Genere: M/M, Contemporaneo
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 281
Serie: Coda Libro 7
Uscita: 25 Ottobre 2016
Traduttore: Killer Queen
Sinossi:
Il giovane Dominic Jacobsen sospetta di essere gay e ne ha la conferma quando un ricco ragazzo proveniente da fuori città sale sul sedile posteriore della sua GTO. Gli basta una serata con Lamar Franklin per convincersi di aver trovato l’uomo dei suoi sogni. Sfortunatamente, quella serata sarà l’unica cosa che avrà prima che l’altro lasci il Colorado.
Quindici anni dopo, Lamar torna a Coda, dopo aver messo fine all’ultima di una lunga serie di pessime relazioni. È solo, depresso e tormentato da telefonate notturne anonime. Ormai sul punto di arrendersi, si trova faccia a faccia con il passato.
Da quando aveva diciassette anni, Dominic sogna di incontrare di nuovo Lamar, ma questo non significa che sia pronto per vivere una storia. Affrontare i pettegolezzi tipici di una piccola città e i soliti drammi di una grande famiglia è già difficile, ma ciò che più lo preoccupa è perdere la custodia della figlia adolescente, Naomi. L’unica soluzione è assicurarsi che lui e Lamar rimangano amici e nulla più. Dovranno tenersi addosso i vestiti, qualsiasi cosa accada.
Semplice. Che si riveli un bene o un male, Lamar sembra però pensarla in altro modo.
La serie "Coda" è al momento così composta:
6 – Paura, speranza e budino di pane – seguito di Fragole per dessert
7 – ACCANTO
Ho
amato molto questa serie, una delle prime che ho letto. Avevo amato
molto le coppie Jared/Matt e Angelo/Zach, un po' meno Cole e il suo
Jon, ma i libri mi erano piaciuti molto tutti.
Sinceramente
non sapevo cosa aspettarmi da questo ennesimo romanzo della serie
Coda, ma non potevo certo lamentarmi della cosa, visto che c'era la
reale possibilità di leggere qualche scorcio della vita della coppie
precedenti. Mi piace tanto ritrovare i vecchi personaggi: anche se
hanno avuto il loro meritato lieto fine, ho sempre la curiosità di
sapere come procede la loro vita di coppia.
Non
prendetemi per matta! La normalità è relativa, siamo tutti un po'
fuori di testa (nel senso buono), ma quando ho la fortuna di leggere
dei bei libri, con personaggi davvero ben caratterizzati, nella mia
mente è come se loro esistessero realmente, con la conseguenza che,
una volta finito il romanzo, rimangono con me, andandosene
addirittura a spasso per i fatti loro!
Non
sono quindi rimasta delusa da questo libro. Ci sono effettivamente
tanti momenti con Angelo e Zach - mi ero scordata del caratterino di
Angelo e dei suoi scherzi a Matt! Come diavolo ho potuto!-, ma
soprattutto c'è parecchio Matt, dato che uno dei protagonisti dovrà
aver a che fare con misterioso stalker che sembra averlo preso di
mira e che si rivelerà anche molto pericoloso.
I
due protagonisti di turno sono Lamar, un professore di scuola media
appena trasferitosi a Coda per “scappare” dall'ex fidanzato che
non ha voluto lasciare la moglie per lui, e Dominic un meccanico con
alle spalle una ex moglie e alle prese con la figlia adolescente.
Lamar
non è proprio uno sconosciuto per Dom: i due infatti si erano
conosciuti quindici anni prima durante una visita di Lamar agli zii
che vivono a Coda. Tra i due ragazzi appena diciassettenni era
scoppiato il classico colpo di fulmine, che era comunque durato poche
ore.
I
due però non si sono mai scordati l'uno dell'altro; hanno entrambi
serbato nel loro cuore il loro fugace incontro come qualcosa di molto
prezioso.
Hanno
preso strade diverse anche nell’ammettere il loro orientamento
sessuale: Dom ha sposato la sua migliore amica dopo averla messa
incinta, anche se è sempre stato attratto dagli uomini, mentre Lamar
si è dichiarato dopo il primo incontro con Dom, ma è stato per anni
lo sporco segreto di uomini sposati.
Entrambi
hanno sofferto la lontananza l'uno dall'altro, sopratutto Dom, che si
è sempre pentito di non essersi dichiarato, vista la palese omofobia
della sua famiglia, e di non essere riuscito a ritrovare Lamar in
tutti quegli anni.
