Genere: M/M, Suspence
Editore: Dreamspinner
PressPagine: 244
Uscita: 27 Giugno 2017
Traduttore: Olivia Marusi
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Sinossi:
Connor Bishop è un agente della Buoncostume della
polizia di Seattle, ma la parte del lavoro che preferisce è andare sotto
copertura. La sua missione attuale prevede che si avvicini a Riley Drapeau, un
trafficante di esseri umani messo all’angolo dall’FBI e diventato un
informatore. Connor deve spremerlo per raccogliere prove che riguardano la sua
organizzazione, ma nel farlo scopre un Riley del tutto diverso da quello che si
aspettava.
Colto alla sprovvista, Connor si appoggia a Lucas, il
suo contatto col mondo esterno, ma viene travolto da Riley e dal tentativo
dell’uomo di ripulire il proprio nome e provare che i suoi soci hanno
fabbricato prove contro di lui.
Immerso nel buio mondo dei traffici illegali, Connor
trova più facile credere a Riley che a quello che dice l’FBI, soprattutto quando
c’è una fuga di notizie all’interno del Bureau. La scelta che Connor deve
affrontare diventa ancora più difficile quando Lucas ammette i suoi sentimenti
per lui e gli promette una vita al sicuro, lontano dai pericoli. Ma Connor non
può negare che l’unico uomo con cui vuole stare è Riley. Ed è costretto a
chiedersi se la sua dipendenza dal pericolo lo possa portare ad amare un
criminale.
La serie "Sotto Copertura" è così composta:
1. Sotto copertura
2. DIPENDENZA CLANDESTINA
La serie "Sotto Copertura" è così composta:
1. Sotto copertura
2. DIPENDENZA CLANDESTINA
Aspettavo da molto questo
secondo volume! La trama del primo libro era assolutamente adrenalinica,
complicata, ingarbugliata, poco realistica, ma per me è stata strepitosa. Avevo
macinato una pagina dietro l'altra e il finale mi aveva conquistata.
Ero ansiosa di scoprire se
anche nel secondo volume la trama sarebbe stata avvincente, e, ovviamente, se
avrei trovato i protagonisti precedenti. Certo che si sono, ma Dem e Gabriel
rimangono ai margini di questa nuova indagine. Stavolta il protagonista è
Connor, un bravo poliziotto ma troppo amante del pericolo. È dipendente dal suo
lavoro perché solo in questo modo riesce a sentirsi vivo, anche se stare sotto
copertura significa nuotare insieme agli squali, o meglio, come li chiama lui,
i MOSTRI:
“Mi ritirerò quando comincerò a pensare che nuotare con i mostri sia meglio che guardarli dalla riva,” mentì Connor. Non era più un osservatore passivo. Nuotava volentieri con gli squali per divertimento. Attraversare acque pericolose era già più invitante di una vita vissuta sulla spiaggia. Fintanto che sapeva di poter tornare, Connor non avrebbe mai smesso di avventurarsi oltre la zona sicura.”
Connor mi ha
ricordato molto Gabriel sotto questo punto di vista: tutti e due non vogliono
mollare l'osso e sono affascinati dal lato oscuro dei soggetti che devono sorvegliare.
Il rischio per Connor di perdersi nel suo alter ego Caleb aumenta ad ogni
incarico. La sua ancora di salvezza è l'amico e collega Lucas, che funge da
collegamento tra le sue due vite:
“Ogni volta che Connor sentiva i mostri nuotare troppo vicino, o la sua testa andare sott’acqua, una telefonata a Lucas lo riportava coi piedi per terra. Mentre era sotto copertura, si fidava di Lucas più di quanto si fidasse di se stesso...“Qualcosa sembra così giusto quando sono Caleb. Quando ritorno, mi mancano le sensazioni che provo quando sono lui. Non posso tornare là fuori troppo velocemente. Non voglio diventare Caleb per sempre, ma traggo un sincero piacere dalla sua vita.”“Diventi Caleb lì per poter tornare qui come te stesso. Se vai là fuori come te stesso, potresti non tornare affatto. Caleb è il tuo cuscinetto di salvataggio tra te e quel mondo.”
Nel libro, il
problema più grosso di Connor è tornare sul campo senza farsi coinvolgere dal
misterioso e affascinante Riley, conosciuto forse “per caso”, che risulterà poi
essere il nuovo incarico:
“Riley era un mostro. Ammetteva di considerare gli esseri umani come oggetti da comprare, vendere e usare. Il suo animo era avvelenato da una crudeltà che credeva normale. Connor sapeva che era nel suo interesse mantenere le distanze, ma non riusciva a combattere il desiderio di toccare l’oscurità che Riley covava.”
Come nel primo
volume nulla è come sembra, perché Riley è diventato un mostro per sopravvivere. Non lo sto
giustificando, ma riesco a comprenderlo: sono più portata a credere nella
redenzione di un cattivo che nell'esistenza di persone senza macchia,
totalmente pure. O forse, come Connor, anche io subisco il fascino dei
“mostri”... Riley sembra tenere molto a Connor, quindi forse non è poi così cattivo:
“Quando ci siamo incontrati la prima volta, sembrava ti piacesse la tua vita,” disse Connor. “Era solo una scena?” Riley rallentò e si voltò verso di lui. “A me piace la mia vita. È l’unica che ho a disposizione. Non posso sperare di cambiare le cose ora. Ma tu hai ancora una possibilità.”
La trama di
questo secondo volume è meno forzata del precedente, più credibile dal punto di
vista dell'indagine. Rimane comunque nell’ambito della fiction. Inoltre
stavolta non ho fatto fatica a capire chi ci fosse dietro tutto e chi fosse la
talpa.
Decisamente
hot è il rapporto che lega Connor e Riley. Se questo legame venisse a galla
sarebbero guai seri per Connor. Fortuna che Gabriel sembra essere molto
comprensivo.
Che dirvi di
più: se volete un buon poliziesco, con protagonisti affascinanti e tormentati,
che vi tenga incollati alla lettura, questo libro fa per voi!
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