Traduttore: Laura Di Berardino
Genere: M/M
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 236
Prezzo: € 5,99 (ebook)
Uscita: 19 dicembre 2016
Sinossi:
A venticinque anni, Hank possiede un piccolo appezzamento di terreno nel sud-ovest dell’Australia rurale dove integra il reddito della sua proprietà con la tosatura stagionale delle pecore. Hank è un "shearing gun", un asso in grado di tosare un gran numero di pecore in un solo giorno. Suo padre l’ha sbattuto fuori di casa dopo che lui si era dichiarato omosessuale e, dal momento che nessuno assumerebbe mai un tosatore gay, Hank è rimasto ben nascosto da allora.
Elliot è il nuovo medico della cittadina, nato in città e un po’ scioccato dal suo trasferimento in campagna. Quando un infortunio durante una partita di football gli fa incontrare Hank, uno sguardo inappropriato e delle scuse balbettate danno il via alla loro amicizia.
Il romanticismo e l’amore fioriscono presto, ma è difficile per entrambi sperare in qualcosa di permanente. E come se la costante minaccia di essere scoperti non fosse sufficiente, il contratto di Elliot terminerà di lì a un anno.
Ho
adorato ogni singolo libro pubblicato in italiano di questa
scrittrice che ha la dote innata di scrivere libri con trame
profonde, ma senza mai dimenticarsi di inserire momenti esilaranti,
che smorzano la drammaticità della realtà.
Anche
questo libro rispecchia in pieno il suo stile.
Come
sempre è ambientato in Australia, paese d'origine della scrittrice.
Stavolta il protagonista che ci narra la vicenda– il libro è
scritto tutto in prima persona - è un gran bel ragazzotto di
campagna: Hank, un contadino vecchio stampo, anche se non ha ancora
compiuto trent'anni!
É
un bel bocconcino di un metro e novanta con la passione del football,
grazie alla quale conoscerà il bel DottorEllo, che si prenderà
tanta cura di lui! É anche un asso a tosare le pecore e nella
sconfinata Australia ha già un fattoria tutta sua con un orto
autosufficiente, qualche mucca, galline per le uova fresche e
soprattutto un gran bel gregge!
Ha
anche una filosofia tutta sua “sul divieto di pesca” nel suo
paesello: Hank è gay ma non dichiarato e non vuole assolutamente che
i suoi amici scoprano questo suo segreto, per cui NON SI PESCA NELLE
IMMEDIATE VICINANZE! Avete presente quanto è grande l'Australia? Tra
lui e la città dove c'è lo studio medico ci sono 40 km...
L'infortunio
riportato durante la partita settimanale di football porterà nella
sua vita il giovane e talentuoso medico Elliot. Tra i due è subito
attrazione, e non perché siano gli unici due gay nel raggio di 50
km, ma perché in Elliot c'è qualcosa che colpisce Hank da subito:
“Aveva
i capelli ricci, scuri, corti e dal taglio perfetto. Era ben rasato,
ma non una di quelle barbe sagomate come la portavano alcuni ragazzi
o una di quelle alla non ho voglia di
farmela. Non era brutto, però non
era neanche un modello. Aveva gli occhi di un bel color nocciola e,
per qualche motivo, rimasi colpito dalla lunghezza delle sue ciglia.
Non sono il tipo che le nota in un ragazzo, quindi ero un po’
sconcertato che avessi notato le sue...Era così carino. Dormiva
sempre a pancia in giù, con un braccio sulla testa e un piede che
sbucava fuori dalla coperta. Le notti erano ancora fresche, quindi si
teneva le coperte tirate su fino alle spalle, spuntava solo la sua
testa di capelli ricci. Ogni volta che dormiva da me, mi prendevo del
tempo per osservarlo. Guardarlo dormire mi scaldava il cuore, non
sapevo come definire quella sensazione e non ero ancora pronto ad
analizzarla.”