Ecco
come si vedono l'un l'altro:
“Il
Dom ragazzo era stato carino e timido, magro e imbarazzato. Il
Dominic uomo era smilzo ma solido. La goffaggine giovanile si era
trasformata in un aspetto sicuro che era umile, ma affascinante. E
c’era una forza nei suoi occhi scuri che era innegabilmente
coinvolgente. Era così diverso da come lo ricordavo, eppure era
esattamente come l’avevo immaginato.”
“Volevo
sembrare disinvolto, ma fallii miseramente. Mi sentivo come se ogni
battito del mio cuore fosse stato impresso in quella singola frase.
Volevo rimangiarmela e nascondere la verità implicita, negare il suo
potere e in qualche modo uccidere il desiderio orribile e insaziabile
della presenza di Lamar. Mi sentii come se avessi dato voce a una
terribile verità: ero incompleto senza di lui. Come se avessi dato
potere alla sagoma che mi aveva seguito per giorni quando ci eravamo
allontanati.”
Dom
ha talmente sognato e idealizzato Lamar che non è pronto a
rivederlo e neppure ad aiutarlo per uscire dalla sua depressione.
Lamar è molto depresso e infelice, e l'unica che sembra averlo
capito è la figlia tredicenne di Dom; una ragazzina forte e
determinata, con il pallino delle sopracciglia tinte di azzurro, che
preferisce vivere col padre che con la madre ( i due ormai sono
separati da anni, la madre ha un nuovo compagno ma è rimasta la
migliore amica di Dom).
Naomi
è l'unica che si accorge della tristezza di Lamar:
“Le
mie guance erano ancora bagnate dalle lacrime, ma per il resto ero
asciutto. Sporsi il braccio fuori dal riparo della mia nicchia,
sentendo la pioggia fredda picchiare sul palmo. Mi fece rabbrividire,
ma era reale. Mi fece sentire qualcosa. Feci qualche passo avanti, ne
volevo di più. Piegai il capo all’indietro, lasciando che le gocce
mi bagnassero la faccia, supplicandole di riempirmi. Di colmare il
mio vuoto e di togliermi il dolore dal cuore. Di lavare via la
depressione che tornava a minacciarmi ogni giorno.”
Naomi
mi ha veramente stupito, il suo stratagemma per risollevare il morale
a Lamar con il falso affido temporaneo di Miss Priss Zampette Pon Pon
è stato delizioso!
Dom
tratta sua figlia come il suo bene più prezioso, ma la sottovaluta
anche troppo e la usa come capro espiatorio per non esternare i suoi
sentimenti e la sua vera natura.
La
sua indecisione, i suoi cambiamenti di intenzioni, i suoi vorrei ma
non posso trovando tutte le scuse del mondo mi hanno un po' rovinato
la lettura. Capisco il suo timore e la paura di essere ripudiato
dalla famiglia e perdere tutto, ma per miei gusti l'ha tirata un po'
per le lunghe.
Lamar
invece è molto più forte di quanto lui stesso pensi di essere:
“Mi
mancò il fiato per le lacrime, mentre ero combattuto tra il dolore e
le risate al pensiero di Angelo e Jared che prendevano le mie difese,
instupidito dalla nuova verità che avevo appreso.
Non
avevo bisogno di Dominic. Sì, lo volevo. Ero sicuro che avremmo
potuto essere felici insieme, se solo mi avesse dato una possibilità.
Ma la mia felicità non iniziava o finiva con lui. Non era mai stato
così. Iniziava e finiva con me e me soltanto. Avevo degli amici.
Avevo un lavoro. Avevo Miss Priss, e se Dominic avesse provato a
portarmela via, gli avrei fatto cambiare idea. Avevo tutte le
intenzioni di tenerla, così come avevo tutte le intenzioni di
restare a Coda. Da qualche parte, in casa, una porta sbatté, come un
punto fermo su una mattinata di merda. No, non avevo bisogno di Dom.
Ma faceva malissimo lasciarlo andare.”
Come
per tutti gli altri libri della serie l'autrice utilizza la prima
persona per narrare la storia con i due punti di vista differenti dei
protagonisti; non ci sono i numeri dei capitoli, ma semplicemente il
nome di chi ci sta narrando la storia. Uno stile che mi piace e che è
un ottimo modo per coinvolgere il lettore ancora di più e per
portarlo ad entrare più in sintonia con i protagonisti e con i loro
sentimenti.
Il
mio voto purtroppo non può andare oltre le tre stelle e mezzo: il
libro mi è piaciuto, ma l'ho trovato leggermente un gradino sotto i
precedenti.
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