Genere: Narrativa
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Pagine: 514
Pagine: 514
Prezzo: € 6.99 (e-book); € 15.00
Uscita: 28 maggio 2013
Sinossi:
Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l'ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell'incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino. Diversi personaggi affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; l'affascinante signora Saeki, ferma nel ricordo di un passato lontano; Òshima, l'androgino custode di una biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel; e poi i gatti, che sovente rubano la scena agli umani. E infine Kafka. "Uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell'assurdo".
Murakami
è uno scrittore che è in grado di conquistarti anche con la sua
lista della spesa.
Kafka
sulla spiaggia è un libro che tra sogno e realtà riesce a
coinvolgere fino all’ultima riga.
Per
chi conoscesse già Haruki Murakami, e per chi ancora no (male, molto
male!) saprà, che molti dei suoi romanzi, si sviluppano su due linee
parallele. Due piani differenti in cui i personaggi che
apparentemente non hanno nulla in comune, capitolo dopo capitolo, si
avvicinano sempre più per incontrarsi. In questo caso però, lo
scrittore mi ha stupito facendo in modo che i protagonisti non si
incontrassero, ma subissero l’effetto farfalla.
A
ogni azione corrisponde una reazione e Tamura Kafka e Nakata lo sanno
molto bene. Il primo è un ragazzo forte e determinato che decide di
scappare di casa, il secondo un anziano signore che dopo uno strano
evento impara a comunicare con i gatti, ma perde la capacità di
interagire con il mondo. Apparentemente sconnesso e banale, Murakami
riesce a costruire una trama profonda e ricca di significato. Un
libro che una volta chiuso riesce a farti riflettere.
Tra
l’onirico e il surreale, le parole hanno la grazia e l’eleganza
di ammaliare e condurre il lettore in un viaggio che lo porterà tra
le strade e i bellissimi paesaggi del Giappone.
Oltre
ai due protagonisti, facciamo conoscenza di Ōshima,
un bibliotecario, Saeki, donna affascinante che coordina la
biblioteca dove Tamura una volta fuggito di casa si rifugia, Hoshino,
un camionista, e Corvo, alter ego di Tamura, con il quale spesso
comunica attraverso la telepatia (altro riferimento a Franz
Kafka e al termine "cornacchia", che in ceco si scrive
kavka).
Tutto
il romanzo ruota attorno a una profezia, pronunciatagli dal padre:
"ucciderai tuo padre e giacerai con tua madre e tua sorella"
(riferimento al complesso di Edipo), questo perché il giovane Kafka
è stato abbandonato dalla madre da bambino e vuole delle risposte.
Un
ragazzo di soli quindici anni maturo come un uomo e un vecchio
ingenuo come un bambino riescono, grazie al talento di Murakami, a
stregare e conquistare anche il lettore più diffidente.
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