisa tra il lavoro al Museo d’arte contemporanea
e il bozzolo sicuro della sua piccola casa.
L’incontro inaspettato con
il musicista che vive a pochi passi da lei, l’affascinante e misterioso
Vilhelmi Niemi e i suoi verdi occhi di giada getterà mille dubbi su Lou,
investendola con un turbinio di nuove emozioni, incertezze e speranze.
La voglia di lasciarsi
andare si scontra con l’antica paura di non essere abbastanza.
Scappare o restare
rischiando di essere ferita di nuovo?
Lasciarsi amare o
rifugiarsi nella solitudine rassicurante?
Un susseguirsi di eventi
inaspettati spingerà Lou a compiere una scelta che potrebbe cambiarle per
sempre la vita.
Anni dopo, il destino
porterà nuovamente Lou ad Helsinki, nella terra che l’ha adottata e nella quale
si sente a casa, la fredda e magica Finlandia con le sue aurore boreali e il
sole di mezzanotte, dov’ è sempre stato il suo cuore.
Il ricordo di Vilhelmi, di
colui che ha amato profondamente, non l’ha mai lasciata, tormentandola anche
nei sogni.
Forse le loro strade si
incroceranno ancora una volta e Lou troverà la risposta alla sua domanda.
Cari Insaziabili, oggi vi
voglio parlare di una lettura alla quale mi sono approcciata in un momento
recente molto particolare, delicato e doloroso per me.
Quando la tua mente non
collabora, anche la lettura risulta impossibile. Scorri le righe e ti trovi,
più volte, a dover tornare indietro perché ti rendi conto che non hai seguito
ciò che hai letto, comprendendo poco o niente.
Allora, qualche volta,
quel libro lo chiudi e attendi che questo “blocco” passi. Beh, non è andata
così con la duologia di Siro T. Winter.
Una vocina nella mia testa
continuava a martellare, sempre più forte: “Non smettere, continua. Non lasciare
andare Vilhelmi e Lucia. Loro possono darti una mano”.
Questo è ciò che è
accaduto. Leggere del loro amore è stato come ricevere una dolce carezza per la
mia anima in tormento, come immergermi in una favola da assaporare con calma,
con pazienza, con il cuore in mano.
Perché batte il cuore?
Questa è la domanda che la
nostra protagonista, Lucia Zarda, Lou, si pone da tutta una vita.
Italiana, capelli rossi e
ricci, occhi colore del miele, è una ragazza comune, con i problemi delle
ragazze comuni, ma con molta, troppa paura.
Per anni ha tollerato
tradimenti, si è fidata della persona sbagliata, si è affidata all’amore
sbagliato!
Per seguire il suo ex si
trasferisce in Finlandia, precisamente ad Helsinki. Dopo l’ennesimo tradimento
di Andrea, e la conseguente rottura, decide di rimanere in quella terra che
tanto l’affascina, dividendo l’appartamento la stravagante Nur e dedicandosi al
suo lavoro in una rinomata galleria d’arte.
Non predilige la vita
mondana, trascorrendo la maggior tempo a casa, in compagnia dei suoi libri e
del suo amato caffè italiano, fino a quando, una sera, trova tra la neve una
piccola gattina nera. Ma, alzando lo sguardo, nota una figura, un uomo giunto
in soccorso della sventurata micia: il misterioso vicino di casa, l’abitante
della soffitta della casa di fronte.
“Troppo tardi si accorse che era un essere umano e nel momento in cuilei sgommò nella neve, lui alzò il viso pallido e spigoloso verso di lei.Un battito di cuore. Due. Cuore che rotola nel petto.”
Ed eccolo: Vilhelmi Niemi.
Idolo per migliaia di ragazze, è il cantante dei Lisiferin Harput, band famosa
a livello internazionale. Alto, magro, bello, con occhi color giada,
all’apparenza freddo come la neve.
È subito magia,
attrazione, appartenenza.
Nessun sesso selvaggio,
nessuna scena eccessivamente spinta e nessuna suspense adrenalinica, ma
piuttosto una storia d’amore, di quelle che fanno sorridere, sospirare e
sperare, quelle da far battere il cuore come quando ero ragazzina.
Lei è solare e crede nella
favola, lui è un principe dark ed è capace di vivere l’amore intensamente, con
sofferenza e tormento. Si completano, come il sole e la luna.
Ma, nonostante le promesse
di non tradire mai la sua fiducia, Lou non si fida completamente: come può un
uomo come lui interessarsi ad una donna come lei? Circondato sempre da
bellissime modelle, cosa ci trova in una piccola ed insignificante italiana
media?