Quella
che sembrava essere iniziata come una relazione puramente fisica ( ci
sono delle belle scene hot tra i nostri protagonisti) si trasforma
ben presto in qualcosa di più. Per Hank è difficile accettarlo e
uscire allo scoperto. Ha troppa paura del giudizio dei sui amici,
della loro possibile reazione, memore di quella avuta dal suo stesso
padre:
“I
miei sogni erano pieni di angeli in miniatura che assomigliavano
spaventosamente alle persone che conoscevo, ognuno mi spingeva a fare
cose diverse. C’era l’angelo di mio padre, vestito tutto di
bianco con un paio di ali diafane, con il volto che si contorceva
mentre mi diceva che facevo schifo ed ero un pervertito, che dovevo
starmene alla larga da qualsiasi relazione sessuale vicino casa per
evitare di venire scoperto. Quell’angelo furibondo sussurrava che
ero scandaloso e che dovevo provare la mia mascolinità attraverso
una reputazione impeccabile, e che dovevo rendere mio padre
orgoglioso di me.”
Fortunatamente
Hank ha dalla sua parte lo zio materno e il suo compagno che lo
supportano; anche il fratello Paul, che prima spalleggiava
l'atteggiamento quasi omofobi del padre, sembra ora aver capito che
Hank ha tutto il diritto di vivere come vuole, trovare la felicità
accanto ad un altro uomo, come Paul la sta trovando con la fidanzata
storica. E poi chi ha detto che Hank è l'unico gay del “quartiere”?
Anche
Elliot ha avuto i suoi alti e bassi con la famiglia dopo il suo
outing, non al livello di Hank, ma si è allontanato dai suoi per
vivere con le sue sole forze e come gli dettava il cuore.
Elliot
è meno fisico di Hank, meno “pratico”, nel senso che è un
ragazzo di città; non ha mai vissuto in campagna ed è poco avvezzo
al lavoro manuale. La sua felicità davanti alle piccole cose, come
raccogliere le uova nel pollaio, o scegliere il nome per il nuovo
agnellino è qualcosa che scalda il cuore del nostro contadino!
La
discussione sui montoni gay è da riportare assolutamente:
«Lo
sapevi che certi montoni sono omosessuali? Passano tutto il tempo a
cercare di montare altri maschi e se ne fregano bellamente delle
femmine in giro.» Elliot rimase sbalordito. «E tu ne hai di montoni
gay?» domandò con gli occhi spalancati. Gli lanciai un’occhiata
innocente. «L’ho chiesto a tutti, ma nessuno l’ammette. Pare che
nessuno sia ancora pronto a fare outing, da queste parti.» Mentre il
sole faceva capolino all’orizzonte, Elliot scoppiò in una risata
fragorosa che riecheggiò per quella landa desolata.
É
proprio la gioia che prova in queste piccole cose che lo renderà
prezioso e insostituibile nel cuore di Hank, oltre che essere
assolutamente adorabile da sbronzo:
“«Hank?»
domandò mentre lo invitavo a rimettersi sotto le coperte. «Sì,
amico?» «Mi piaci.» Deglutii e tentai di nascondere il mio
sorriso. «Anche tu, amico. Adesso vai a letto.» Obbediente, si
infilò nel letto e tirò su le coperte. «Hank?» «Sì, dimmi»
«Cioè, mi piaci proprio tanto.»”
Hank
ha tanto da dare, stava solo aspettando qualcuno che arrivasse a
scavare nel suo profondo e facesse breccia dentro di lui. Aveva
l'estremo bisogno di essere capito da qualcuno fuori della sua
stretta cerchia, ma era giunto il tempo per lui di uscire dal guscio:
“...se
Elliot mi accettava nel suo corpo, allora mi accettava nella sua
vita, e, cosa ancora più importante, accettava me...Sembrava
che fossi sempre alla ricerca di approvazione per quella parte della
mia anima che dettava la mia omosessualità. Il fatto che Elliot mi
permettesse di unire il mio corpo al suo rappresentava la completa
accettazione di quella parte di me. Lui conosceva quel lato di me, lo
capiva, ne era felice e lo amava. E quel bambino di cinque anni che
era dentro di me e che aveva perso sua madre cercava disperatamente
di essere amato.”
Una
storia dolce, contemporanea, con due protagonisti adorabili e
perfetti nelle loro differenze di classe e istruzione, che mi ha
anche fatto conoscere qualcosa di più sugli allevatori di pecore e
tosatori: non sto scherzando! Non sapevo che un tosatore potesse
tosare oltre 500 pecore in un giorno!
Chi
dice che col romance non si impara nulla? Io ho imparato qualcosa
anche stavolta e ho una gran voglia di fare un giretto in Australia!
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