Acclamato dalla critica ancor prima della pubblicazione negli Stati Uniti, diventerà un film per Paramount Pictures.
Genere: Young Adult
Editore: De Agostini
Pagine: 288
Prezzo: € 14,90 (cartaceo) - € 6,99 (ebook)
Uscita: 30 agosto 2016
Sinossi:
Cosa c’è di peggio che essere scaricati di punto in bianco dalla ragazza che si ama
disperatamente? Niente, River Dean ne è convinto al cento per cento. Perché è proprio quello che gli è capitato in un inaspettato pomeriggio di fine primavera: Penny l’ha mollato, senza una parola, una spiegazione. E senza nemmeno un passaggio a casa. Se n’è andata, lasciandolo da solo, a piedi, dall’altra parte di Los Angeles. River si mette quindi in cammino, deciso ad autocommiserarsi per il resto dei propri giorni. Finché un’insegna richiama la sua attenzione. Un’insegna che promette una Seconda Occasione a chiunque abbia il coraggio di mettersi in gioco. L’insegna di un gruppo di supporto per ragazzi problematici. Senza pensarci due volte, River si unisce al club. È pronto a tutto pur di guadagnarsi la sua seconda occasione. Anche a mentire spudoratamente e a innamorarsi, di nuovo.
Pieno di equivoci esilaranti e personaggi irresistibili, Il Club delle Seconde Occasioni è un vero e proprio caso editoriale: acclamato dalla critica ancor prima della pubblicazione negli Stati Uniti, diventerà un film per Paramount Pictures. Un romanzo che vi farà piangere, ridere e riflettere. Ma soprattutto che vi rimarrà nel cuore per molto, molto tempo.
Dopo
tanto tempo sono tornata ad immergermi in uno young adult che già
dalla trama mi aveva colpita in quanto credevo toccasse degli
argomenti psicologici molto interessanti, ma la delusione è giunta
fin da subito. Il protagonista di questo libro è alquanto irritante,
fin dal principio non si è creato quel legame empatico che di solito
avviene quando leggo un romanzo.
River,
viene improvvisamente lasciato dalla sua ragione di vita: Penny.
Vagando nella propria commiserazione si ritroverà a far parte di un
gruppo di sostegno per ragazzi problematici. Qui entrerà a contatto
con delle realtà differenti, lontane dal suo mondo, tanto che lo
porteranno a crearsi un personaggio nuovo pur di essere accettato.
Conoscerà Daphne, una ragazza di origini messicane con la mania per
il taccheggio, in quanto la sua famiglia vive in condizioni umili.
Tra i due personaggi vedremo nascere un qualcosa che poi si rivelerà
nullo. La loro storia devo dire che non l’ho percepita per niente.
La
scrittura dell’autrice è abbastanza elementare, diretta ad un
pubblico molto giovane e per questo molto scorrevole. Il libro, per
quanto possa sembrare corposo, in realtà si legge in un’oretta.
L’idea di fondo è molto carina, ma non è stata sfruttata al
meglio, in quanto il romanzo rimane decisamente piatto, privo di
spessore. Nella trama vedremo molti personaggi, ma non riusciremo a
conoscerne nemmeno uno. Non si riesce a capire fino in fondo nemmeno
il protagonista. Quello di River dovrebbe essere un percorso di
formazione, ma è inesistente. I pensieri del protagonista sono
superficiali, incapaci di metterlo a nudo per poterlo comprendere e
poi vivere.
A
malincuore devo dire che è un libro che mi ha lasciata totalmente
insoddisfatta. È stato definito un ‘caso editoriale’, un caso
che personalmente non comprendo. Certamente esistono libri migliori,
capaci di trasmettere emozioni, cosa che Il
club delle seconde occasioni
non è riuscito a fare.
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