Genere: Romanzo storico
Editore: Self Publishing
Pagine: 268
Prezzo: € 2.99 (ebook)
Uscita: 20 luglio 205 (prima pubblicazione)
Sinossi:
Margharet
Crosbell mal sopporta la vita da aristocratica inglese che è
costretta a fare, tra ricevimenti e stagioni londinese. Lei figlia di
un noto mercante navale, sogna di viaggiare per mare con suo padre e
quando arriva il momento del viaggio tanto atteso verso il Marocco,
non si fa scrupoli a lasciare la sua casa e Andrew Breting, Conte di
Devonshire, il suo nuovo fidanzato. Purtroppo il destino ha in serbo
per lei una terribile disgrazia, la nave di suo padre viene attaccata
da uno tra i più temibili velieri pirata: l’Orlando Blu e a niente
serve il tentativo di suo padre di farla sembrare uno dei marinai,
l’uomo non ha fatto i conti con l’abitudine della ciurma pirata
di “invitare” a bordo i giovani mozzi e Margharet finisce nelle
loro mani senza che suo padre possa fare niente per salvarla.
Tenuta
legata all’albero di maestra, Margharet non osa neanche pensare a
cosa le farebbero se solo scoprissero che è una donna e quando
accade non le resta che rassegnarsi a subire le violenze più
inaudite. Verrà salvata in extremis da un uomo tanto misterioso,
quanto affascinante, per poi scoprire che non è altri che il
capitano dell’Orlando Blu, Jed Ortega, che le propone un patto:
diventare la sua amante in cambio della sua protezione dal resto
della ciurma.
Margharet riuscirà ad accettare questo
compromesso? Verrà mai tratta in salvo o la sua vita resterà per
sempre nelle mani di Jed Ortega e della sua ciurma di assassini?
Tra
scontri, fughe e salvataggi Margharet scoprirà che c’è qualcosa
di più dietro all’aspetto selvaggio e tenebroso del capitano
Ortega, qualcosa che le farà perdere completamente la ragione,
portandola a fare cose che non avrebbe mai immaginato di poter fare.
L’Autrice
Giulia
Masini è nata a Lucca nel 1973. La scrittura è una passione che
coltiva fin da giovanissima. Il suo primo romanzo pubblicato è
proprio “L’Orlando Blu”, uscito nel luglio 2015 e
successivamente rivisto e ampliato per la nuova pubblicazione a
dicembre dello stesso anno. Segue “Il Sigillo dei Kerrey”.
Il
profilo Goodreads dell’autrice:
http://www.goodreads.com/author/show/14178195.Giulia_Masini
La
pagina Facebook:
https://it-it.facebook.com/Giulia-Masini-Autrice-1485456528435217/
Da
sempre le donne devono dimostrare di sapersela cavare anche nelle
situazioni più difficili.
Da
sempre alle donne è richiesto coraggio, quel tanto che basta per
dare la vita a un figlio, ma non per dare alla luce se stesse. Devono
avere infinito spirito di sacrificio e abbastanza intelligenza per
capire quale sia il loro posto in società.
Certo,
oggi molte cose sono cambiate, eppure l’umanità tende a perpetrare
alcuni schemi di comportamento poco edificanti, tanto nei confronti
degli uomini, quanto delle stesse donne.
Queste
ultime ci interessano in particolare: se in passato lo spirito
femminile era intrappolato in rigide convenzioni e, nei casi più
gravi, in una vera e propria schiavitù fisica e psicologica, oggi
esistono altri tipi di “gabbie”, a volte invisibili, subdole,
eppure non meno pericolose.
Insomma,
gli uomini cambiano per non cambiare davvero, si evolvono per non
evolvere fino in fondo.
La
natura dei sentimenti come l’amore, l’odio, l’amicizia, non
cambia con il tempo, poiché si tratta di un’essenza universale;
ciò che muta è il modo in cui gli uomini si amano e si odiano.
Esistono
animi (maschili e femminili) sensibili a tali trasformazioni, capaci
di scegliere ciò che è più giusto per la loro esistenza. Fieri,
indomabili, imparano ad amare, a vivere, a guardarsi intorno
cancellando dal cuore la parola “rassegnazione”, convinti di
avere il diritto (sacrosanto) di essere felici.
Non
importa quanta sofferenza incontreranno sul loro cammino, poco
contano le peripezie se la determinazione guida la loro voce e i loro
gesti.
A
questo ho pensato leggendo il romanzo “L’Orlando
Blu” di Giulia
Masini.
Margharet
Crosbell, la protagonista, è proprio uno di quegli spiriti ribelli a
cui accennavo prima; orgogliosa, bella, elegante, vivace, apprende
con dolore il valore della vita e dell’amore; sulla sua pelle viene
scritta una storia difficile, eppure lei non si lascia segnare dai
drammi, l’istinto di sopravvivenza è più forte dei patimenti.