“Ti amo perché mi hai preso con te, nello stesso modo in cui hai accolto Katty…Quella notte hai raccolto due randagi tra la neve… e ci hai aperto le porte del tuo cuore.Sei così dolce da far male. Ti amo, mia Prinsessa...”
Siro descrive in maniera
eccellente ciò che Lou prova. I suoi sentimenti sono come sassolini che si
agitano in fondo al cuore: ogni onda li muove, li scompone, li rimescola, li fa
scontrare creandole dolore, per poi tornare sul fondo, pesando sulla sua anima.
La paura fottuta di legarsi nuovamente a qualcuno la spinge a prendere un aereo
per l’Italia, proprio mentre Vilhelmi è lontano da Helsinki per un concerto, assente
per poterla fermare. Si allontana da tutto e da tutti, perdendo così una
partita importante contro l’amore e, soprattutto, contro se stessa.
Una volta in Italia Lou
riuscirà a dimenticare? Potrà costruire un nuovo e alternativo futuro senza il
finlandese dagli occhi di giada?
L’autrice con Fade into you ci regala il suo finale
con un’alternanza di pov decisamente e fortemente voluti: conoscere meglio il
pensiero, le emozioni di Niemi, entrare in punta di piedi nel suo mondo, era
fondamentale per me.
Dopo 5 anni, “miele e
neve” si troveranno di nuovo uno di fronte all’altra. Stesso posto, stessa
neve, stessa gatta.
“Non ti tocca, non ti abbraccia, non ti bacia. Non ce n’è bisogno: la senti come se lo stesse facendo. Ne sei completamente sommerso. Con le mani tremanti torni ad imbracciare la chitarra e suoni per lei la prima cosa che ti viene in mente. Tu. Lei. Ora.In questo momento. In questo angolo dell’universo dove ogni cosa è perfetta.”
Scopriamo una nuova Lou,
una donna diversa. La vita lontana da Niemi l’ha cambiata, l’ha fortificata.
Ho vissuto la sua
rinascita, l’evoluzione emotiva e caratteriale, ho visto nascere e crescere il
suo coraggio e la sua determinazione, troppo a lungo sopite.
Per quanto avrei voluto,
in diverse occasioni, scuotere questa ragazza sino a prenderla a sberle, ho
percepito chiaramente il suo dramma. Ho vissuto con lei quel dolore che tutti,
prima o poi, sentiamo, quello capace di formare i nodi più stretti attorno al
nostro cuore.
Però, ad ogni problema
esiste la sua soluzione, ad ogni chiave la sua serratura e ad ogni nodo la
giusta mano per scioglierlo. Vilhelm è quella mano.
“Ogni volta era come la prima volta. Ogni tocco delle sue mani, delle sue labbra. Ogni volta che la sfiorava con gli occhi. Le fece scivolare le mani dal collo e poi sulle braccia nude, facendole venire la pelle d’oca. Era come tornare a casa. E la sua casa era Vilhelm.”
Mi sono innamorata di
entrambi, con le loro fragilità e i loro punti di forza, ma non solo. Hanno
conquistato un posticino speciale nel mio cuore anche i personaggi secondari
come Simone, il migliore amico di Lou, e Beppe, il suo compagno, Nur la
coinquilina, il sig. Korhonen, Matleena, Karl e persino la piccola Lily. Tutti
mi hanno fatto riflettere sul valore dell’amicizia, mi hanno spronata a credere
maggiormente nei miei sogni e insegnato che la fiducia più importante che non
devo perdere è quella in me stessa.
Ultimo, ma non meno
importante, un elogio a Siro T. Winter per la sua scrittura: in quasi 800
pagine di dilogia non ho incontrato alcun errore grammaticale, tutta la trama
si sviluppa con un italiano perfetto!
Sebbene la trama sia lunga
e corposa non annoia: scorre, è fluida, a tratti ricercata, mai volgare o
spinta. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e le descrizioni relative ad
Helsinki e l’inserimento di alcune parole in lingua finlandese le ho apprezzate
moltissimo.
Credo sia palese che ve ne
consiglio la lettura.
Mettetevi comodi,
aggrappatevi alla balaustra, che il concerto delle emozioni sta per cominciare!
Grazie per avermi ospitata, ragazze! Grazie infinite per le tue parole, Lisa. Mi rende felice aver contribuito in qualche modo a superare un momento triste.
RispondiEliminaDavvero grazie! <3
Bellissima rec con cui concordo in pieno!
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