Il rosa digitale e le insidie di Kindle Unlimited. Oggi la nostra Teresa Siciliano ci sottopone alcune riflessioni interessanti.
Negli
ultimi dieci anni il panorama del rosa è molto cambiato. All’inizio avevamo
come principale punto di riferimento l’edicola: per quanto mi riguarda, pian
piano abbandonai gli harmony sottiletta per concentrarmi sui GRS Harlequin e
sui Romanzi Mondadori, mentre con l’avvento e la diffusione di internet
acquistavano importanza i blog istituzionali. Ogni mese aspettavamo con ansia
le sinossi delle novità e decidevamo cosa comprare e cosa no, cosa cercare
usato e cosa nuovo. Commentavamo online e discutevamo appassionatamente: mi
ricordo grandi polemiche sul Talismano
della dea della Camocardi o D’amore e
di ventura della Bricca, Un
sentimento pericoloso della Enoch o Lontano
rimpianto della Squires. Nella mia memoria il periodo d’oro è stato quello
targato Biancolino, allora editor di tutti i romance Mondadori da edicola, che
aveva fatto di quel blog un forum di dibattito fra le lettrici e con la
redazione, un luogo in cui si poteva discutere anche delle scelte editoriali in
piena libertà.
Ma
naturalmente le età dell’oro prima o poi finiscono. Se ci guardiamo intorno,
vediamo che i due blog principali si sono ridotti alla pura funzione
istituzionale e pubblicitaria. Nelle intenzioni, perché la grafica è per
entrambi molto infelice e trovare quello che si cerca molto difficoltoso. Il
che ha fatto praticamente scomparire gli interventi delle lettrici, che in
parte sono migrate su facebook, in parte cercano ancora un approdo.
In cambio
si sono affermate almeno altre due case editrici: da una parte la
Leggereditore, dall’altra, più di recente, Emma books, senza considerare Delos e
la Youfeel della Rizzoli. Nel frattempo sono anche entrati prepotentemente in
campo da una parte con tutta la sua potenza Amazon, dall’altra il self
publishing ed è tutto un pullulare di blog privati. Gli ebook hanno cambiato
profondamente il mercato: ci sono ancora molte lettrici che inseguono il
cartaceo di paese in paese, di città in città, ma molte, fra cui io, hanno
smesso di frequentare edicole e librerie e si rivolgono al web.
Per
qualche anno, al primo momento libero nella giornata, io consultavo la
classifica rosa di Amazon per sapere quali erano le novità più interessanti e
se c’era qualche offerta promozionale, magari di quelle lampo. Così ho
acquistato negli ultimi anni molti dei libri che mi sono risultati più graditi.
L’esempio più eclatante è stato quello della Roberts: pur detestando i gialli,
non potei resistere ad una maxi offerta Leggereditore a 0,99 il volume. Meno di
un euro a volume! Proprio irresistibile! Tanto più che in fondo la Roberts non
era proprio l’ultima arrivata. Ne acquistai dieci tutti insieme e scoprii dei
capolavori: Un’ombra dal passato o Luci d’inverno o Il mistero del lago!
Acquistare
un romanzo online e scaricarlo subito di giorno e di notte, anche di sabato e
domenica! Le offerte permettevano infatti di scommettere su autrici nuove o su
generi a prima vista non graditi: alla Gianinetto, alla Giorgi e alla Lombardi
arrivai così e scoprii delle vere perle.
Ma
ultimamente le cose sono cambiate e la svolta è stata segnata, secondo me,
dall’introduzione di Kindle unlimited. Personalmente non sono mai stata
iscritta a un club del libro. A parte l’aspetto economico, che vedeva il settore
sfavorito rispetto all’edicola, non mi è mai piaciuto che qualcuno mi dicesse
che cosa dovevo leggere. Il mio maggior timore, dal momento che la giornata è
fatta di 24 ore anche per i pensionati, era di non trovare il tempo di leggere
volumi di case editrici indipendenti, cosa inevitabile a causa anche del
desiderio di sfruttare al massimo il canone mensile. Timore col tempo
pienamente confermato. Guardate la classifica amazon dei rosa più venduti:
ormai è stata praticamente sequestrata dai ku e, mentre prima
ci trovavo dei romanzi interessanti, adesso la cosa è diventata rara. In
compenso la qualità dell’offerta delle grandi case editrici si è abbassata
notevolmente non solo nei contenuti, ma anche nel paratesto e non ci sono più
livelli decenti di correttezza linguistica. Direi che si trovano orrori
ortografici e grammaticali nei romanzi delle case editrici come nel self, anzi
addirittura ultimamente mi pare che le migliori autrici autopubblicate riescono
a sfornare libri di qualità superiore. Stendiamo poi un velo pietoso sulla
punteggiatura le cui regole di base sono ormai ignorate non solo dalle
scrittrici, ma anche dagli editor.
Però
attenzione! Forse non siamo ancora riuscite a scremare l’offerta, ma non
temete: impareremo.
Se ti è piaciuto questo articolo clicca g+1
Commenta il post per farci sapere la tua opinione!
Vorrei, cara Matesi, che questo tuo post, così puntuale, potesse riportare un ordine che, hai ragione, non esiste più. Come autrice "non KU" ho l'impressione di essere alla fine danneggiata dal meccanismo di Amazon perché nessuno mi può togliere la sensazione che la classifica risulti in qualche modo falsata. La cosa è molto più evidente nei rosa che in altri generi, a parte il fantasy che spesso confina con il romance.
RispondiEliminaDetto ciò, non posso che ringraziarti per aver portato a galla questo argomento e per averci ricordato di come è cambiato in pochissimi anni il mercato del romance.
Ti ringrazio anche di cuore per aver citato la mia casa editrice, Emma Books, e anche me.
Con affetto
Viviana
Cara Matesi, come sempre grazie. In quest'epoca di grandi cambiamenti, è facile confondersi e ci vuole qualcuno che aiuti a fare chiarezza nel meraviglioso caos in cui ci troviamo a sguazzare.
RispondiEliminaVoglio ringraziarti per aver citato Emma Books, la mia casa editrice, in mezzo alle grandi. Noi ci crediamo, è bello sapere che qualcuno ci crede insieme a noi.
Infine... leggere il mio nome nel tuo articolo, soprattutto citato in modo tanto lusinghiero, è stata una grandissima emozione. Io sono convinta di una cosa: nel grande caos di cui sopra, le perle faticano parecchio a brillare. Vengono sepolte, nascoste, ignorate. Se ce la fanno, è grazie a persone come te, che scavano nei fondali e le tirano fuori, per aiutarle a brillare.
Un abbraccio grande