“…Gli
occhi azzurri accesi di vita, l’orgoglio e la passione che metteva
in ogni cosa che faceva. I capelli li aveva presi da lui, i morbidi
ricci erano di un fulvo tenue, quasi impercettibile e soffici come la
seta. Adorava sua figlia più della sua stessa vita e gli era sempre
molto difficile rimproverarla anche quando se lo meritava…”
(L’Orlando
Blu, pag.10)
La
sua esistenza nell’Inghilterra ottocentesca scorre serena accanto
al padre, un ricchissimo mercante, nel lusso e nella spensieratezza.
Margharet non è una nobile, pur frequentando il “bel mondo”
dell’aristocrazia, è quella che alcuni snob definirebbero
“un’arricchita”.
Eppure
la sua classe e il suo stile non hanno nulla da invidiare a quello
delle più illustri principesse di sangue. La giovane ha un carattere
forte, non teme le chiacchiere delle nobildonne alle sue spalle. Del
resto la gioia di vivere la chiama, reclamandone ogni sospiro.
La
morte di sua madre durante un naufragio è un dolore intenso nel suo
io più profondo, ma non fiacca il suo ardente desiderio di partire
con il padre alla volta del Marocco per un viaggio d’affari.
Neppure
l’amore la trattiene. Lord Andrew Breton, conte di Devonshire,
avvenente aristocratico e suo amico d’infanzia, scapolo desiderato
dalle donne e invidiato dagli uomini, si scopre innamorato di
Margharet, stregato dalla sua bellezza.
Tutto
avviene in pochi istanti, in pochi sguardi che tramutano un’amicizia
in un sentimento indissolubile.
“Adesso
che erano così vicini sentiva più che mai che quello che provava
nei suoi confronti era qualcosa di molto più profondo di una
semplice, se pur bella amicizia e che non poteva continuare a tacere,
doveva parlargliene ma non era affatto semplice”.
(L’Orlando
Blu, pag.32)
Andrew
chiede in sposa Margharet subito prima che questa parta per il suo
viaggio. Entrambi sono sicuri di ciò che provano, sanno che si
rivedranno e il loro amore troverà un lieto fine.
O
meglio, questo è ciò che credono: il Mar Mediterraneo di
quell’epoca è letteralmente infestato dai pirati, i quali non
esitano ad attaccare la nave su cui viaggia la nostra protagonista e
a rapirla sotto gli occhi impotenti e atterriti del padre.
Margharet
ha solo il tempo di indossare abiti maschili per camuffare la sua
vera natura ed evitare una sorte peggiore, prima di salire sul
leggendario Orlando Blu, terrore dei mari.
Il
suo cuore è forte, ma non può non pensare ad Andrew, alla promessa
di vita e felicità che sembra ormai spezzata, al futuro più buio
del mare di notte.
Gli
eventi precipitano quando l’equipaggio della nave scopre la vera
identità di Margharet. Da quel momento in poi la storia raggiunge il
climax: Jed Ortega, il comandante dell’Orlando Blu, prova a
stringere un accordo molto particolare con lei: vuole che diventi la
sua amante e, in cambio, la proteggerà dalle violente attenzioni dei
suoi uomini.
Perché
Jed si comporta così? Chi è davvero? Margharet accetterà la sua
folle proposta? Quell’uomo riuscirà ad affascinarla con il suo
carisma? Andrew scoprirà ciò che è accaduto al suo amore?
Margharet lo rivedrà? Cosa imparerà la protagonista da questa
terribile esperienza? Diventerà dura, oppure manterrà la dolcezza
dell’adolescenza?
Questo
lo lascio scoprire a voi, altrimenti rischio di raccontarvi tutto il
libro e non sarebbe giusto, data la bellezza di questa storia
d’amore, fascino e coraggio.
La
protagonista, fanciulla che diventa donna plasmata da terribili
eventi, passa dalla prigione invisibile delle regole sociali del
ruolo angusto scelto per lei dal destino e dalla stessa società,
alla prigionia fisica vera e propria, alla brutalità, allo scempio
del corpo e dell’anima.
In
molte scene ho ritrovato in lei la caparbietà della stupenda
Angelica Marchesa degli Angeli, creata dalla penna di Anne e Serge
Golon e questo mi ha fatto amare ancora di più i personaggi e la
vicenda.
La
capacità di Giulia Masini di ricreare un mondo passato, di
approfondire i dettagli storici e farli confluire con disinvoltura ed
eleganza in una trama coinvolgente e piena di colpi di scena è
ammirevole e mostra al lettore una vena artistica e letteraria
“rigogliosa” e scintillante.
Lo
stile è asciutto, ben curato, nessuna esitazione sulle parti più
difficili da raccontare, né “scivolate” in un facile
romanticismo. “L’Orlando
Blu” è un
romanzo davvero ben scritto, che intraprende una linea narrativa e
stilistica seguendola fino in fondo, con coerenza; prova ne è
l’evoluzione psicologica dei personaggi, descritti in modo
eccellente sia dal punto di vista fisico che da quello umano,.
“L’Orlando
Blu” mi ha
incantato (ammetto di amare molto le storie “di mare”, di
avventure, pericoli e pirati). È una lettura che consiglio, una
storia che vi dispiacerà lasciare una volta letta l’ultima pagina.
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